In un paese normale, un editore come la bolognese Cosmo, dovrebbe
essere subissata di elogi e parole di congratulazioni per il suo lavoro
editoriale. In un paese normale, sul profilo social dell'editore dovrebbe
comparire in media, un post di ringraziamenti ogni due minuti, per aver
riportato in edicola, a prezzi contenuti, un bel pò di fumetto d'autore. Questo
accadrebbe in un paese normale.
In Italia invece, a leggere in rete, la Cosmo, non è nemmeno degna di essere
chiamata "editore", questo perchè, non investe in
Italia, non promuove cioè il fumetto italiano, tipo Lady Mafia presumo.
Che poi - come concetto critico - è una stronzata pazzesca, è come se io
domani volessi aprire un bar, ma se non ho una paio di piantagioni di caffè,
che mi riforniscono di chicchi nostrani, sono comunque un bar di merda. Un bar
cinese.
A sentire alcuni, quelli della Cosmo, sono solo degli arrivisti che hanno
scelto la facile via delle licenze, un pò come fanno la Panini e la Rw
Lion, solo che quelli della Cosmo hanno l'aggravante di pubblicare, il più
delle volte, materiale di qualità.
E siccome siamo sempre in Italia, il passaggio da materiale di qualità,
a fumetto per snob con la puzza sotto il naso che io
bimbominkia sono incapace di comprendere, è tremendamente veloce, il
tempo di finire su qualche blog, o canale su youtube di qualche pischello
sovraesposto, succede sempre che, chi ha in licenza cagate per adolesceni è
osannato come l'editore dell'anno (un esempio a caso, Panini), chi invece
ripropone fumetti più ricercati, mirando ad un diverso bacino di clienti è uno
snob arrivista.
E non mi sono nemmeno soffermato sull'eterna diatriba che nasce in seno
all'analisi della scelta dell' edizione bonellide: in un paese normale, un
lettore normale, con le sinapsi al posto giusto, tipo in testa piuttosto che
sul colon discendente, applaudirebbe la volontà di pubblicare in bianco e nero
ed in formato ridotto, per tenere i costi bassi, applaudirebbe, badate bene,
cosciente del fatto che in un edizione diversa, l'occhio verrebbe si appagato,
il portafogli però un pò meno.
Invece nel paese dei balocchi che è l'Italia, la Cosmo è una violatrice del
prodotto originale, che deturpa per fare soldi, vendendo in edicola, fumetti
che in quella edizione ridotta ed in bianco e nero, vengono inevitabilmente
snaturati.
Poi magari, chi lo dice, sono gli stessi che comprano cofanetti, variant
cover, o numeri celebrativi obbiettivamente inutili e che nulla aggiungono al
piacere di leggere.
Strano paese il nostro. Perchè poi, col tempo, l'opinione dell'asino medio
italiano non è cambiata nemmeno con i Cosmo Color: "Sono fatti
male", dicono "Scrocchiano quando li apri", e molte volte,
dicono, il materiale che pubblicano, gode di echi di meriti messi in giro da
vecchi critici.
E' un pò quello che succede per Bendis, ma al contrario, un povero
demente un giorno è andato in rete a scrivere che BMB è l'autore massimo
per quel che concerne lo scrivere dei dialoghi realistici, e tutte le scimmie
ammaestrate a ripetere il concetto - evidente tra l'altro - basta leggere
involuzioni come Secret Invasion, o Vendicatori Affanculo, per
leggerlo e constatarlo con i propri occhi.
Ops volevo dire Divisi, Vendicatori Divisi, giuro, scusate.
E così l'altro giorno mi sono ritrovato a leggere una recensione sul Juan
Solo di A. Jodorowsky, che tentava di convicermi che fosse
l'ennesimo fumetto sopravvalutato da vecchi dinosauri, incapaci di capire
l'evoluzione del media. In un certo passaggio, mi è parso persino di capire che
con Juan Solo, era stata volontà dello scrittore (poeta, fumettista, regista
teatrale, drammaturgo, saggista, cineasta), di confezionare un' opera
capace di superare in appetibilità i fumetti dei supereroi americani....
Più o meno l'opinione dell'audace blogger, che ho scelto di lasciare
anonimo, anche perchè non mi ricordo più l'indirizzo web della perla di
saggezza, era che, Juan Solo fosse di una noia mortale, e che come opera, tutt'altro
che miliare, avesse mancato tutti gli obiettivi che sembrava si fosse
prefissata nel primo numero, come approfondire i concetti di disagio sociale,
l' odio verso il diverso, e chissà cos'altro.
La verità è che se ti incammini verso il difficoltoso compito di convincere
il prossimo che una cosa è brutta solo perchè tu non la capisci, è
richiesta un minimo di preparazione sull'argomento. Altrimenti ti riduci ad un
troll, con il malsano vizio di fare l'anticonformista anche quando scadi nel
ridicolo.
La verità è che Juan Solo, è un fumetto assolutamente compatibile con la
produzione del prolifico autore; un lettore che arriva a Juan Solo (grazie
alla cosmo che lo ripropone in edicola a basso costo) dopo aver letto, per
esempio Bouncer (sempre Cosmo, sempre low cost, anzi se non vi
ringrazia nessuno lo faccio io), o magari dopo alcuni dei suoi romanzi,
come pere esempio l'impossibile "Quando Teresa si arrabbiò con
Dio", sa benissimo che Juan Solo è l'ennesima prova
di uno scrittore, che ama rivestire plot narrativi tutt'altro che audaci, con
estremismi, sia a livello di trame che di caratterizzazioni di personaggi.
