Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

lunedì 11 gennaio 2016

Neonomicon

In attesa di leggere Providence ci siamo letti il discusso Neonomicon di Moore e Burrows, secondo alcuni, uno dei peggiori lavori fumettistici del Bardo.
Dopo attenta lettura, non mi resta che sincerarmi del fatto che ancora una volta non mi trovo d'accordo con le opinioni del lettore medio italiano.
Non ho trovato assolutamente nulla di così esecrabile in Neonomicon, tranne gli editori dell'edizione italiana, Bao e Panini.
Bao con la sua edizione stampata in Cina nel 2011, in formato ridotto al costo maggiorato di 17,00€ e Panini con la sua edizione HD, i fumetti in alta definizione, slogan che di fatto è una imbarazzante presa per il culo (costa sempre comunque 17,00€).
Sorvoliamo sulle critiche e dedichiamoci al fumetto in se.
Neonomicon è un poliziesco con forti tinte Horror, con una predilizione allo splatter ed alla cruda violenza, ben impostato con un ritmo serrato, che difficilmente vi lascerà indifferenti.
Moore sacrifica la caratterizzazione dei personaggi a vantaggio di una narrazione fluida e spedita, prima lenta, poi impetuosa ed assordante nella sua crudezza. La scelta di Jacen Burrows come illustratore non fa che enfatizzare l'orrore della sceneggiatura di Moore, illustratore discusso quasi almeno quanto l'opera, Jacen Burrows si è rivelato disegnatore funzionale.


Maestro nel confezionare disturbanti tavole in cui splatter e violenza diventano quasi palpabili, Burrows conferisce al Neonomicon un aria ancora più disturbante.
Le critiche che si muovono alla sceneggiatura di Moore non stanno nè in cielo nè in terra,  puritani scandalizzati dagli stupri o dall' handjob al mostro anfibio, e talebani fanatici dell'opera di Lovecraft che vedono il lavoro del loro beniamino a dir poco rivisitato, si sono espressi a più riprese disprezzando questo lavoro del bardo.
Moore esaspera le pagine della miniserie con il sesso, componente che dire latitava nei volumi del buon Howard Phillips, è un eufemismo, e sottolinea alcune caratteristiche dello scrittore, che non tutti sono felici di sentire, come il razzismo, forse per esempio non tutti sanno che il World Fantasy Awards è stato per anni oggetto di critiche per lo stesso motivo.
In realtà il lavoro di Moore in Neonomicon e su come capovolge il ruolo di Lovecraft nella saga degli antichi, se difetta in originalità, in termini di appetibilità guadagna punti preziosi, sommando il solito metodo di lavoro certosino sulle date e sui luoghi, danno come risultato un thriller che fonde finzione e realtà in modo eccellente, con un finale assolutamente coerente con il pensiero "ottimistico" del bardo nei confronti dell'umanità in genere, e non solo quella legata alla sfera del fumetto.


Considerazioni finali.

E' un capolavoro? No. Ma in confronto alla solita monnezza è oro puro.
E' raccomandato agli amanti della mitologia lovecraftiana? Assolutamente si, a patto che con gli antichi avete un sano rapporto di lettore barra personaggi di fantasia, e non vorreste scoparveli infatuati. In quel caso la dissacrazione dell'opera di HP Lovecraft in queste pagine non fa per voi.
E' raccomandato agli amanti dei classici fumetti Avatar? Si perchè Neonomicon rispetta al massimo i canoni provocatori e disturbanti dei fumetti di quella casa editrice, scandalizzarsi per una sega al mostro anfibio e farsi andare bene un crociato che si tromba una caviglia amputata, assume i toni di una chiara critica sterile, portata avanti senza vergogna da quella pletora di ignoranti che ormai tutte le volte che sentono il nome di Moore, sentono il bisogno di lasciarsi andare a moti di disappunto elaborando articolati ragionamenti ai limiti del ridicolo, specie se poi li vedi fomentarsi per l'ultimo numero di Dylan Dog.

E' davvero così disturbante come dicono quest' esercito di chirichetti on line? Se passi da Paperinik a Neonomicon nel giro di mezza giornata probabilmente si, allo stesso modo se il giorno prima sei abbonato a famiglia cristiana ed il giorno dopo sei immerso nelle cupe atmosfere dell'horror di Moore, effettivamente mi rendo conto che qualche conato di vomito ci può stare. Ma se hai un bagaglio di letture come Bret Easton Ellis o Chuck Palahniuk, Cavie, per dire, è mille volte più disturbante di Neonomicon, questo fumetto è una passeggiata, al più è divertente, cosa da non sottovalutare, personalmente credo che la vera forza di questo fumetto sia il finale che invece, in barba al revisionismo coatto, è un riuscitissimo omaggio alla tecnica dello scrittore americano, visto che lascia il lettore con la stessa sensazione di impotenza che ti lascia un racconto come Nyarlathotep.
Insomma in attesa di mettere le mie mani su Providence, Neonomicon è una consigliatissima lettura, a voi la scelta di quale edizione prendere, su piani diversi quelle italiane, sarebbero entrambe da boicottare, ma non tutti possono permettersi il lusso di leggere in lingua originale.
Men che meno Moore.
Baci ai pupi.

4 commenti:

  1. Come sempre quando si parla di Moore ti esalti e più che analizzare l'opera insulti i lettori che non l'apprezzano.
    Sempre attendibilissimo!

    RispondiElimina
  2. Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi dell'opera, Gennaro.
    Anch'io mi ero avvicinato a Neonomicon con un po' di pregiudizi (le brutte voci sono messe in giro dai fan di Morrison! ^__^) e invece l'opera mi è piaciuta parecchio, ho apprezzato in egual misura i testi di Moore e gli splendidi disegni di Burrows.
    Che non sia il capolavoro assoluto della storia del fumetto l'hai già detto ed è così. Resta un'opera godibilissima e superiore a tanta spazzatura che c'è in giro.
    Providence però è un altra cosa, vedrai Gennaro. La adorerai! E, come me, anche tu smanierai di leggerne il seguito e soffrirai nell'attesa :)
    Un abbraccio e a presto!
    Orlando

    RispondiElimina
  3. Caro Justice dici che perdo lucidità quando parlo dei lettori che si baloccano con la monnezza?

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina