Arriva il Marvel now senza Marvel Now.
Sottotitolo - Ribic, dobbiamo smetterla di vederci così!

Del tonante Marvel now abbiamo già letto i primi numeri in lingua originale, lo abbiamo letto e ci è piaciuto. In verità ci è piaciuto moltissimo, ecco perché troverete questo pezzo decisamente velenoso.
Ci è piaciuto principalmente perché la serie di Aroon, è staccata dal resto dell'universo in mutandoni Marvel. Thor balla da solo, per così dire, e fortunatamente, perché in un universo leggermente Vendicatori-centrico, ci voleva qualcosa che ci permettesse di staccare la spina.
Una saga dai toni epici che ben si sposano con il personaggio. L'asgardiano nella sua prima storia targata “Now”, deve vedersela con un uccisore di dei, un personaggio che pare aver già incontrato durante la sua gioventù, una deliziosa miniserie che corre (oltre che nello spazio) anche nel tempo della vita del figlio di Odino, grazie ad una eccellente sceneggiatura dell'ottimo Jason Aaron, che confeziona un thriller ultraterreno, con tanto di killer seriale specializzato in divinità. Bello. Ad impreziosire il tutto le matite del buon Esaad Ribic, sublime come sempre, che con questo characters ci ha già regalato tante belle emozioni, nella miniserie Loki, o ancora negli Ultimates di Hickman.
Ed oltre le righe già spese in passato, non c’è molta altro da dire sulla nuova gestione di Thor.
E se sapessi l’inglese a menadito, non mi creerei davvero alcun problema, direi addio alla Panini e mi dedicherei solo ed esclusivamente alle edizioni in lingua originale.
Marvel Now - I’ve only fallen in love twice –
once with Uncanny Acvengers, and once with Thor God of Thunder.
Sid Vicious non me ne vorrà per
la citazione, è morto.
E, credo, nemmeno i suoi fan -
questo Marvel Now non mi sta prendendo poi più di tanto, il motivo credo sia da attribuibire a questa mia
intolleranza verso gli spillati, e verso l’utopico (ed inutile) allineamento
con la produzione americana.
Il nuovo Thor, è finora credo
il più deludente della scuderia delle nuove testate Panini, magari dal numero due le cose
cambieranno, non lo so, spero (per voi), ma ci vuole una gran bella faccia di bronzo
per pubblicizzare come nuova una testata, sto recipiente di vecchie robe, e che a
parte le 20 pagine di Aaron-Ribic, contiene materiale, finito nel
dimenticatoio, e rifilatoci qui a tradimento, dietro l’ammiccante bollino
“numero da collezione. Collezione? maddechè?
Possibile che questo insipidissimo
annual scritto da De Matteis finora non abbia trovato spazio, se non qui, nel primo
numero che dovrebbe celebrare la “nuova generazione” di fumetti Marvel? E che
dire delle altre due storielle insulse?

Tre pagine degli Young Avengers,
ed una ridicola storiella sulla giovinezza di Thor, che sembra uscita dalle
pagine del correire dei piccoli, per disegno e colori, palesemente ripescata
dal materiale ancora (giustamente) inedito,
3,50€ per un albo targato Marvel
Now, che diMarvel now contiene solo 25 pagine scarse - alla faccia degli amanti della teoria: di cosa ti lamenti? In Italia paghi tre storie al prezzo
di una.
Un cazzo, e scusate il
francesismo, per quanto ami questa run, per quanto ami Thor, Ribic e Jason
Aaron, non credo andrò oltre il primo numero, che ho preso e letto oggi, e che
per la solita storia che in Italia lavoro e passione non sempre vanno
d’accordo, (parlo della distribuzione) sono stato costretto a prendere nella versione cover B, un orribile
disegno della nuova passione dei marvel zombie: Scottie Young, il tipo reso
misteriosamente famoso da tavole in cui che fa sempre le stesse anatomie,
ma cambia i costumi, disegnando dappertutto questi baby Marvel, divertenti, per
amor di dio, le prime due o tre volte, che le vedi, ma che ora hanno anche un
po’ abbastanza fracassato le valvole
spermatiche.
Non era meglio che questa
prelibatezza per “palati fini” finisse relegata in fumetteria, regno
incontrastato delle cover, ed in edicola finissero solo le regular?
Non per me, ma vorrei chiedere
alla Panini, se sperava davvero di ammansire nuovi lettori, con un albo dalla
cui copertina si realizza sia un albo per bambini con disegnini da colorare.
Grazie Panini, ero veramente
preso da questo nuovo Thor, ero veramente tentato di ricominciare uno spillato,
ma mi hai fatto passare alla grande la
voglia, beato chi si contenta, sono curioso di vedere come evolverà la
geografia degli spillati della modenese da qui a breve quando si dovranno rimescolare le carte visto che
oltreoceano alcune serie stanno già chiudendo i battenti.

Nel caso di Thor, dal numero due
dovremmo vedere la nuovissima Journey into mistery, con la bella Lady Sif di She-Immonen e Valerio Schiti, valorizzata
dai lisergici colori di J. Bellaire, una serie tanto celebrata quanto…chiusa.
Journey into Mistery, infatti per quanto benvoluta
dalla critica che conta, chiude i battenti con il numero 655, quindi dopo
appena, aiutatemi se sbaglio, 10 numeri.
Beh sarà interessante vedere se i
Marvel zombie italiani si rivolteranno contro la Panini come hanno fatto i fan
della DC con la Lion, che dopo un anno di pubblicazioni ha dovuto riconfigurare
la geografie delle loro testate in virtù delle molte chiusure.
Mah staremo a vedere, io passo,
se riesco terrò gli occhi puntati sul mercato dell’usato, più che altro per
godermi almeno i primi 5 numeri di questa Sif, che ha nel disegno il suo lato
più appetitoso, e che dubito troverà una ristampa monotematica, visto la
cattiva pubblicità che si trascinerà dietro il tam tam della chiusura
prematura.
Per il tonante non mi preoccupo -
un Thor con questi nomi, verrà sicuramente volumizzato, quindi mi armo di
pazienza e aspetto, e guai a voi se mi spoilerate qualcosa.
Insomma se non si fosse capito per me finora il Marvel Now italiano è un mezzo fallimento, non tanto per la qualità delle storie, troppo presto per giudicarle, ma per il confezionamento, sono per così dire tra quelle vittime che non approvano nemmeno uno degli abbinamenti scelti dalla Panini, nel caso di Thor poi l’irritazione è doppia, un primo albo Marvel Now – Non Marvel Now.
E mi congedo con delle domande: ma è davvero un bene questa nuova politca del prendere le licenze in blocco? Prendere cioè in concessione tutte le storie di un editore? Anche le più brutte? Anche quelle che non raccolgono consensi?Anche quelle che chiudono?
Ma Hulk e i Difensori non ha davvero insegnato nulla?
Fa davvero bene ai Marvel Fan questo allineamento? Mah, io alla luce di questo volume direi proprio di no. Non sarebbe meglio aspettare e proporre al lettore italiano cose davvero valide?
A cosa mi serve un numero uno di una testata, Marvel Now senza Marvel Now?
Ma sono l’unico a notare il raggiro? Lo shopping compulsivo è arrivato anche in fumetteria?
Cosa sono queste tre storielline inutili se non albi comprati all’ingrosso, che in qualche modo prima o poi il lettore deve comunque pagare?
Per non parlare delle millemila Variant, cioè sono davvero troppo vecchio per gasarmi per queste robe…
Voto finale 5. Si aspetta l’immancabile volumazzo.
Baci ai pupi.
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