Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 1 settembre 2012

Crossed 2: Chi fa in fretta, ha disdetta

E' proprio vero che la gatta per fare in fretta partorì dei gattini ciechi, così imparo a comprare qualcosa così velocemente!
Quanto è brutto questo volume, "Valori di famiglia", un' ode all'incesto su un letto di coaguli e moncherini.
Cambio di testimone per il team di Crossed, ad Ennis e Burrows seguono Lapham e Barreno e la serie perde in godibilità, pagina dopo pagina. Caduta libera senza paracadute.
Brutta la storia, brutti i personaggi, brutti i disegni.
Il redazionale è audace, esalta la volontà di Lapham di darvi il voltastomaco, ed è tutto lì, le nefandezze di cui si macchiano scrociati e non, sono punti topici che dovrebbero colpire in lettore, sventramenti a tutta pagina, che fanno da epilogo a situazioni dettate da una sceneggiatura piatta, forzata e da dialoghi insipidi.
 A pagina 2 si esalta la bravura di un artista sconosciuto, che ha al suo attivo qualche copertina di Lady Death, il classico fumetto pieno di tettone in lingerie per chi è ancora troppo timido per chiedere all'edicolante un porno come si deve.
Un disegantore che per quanto rosso usi nelle sue tavole non è certo Burrows. Manco gli si avvicina.
Una miniserie che analizza l'ipotesi che il virus infetti parte di una famiglia numerosa, peccato però che la famiglia di Lapham sia un caso limite, padre incestuoso e pedofilo, figli indifferenti, moglie e figlie sottomesse.
Il tutto ambientato nell' America del west, l'america degli spazi sconfinati e dei motel con la bibbia nel primo cassetto del  comodino, e la doppietta sotto il bancone della reception.
Una miniserie in cui, a dire di chi ha scritto il redazionale, l'horror si fonde con il western...ma per cortesia.
Se è il seguito di Crossed che cercate, come me, ahimè, dovrete aspettare ancora un bel pò, questa miniserie a parte il fatto che lascia intendere che l'apocalisse dell'infezione duri anni, non da alcuna nozione sull'infezione e sugli scrociati, il finale melenso poi è fuori posto, inopportuno ed inadeguato.
 Se cercate invece  un western dai toni horror, di quelli veri,  non occorre andare in America, non occorre bussare all' Avatar Press vi basta rimanere in Italia, e nonostante l'autore mi stia decisamente antipatico e mi scoccia fargli anche un minmo di pubblicità,  il suo fumetto è di gran lunga più, horror, più western, più intrigante, più godibile di questo caro volume targato Panini (16€).
Ucciderò ancora Billy the Kid (ed. BD) di Recchioni e Burchielli è molto più bello di questo Crossed 2.
Questo, ripeto nel caso voi siate alla ricerca di uno spaghetti western con polpette di non-morto.
Se ho caldeggiato per il Crossed di Ennis, questo di Lapham è bocciato su tutta la linea, non fosse stato ermeticamente imbustato, se avessi avuto la possibilità di dargli un occhiata prima, lo avrei lasciato lì dove era.
Non so come mai Ennis abbia ceduto il posto ad un altro scrittore, ma so che l'esperimento AVATAR, di dare la possibilità a vari autori di interpretare l'infezione, per ora è un buco nell'acqua. sembra che  anche i prossimi cicli vedano ancora Lapham al timone (sigh!) ed il ritorno di Burrows alle matite, un classico esempio di bastone e carota, e sembra che uno di questi si focalizzerà sul propagarsi dell'infezione sotto i colorati tendoni di un circo.
Staremo a vedere, ma stavolta Cazzocavallo mi mozzichi se non aspetto di prenderlo nel mercato dell'usato.
Baci ai pupi.

4 commenti:

  1. Recensione alla velocità della luce, cavolo è uscito questa settimana! Ma meglio così, mi hai fatto risparmiare 16€, grazie Gennà! Tra l'altro proprio ieri notte ho finito il Crossed di Ennis, proprio perchè volevo leggerlo in fretta per comprare questo, vabbè, almeno quello me lo sono proprio goduto ;)

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  2. Era meglio se li risparmiavo anche io Micheal!!!

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  3. Io avrei risparmiato anche quelli del primo, in tutta sinceritudine:-)Ma questo già lo sai.
    Pensare poi che il disegnatore deve ancora far strada per arrivare ai livelli più che discutibili di Burrows, questo si, mette paura, angoscia ed ansia:-)
    Già Burrows disegna persone con varie parti del corpo ingessate e la cosa tremenda è che prova a farle muovere, prova ad imitare Steve Dillon ma sicuramente la sua Musa è un omonimo e fa il ferramenta:-)
    Datti un bacio;-)

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  4. io voglio aspettare la nuova serie di Ennis, sinceramente valori di famiglia ha deluso molto anche me! E si che la prima, disegni di Burrows a parte era proprio benfatta!

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