Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 27 febbraio 2016

WunderWaffen



E ritorniamo a parlare dell’Editoriale Cosmo e della sua nuova miniserie di stampo ucronico, Wunderwaffen di Richard D. Nolane alla sceneggiatura e Maza ai disegni, e non fatevi ingannare dalla scioltezza con cui pronuncio questi due nomi, non ho la minima idea di chi siano, posso dirvi che Maza, ha uno stile molto realistico, che d’altronde sposa bene lo stile di scrittura di Nolane, sobrio e lento.

Ma andiamo con ordine cosa sono le Wunderwaffe?
In tedesco, con questo termine i nazisti indicavano il loro compartimento di armi meraviglia, che rimasero nella grande maggioranza dei concetti su carta, buoni unicamente per la propaganda nazista verso il finire della guerra, secondo Goebbels infatti l’introduzione di questi nuovi veicoli, avrebbe cambiato le sorti della guerra, ma salvo alcuni tipi di razzi, la Germania nazista stremata dal lungo conflitto non riuscì a produrne nemmeno una, e la guerra finì come tutti sappiamo.

Perché lo sappiamo tutti come è finita la guerra vero?


Chiariamo il significato di Ucronico prima di proseguire, per Ucronia e letteratura Ucronica intendiamo il racconto in cui un determinato avvenimento storico va diversamente dalla realtà.
I lettori dei fumetti americani sono più avezzi a questi concetti, l’universo DC pre Crisis (ma visto i titoli direi anche quello contemporaneo) giocava sul concetto di storia e realtà alternativa: Superman Red Son di Mark Millar, tanto per citare qualcosa di relativamente recente, è un esempio di ucronia, è una miniserie infatti in cui si raccontava come sarebbe cambiata la vita sul pianeta, se il razzo che trasportava il piccolo Kal El, invece di precipitare in Kansas fosse precipitato in Ucraina, diventando il campione del manifesto comunista, sotto la guida di Stalin.
In casa Marvel, tutta la produzione edita sotto il titolo della testata What…If?!, è da considerare Ucronica, cosa sarebbe successo se: Wolverine sifosse unito allo Shileld invece che agli X-Men, o se Devil avesse ammazzato Kingpin?
In letteratura i temi ucronici negli anni sono stati vari: e se l’impero romano fosse sopravvissuto fino ai nostri giorni? Se i dinosauri non si fossero estinti, se l'inghilterra avesse vinto la guerra d'indipendenza o se i sudisti avessero vinto la guerra civile americana? 
Ovviamente uno dei temi più trattati in questa branca della letteratura è quello che ipotizza la vittoria dei tedeschi nel conflitto mondiale.
The Man in the High Castle di P.K. Dick, è il più famoso romanzo del genere, nel quale Hitler e l’alleato giapponese, sconfitti gli alleati diffondono l’ideologia nazista in tutto il mondo.
Wunderwaffe è esattamente questo, come il passato volume cosmo, Gli Sterminatori, di cui abbiamo parlato nel blog, in cui i tedeschi godevano dell’appoggio nientemeno che di Thor, Odino e altri dei della mitologia nordica, anche in questa miniserie mensile di 4 numeri, lo scrittore, sposta le sorti della guerra nelle mani dei nazisti, ipotizzando non solo che gli alleati siano stati sconfitti durante lo sbarco in Normandia, ma anche che le famose Wunderwaffe siano delle realtà che stanno facendo la differenza negli scontri, come d’altronde Goebbels pubblicizzava.
La macchina nazista di Nolane in Wunderwaffe, pare inarrestabile, se nella realtà, quei prototipi erano pubblicizzati da fidato sottoposto di Hitler, per risollevare il morale delle truppe stremate, nel fumetto sono realtà consolidate con cui i nazisti le stanno suonando agli alleati.
Nelle ultime pagine del volume, troviamo, il protagonista della serie alle prese con il collaudo del Focke-Wulf Triebflügel, un velivolo a decollo verticale, il cui prototipo era per davvero in costruzione, ma che non fu mai ultimato visto che gli alleati occuparono i siti di sperimentazione.