Juan Solo è una gangster story, tutto sommato, condita dalla
presenza di Freak, tipici e ricorrenti nella produzione dello Psico-Mago
cileno naturalizzato francese, che non credo poi, abbia la benchè minima
volontà di competere con il fumetto supereroistico americano, pretendere di
attribuirne il senso, dopo aver letto Age of Ultron o AVX è
semplicemente atroce.
Non si sta sopravvalutando il fumetto Juan Solo se ne promuoviamo la
lettura, Juan Solo appartiene semplicemente ad altri registri narrativi, e si
distingue dalle altre produzioni presenti in edicola per un motivo principale, è
una storia concepita solo per il piacere di essere letta, è un romanzo
illustrato punto e basta, non è che dare la connotazione di opera
a questo fumetto, debba significare che lo stesso essere necessariamente letto
a più livelli, alla ricerca di significati e messaggi nascosti.
Il contributo di George Bess all'opera è eccellente, il disegnatore
si dimostra un bravissimo esecutore di sequenze d' azione, un cultore delle
anatomie, un amante di ampie inquadrature e genuinamente ossessionato da una
maniacale attenzione verso i particolari, nelle tavole quasi nulla è accennato
e lasciato a libera interpretazione del lettore, Bess ha un tratto pulito e
preciso, e traduce bene in immagini, la lisergica sceneggiatura di Jodorowsky,
che non manca di schiaffeggiare i lettori, con sequenze a volte disturbanti,
volutamente estremizzate, sature di situazioni tutt'altro che borderline. La
morte del nano transessuale chiamato "Mezzolitro", che
accudisce il protagonista della storia nelle prime pagine, non deve essere per
forza inquadrata, in una situazione di analisi della società, è solo la morte
di un nano transessuale, con il suo specifico ruolo nella storia, e che
trasmette nella sua seppur breve apparizione il pathos necessario per
innamorarsi dello stile narrativo di Jodorowsky.
Juan Solo è un ottima riproposta Cosmo, una buona occasione di leggere
questa fantastica Graphic Novel senza doversi svenare, una lettura che si è
capito ormai, al contrario di blogger audaci, raccomando
spassionatamente.
Vi divertirà, vi disturberà, in alcuni passaggi vi entusiasmerà, senza
spoilerare nulla, diciamo che il vario background culturale dell'autore verrà
fuori pagina dopo pagina, estasiandovi, come poche altre cose possono fare a
quel prezzo oggi in edicola.
Brava Cosmo.
Baci ai pupi.
Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.
Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.
Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.
In genere sono sempre dalla tua parte quando parli dei costi spropositati dei fumetti... ma in questo caso devo dire che l'edizione cosmo non solo non mi sembra particolarmente ben fatta, ma non ne vedo l'economicità... i 4 volumi cosmo costano 16.80 mentre l'edizione integrale della magic press, che secondo me è più piacevole, costa 18. 1,20 non mi sembra un risparmio degno di nota. Inoltre non condivido le cornici blu e le scritte "Il grande fumetto d'autore" che la cosmo piazza sui suoi albi... Sono riuscito a prendere il volume da 5,90 con la storia completa di snowpiercer della Cosmo e per quanto sia contento di poter leggere questa storia, il volume fa abbastanza schifo, non capisco perchè piazzino le pubblicità del film sul retro e perchè debbano scrivere sulla copertina che sia il fumetto che ha ispirato il film... è tutto roba che svaluta un volume che già per fattura non è destinato a sopravvivere agli abusi del tempo...
RispondiEliminaCoff coff! Intanto grazie per leggere il blog...devo dire che stavolta a mia difesa posso dire che l'unico vantaggio è dato dal fatto che la spesa è stata dilazionata nel tempo....ma sulla fattura dell'albo non posso che convenire con te. La brossura è inquietantemente troppo croccante. Per la bandina blu in cima...la cosa non mi causa crisi isteriche , quelle le riservo per la Bao made in China, riguardo Snow piercer non saprei cosa dirti...spazio pubblicitario? Quest'ultimo però è uno di quegli esempi di pubblicazione cosmo che promuovo, il basso costo per leggere qualcosa che in alternativa non avrei mai letto, specie se malauguratamente fossi finito prima al cinema! a propostio a te il fumetto è piaciuto? A me si....per la durata e gli abusi, spero tu sia troppo pessimista, anche l'ultimo numero del decalogo è fatto allo stesso modo. Per Juan devo tutto sommato convenire con te sull'irrilevante risparmio! Grazie di leggerci Savio e buone ferie!
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con tutto quello che hai detto, sia del fumetto che della cosmo e vorrei sfruttare questo spazio per ringraziare la cosmo editore. Sono un amante dei fumetti da poco tempo, ma se li amo lo devo anche grazie al lavoro e alle proposte che cosmo fa a poveri lettori che, come il sottoscritto,non saprebbero altrimenti dove trovare queste piccole perle della nona arte. Perciò grazie alla cosmo editore e a chi come te la difende e la incoraggia a continuare su questa strada.
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