Il pilota del diavolo è Walter Murnau, un asso della aviazione tedesca, che a bordo del suo P130A fa strage di caccia, e bombardieri alleati.
Ma se per Goebbels e l’intera Germania Murnau è un eroe di guerra, da lodare nei cinegiornali di regime, per Hitler, per motivi ancora non chiariti dall’autore, Walter è un ebreo che si spaccia per ariano, e pertanto deve essere eliminato, la trama che attinge in gran parte dall’immaginario sorto sulla storia della seconda guerra mondiale, ruota attorno a questo pilota, che apparentemente è poco incline a morire, nonostante si trovi nelle situazioni più letali.
Leggendo le gesta di Murnau ed i movimenti del cast di supporto, nel primo dei quattro tomi scopriamo parte essenziale del mondo ucronico ipotizzato da Nolane: 
Gli alleati tramano a Londra la rivincita, i tedeschi rinforzati dalla vittoria in Normandia continuano lo sviluppo di più progetti, in corso di lettura infatti, Nolane lascia intendere che le armi meravigliose non sono solo gli aerei, Hitler ha interessi in Antartide, ed una squadra di scienziati si occupa anche di studiare nel campo della magia, dell’esoterismoe dell'occulto, come detto Nolane attinge a piene mani da una quantità di plot, fumettistici, cinematografici e letterari immensamente gravidi.
Bianco e nero
Non devo ricordare certo io ai presenti che questi spunti narratvi, popolano mille altre storie, il diavolo Hellboy di Mignola ha le sue Secret Origin legate a filo doppio con i nazisti, una storia breve di Tom Strong di Alan Moore porta l'avventuriero di Millenium City alla scoperta di un distaccamento nazista in Antartide.
Un film francamente orribile che ho visto di recente parla di una colonia nazista sulla Luna.
Nonostante il ritmo sia leggermente lento, Nolane alla fine del secondo tomo (l’edizione italiana contiene i primi due albi)  ci lascia con un buon cliffhanger, e la promessa di una svolta nella trama, come la curiosità di vedere in che modo lo scrittore rielabori i campi di sterminio, il vero problema del Wunderwaffen in edizione cosmo è la desaturazione dei colori, non riesco a capire per quale motivo sia stata operata su questa saga, specie dopo il riuscito adattamento di SoulEater.

Colore
Le tavole di Maza private dei colori, escono, questa volta pesantemente compromesse, i duelli aerei senza colori, non hanno molto senso, perdono tutto il fascino e si appiattiscono.
Si è molto parlato della versione low cost della BD, ma stavolta il fumetto ne esce martoriato, era davvero impossibile proporre questo interessante miniserie colori?
Eppure ormai molti bonellidi cosmo finiscono in edicola a colori, perché la scelta di ammazzare in questo modo proprio Wundervaffe?
A colori sarebbe stata una lettura interessantissima, così purtroppo è una tortura per gli occhi, specie se on line hai la tremenda sfortuna di vedere le immagini della versione oltralpe.
Una lettura raccomandata? In linea di massima si, anche se stavolta si fa davvero fatica ad accontentarsi dell'edizione italiana.
E' vero che chi mendica non può scegliere, ed ormai è solo con i Cosmonauti che possiamo leggere quantomeno un modo di fare fumetto diverso, ma stavolta, non me la sento proprio di canzonare i puristi delle edizioni originali.
L'italico adattamento di Wundervaffen è a dir poco orribile.
Peccato davvero, spero che il Ragnarok di Simonson annunciato in questi giorni sia a colori.
Baci ai pupi.

lunedì 22 febbraio 2016

Deadpool contro i Presidenti Morti

Ciao Ragazzi, è davvero tanto che non ci si vede, più di un mese in verità, e lasciatemelo dire, la colpa è di quello stramaledettissimo capolavoro imprescindibile di Blake e Mortimer, giuro sulla mia copia di V for Vendetta della Magic Press, quando la Magic era ancora un editore serio.
Nulla ti svuota della voglia di leggere come Blake e Mortimer settimanale, mi sa che sono stato troppo ottimista nella recensione di un mese fa.
Non che sia diventato brutto o illegibile, resta quel pilastro della nona arte di cui parlano tutti quei matusa del fumetto, come sembra stia diventando io, ma leggerlo ti porta via tanto di quel tempo, che vedi in maniera lampante il divario mentale tra i bambini del passato dell'immediato dopoguerra, e noi poveri stronzi hipster collezionisti compulsivi del presente.
Ci nascondiamo dietro la panzana del linguaggio del media che è cambiato, ma la triste realtà è che ai ragazzini degli anni 40' 50, piaceva leggere, noi adulti del nuovo millennio al confronto siamo dei poveri stronzi con il deficit dell'attenzione, e con troppe letture in ballo.

Blake è Mortimer della Gazzetta è il momento di lucidità dell'alcolista.
"Salve mi chiamo cardillo gennaro e sono un accumulatore seriale."



 Quindi torniamo sul blog consigliando una lettura talmente frivola, che potreste persino pensare che mi abbiano craccato l'account, o mi abbiano rapito gli alieni e sostituito con un ultracorpo marvel-zombi: Deadpool Presidenti Morti.
Ci siete ancora o siete svenuti?
No, avete letto bene, Fumettopenia consiglia Deadpool contro i Presidenti Morti.
Il primo arc del Deadpool Marvel Now uscito in Italia esattamente un anno fa, ed annunciato da Panini in volume cartonato a 14€.
Insomma come di routine, l'arrivo di una pellicola al cinema è un'opportunità per promuovere nuovi prodotti, stavolta tocca al mercenario chiacchierone marvel consapevole (a volte) di essere un fumetto, che proprio in questi giorni è in proiezione nelle sale italiane, a cui tuttosport ha gia dedicato una serie di allegati simili alle grandi saghe, di cui vi raccomando solo il dodicesimo tomo, Soluzione apocalittica, che a dirla tutta non è nemmeno il classico deadpool, ma è il primo arc della X-Force di Remender, di cui è stato membro.

Perchè Presidenti Morti si?

Non che io sia depositario di chissà quale sapere su questo Deadpool, in passato mi sono concesso solo due occasioni per leggere questo characters, entrambe disarmanti nel loro orrore, Re del suicidio e In viaggio con la testa, l'anno scorso mi avvicinai allo spillato Now, per tre  motivi, le matite di Tony Moore, il fatto che l'albo fosse monografico, ed orfano di comprimari insulsi, e che comunque avevo dato un occhiata all' albo in inglese prima che Panini lo pubblicasse in italiano.
Per il resto io e Deadpool non abbiamo rapporti e subito dopo la parentesi  grafica di Moore, abbiamo ricominciato ad ignorarci, tuttavia la miniserie proposta in cartonato da Panini resta una delle cose più divertenti del primo rilancio Marvel Now, anzi ricordo che ai tempi, fu l'unica lettura che mi lasciò divertito, oltre il Thor di Aaron e Ribic. Deadpool si rivelò più appetibile dei millemila vendicatori di Hickman, il nuovo Otto-Ragno e altre cose che adesso, per mia fortuna ho rimosso dalla memoria.
L'incipit del nuovo Deadpool di Gerry Duggan e Brian Posehn è stato davvero fulminante, e per una volta anche i traduttori sono stati generosi, un negromante di una cellula segreta dello Shield, convinto di poter salvare l'america da una irrimediabile deriva morale ed economica, evoca, con la sua magia i vecchi presidenti della nazione, le cose però non vanno come sperato, i presidenti zombi, (eh si potevano mancare gli zombi quando c'è Tony Moore?), non sono esattamente i grandi uomini di cui parlano i libri di storia, al contrario, per loro, l' America è irrimediabilmente marcia e l'unica soluzione è di raderla al suolo e ricostruirla.
Toccherà allo Shield, fermare questa nuova minaccia, con discrezione però, e senza arruolare i supereroi di classe A, d'altronde nessuno della nuova amministrazione vuole turbare i cittadini americani, con l'immagine di Capitan America che prende a calci nel sedere la salma di George Washington, quindi meglio ricorrere ad un reietto come Deadpool, un imbarazzo per le calzamaglie ed anche per chi le legge.
E Deadpool lo fa, divertendo il lettore, le prime 10-12 pagine  di Deadpool #01 Volume 3, sono vi assicuro, esilaranti, ma in generale tutta la storia si mantiene su ottimi livelli di godibilità per tutta la sua durata, fino al finale esplosivo.

Politically Incorrect

Dopo aver scaricato un centianio di pallottole contro il F. Roosvelt zombie, il povero Wilson si rivolge ai newyorchesi ed urla "No perchè si sappia....ha cominciato il tipo in carrozzella!"  
Ecco, è tutto così, adorabilmente scorreto, ma in maniera intelligente.
Lo so sembra assurdo usare la parola intelligente con Deadpool eppure con Presidenti morti, Duggan e Posehn, non fanno altro che divertire il lettore: i presidenti zombi sono terribili, di una cattiveria senza limiti, e le situazioni che si susseguono pagina dopo pagina sono esilaranti, e cattureranno la vostra attenzione, i dialoghi sono davvero ben strutturati, i pesonaggi ben delinetati, le tavole di Moore superlative, e persino il colorista Val Staples da il suo contributo animando le tavole con i suoi colori vivi ed accesi.
Deadpool Presidenti Morti è figlia di questa Marvel che strizza l'occhio alla commedia, solo che in queste pagine si calca la mano sul lato grottesco, e la caratterizzazione dei presidenti ha l'odore del politicamente scorretto, si pensi che i due scrittori usanole pagine di Deadpool per lanciare anche qualche frecciata al mondo politico americano, come i riferimenti nemmeno troppo velati ai presunti brogli elettorali di George Bush in Florida.
Ma nessuno è lasciato in pace Kennedy, Lincoln, Washington, Posehn e Duggan come si suol dire, non  fanno prigionieri.
Le citazioni non sono solo politiche, uno degli ospiti della storia è il dottor Strange, il mago supremo, e ad un certo punto non potrete non notare che  tratta con malcelato disprezzo lo spirito di Benjamin Franklin, l'astio proviene da una vecchia storia di Englehart e Colan, Doctor Strange Master of Mystic Art #18, in cui Clea cede alle lusinghe del presidente inventore e ci va a letto.


Insomma da convinto detrattore di questo characters ridicolo, posso dirvi senza alcun timore, che se proprio dovete cedere a questa Deadpool Fever, fatelo con parsimonia, leggete solo questa miniserie e leggetela rimediando gli spillati dell'anno scorso che credo nel circuito dell' usato verranno molto meno di 14€  dei soliti cartonati Panini modello Rapina senza Pistola. Sono i primi tre numeri, costo di copertina 2,90€, l'uno (01 Febbraio- 02 Marzo- 03 Aprile 2014), anche pagandoli a costo di copertina sono 9€, anzi meno.
Sono più che sicuro che mi ringrazierete.
Da domani torniamo Tristoni Intellettuali, oggi è andata così.
Baci ai pupi.