Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 12 luglio 2014

Juan Solo

In un paese normale, un editore come la bolognese Cosmo, dovrebbe essere subissata di elogi e parole di congratulazioni per il suo lavoro editoriale. In un paese normale, sul profilo social dell'editore dovrebbe comparire in media, un post di ringraziamenti ogni due minuti, per aver riportato in edicola, a prezzi contenuti, un bel pò di fumetto d'autore. Questo accadrebbe in un paese normale.
In Italia invece, a leggere in rete, la Cosmo, non è nemmeno degna di essere chiamata "editore", questo perchè, non investe in Italia, non promuove cioè il fumetto italiano, tipo Lady Mafia presumo.
Che poi - come concetto critico - è una stronzata pazzesca, è come se io domani volessi aprire un bar, ma se non ho una paio di piantagioni di caffè, che mi riforniscono di chicchi nostrani, sono comunque un bar di merda. Un bar cinese.
A sentire alcuni, quelli della Cosmo, sono solo degli arrivisti che hanno scelto la facile via delle licenze, un pò come fanno la Panini e la Rw Lion, solo che quelli della Cosmo hanno l'aggravante di pubblicare, il più delle volte, materiale di qualità.


E siccome siamo sempre in Italia, il passaggio da materiale di qualità, a fumetto per snob con la puzza sotto il naso che io bimbominkia sono incapace di comprendere, è tremendamente veloce, il tempo di finire su qualche blog, o canale su youtube di qualche pischello sovraesposto, succede sempre che, chi ha in licenza cagate per adolesceni è osannato come l'editore dell'anno (un esempio a caso, Panini), chi invece ripropone fumetti più ricercati, mirando ad un diverso bacino di clienti è uno snob arrivista.
E non mi sono nemmeno soffermato sull'eterna diatriba che nasce in seno all'analisi della scelta dell' edizione bonellide: in un paese normale, un lettore normale, con le sinapsi al posto giusto, tipo in testa piuttosto che sul colon discendente, applaudirebbe la volontà di pubblicare in bianco e nero ed in formato ridotto, per tenere i costi bassi, applaudirebbe, badate bene, cosciente del fatto che in un edizione diversa, l'occhio verrebbe si appagato, il portafogli però un pò meno.

Invece nel paese dei balocchi che è l'Italia, la Cosmo è una violatrice del prodotto originale, che deturpa per fare soldi, vendendo in edicola, fumetti che in quella edizione ridotta ed in bianco e nero, vengono inevitabilmente snaturati.
Poi magari, chi lo dice, sono gli stessi che comprano cofanetti, variant cover, o numeri celebrativi obbiettivamente inutili e che nulla aggiungono al piacere di leggere.
Strano paese il nostro. Perchè poi, col tempo, l'opinione dell'asino medio italiano non è cambiata nemmeno con i Cosmo Color: "Sono fatti male", dicono "Scrocchiano quando li apri", e molte volte, dicono, il materiale che pubblicano, gode di echi di meriti messi in giro da vecchi critici.



E' un pò quello che succede per Bendis, ma al contrario, un povero demente un giorno è andato in rete a scrivere che BMB è l'autore massimo per quel che concerne lo scrivere dei dialoghi realistici, e tutte le scimmie ammaestrate a ripetere il concetto - evidente tra l'altro - basta leggere involuzioni come Secret Invasion, o Vendicatori Affanculo, per leggerlo e constatarlo con i propri occhi.
Ops volevo dire Divisi, Vendicatori Divisi,  giuro, scusate.
 

E così l'altro giorno mi sono ritrovato a leggere una recensione sul Juan Solo di A. Jodorowsky, che tentava di convicermi che fosse l'ennesimo fumetto sopravvalutato da vecchi dinosauri, incapaci di capire l'evoluzione del media. In un certo passaggio, mi è parso persino di capire che con Juan Solo, era stata volontà dello scrittore (poeta, fumettista, regista teatrale, drammaturgo, saggista, cineasta), di confezionare un' opera capace di superare in appetibilità i fumetti dei supereroi americani....
Più o meno l'opinione dell'audace blogger, che ho scelto di lasciare anonimo, anche perchè non mi ricordo più l'indirizzo web della perla di saggezza, era che, Juan Solo fosse di una noia mortale, e che come opera, tutt'altro che miliare, avesse mancato tutti gli obiettivi che sembrava si fosse prefissata nel primo numero, come approfondire i concetti di disagio sociale, l' odio verso il diverso, e chissà cos'altro.

La verità è che se ti incammini verso il difficoltoso compito di convincere il prossimo che una cosa è brutta solo perchè tu non la capisci, è richiesta un minimo di preparazione sull'argomento. Altrimenti ti riduci ad un troll, con il malsano vizio di fare l'anticonformista anche quando scadi nel ridicolo.
La verità è che Juan Solo, è un fumetto assolutamente compatibile con la produzione del prolifico autore; un lettore che arriva a Juan Solo (grazie alla cosmo che lo ripropone in edicola a basso costo) dopo aver letto, per esempio Bouncer (sempre Cosmo, sempre low cost, anzi se non vi ringrazia nessuno lo faccio io), o magari dopo alcuni dei suoi romanzi, come pere esempio l'impossibile "Quando Teresa si arrabbiò con Dio",  sa benissimo che Juan Solo è l'ennesima prova di uno scrittore, che ama rivestire plot narrativi tutt'altro che audaci, con estremismi, sia a livello di trame che di caratterizzazioni di personaggi. Juan Solo è una gangster story, tutto sommato, condita dalla presenza di Freak, tipici e ricorrenti nella produzione dello Psico-Mago cileno naturalizzato francese, che non credo poi, abbia la benchè minima volontà di competere con il fumetto supereroistico americano, pretendere di attribuirne il senso, dopo aver letto Age of Ultron o AVX è semplicemente atroce.
Non si sta sopravvalutando il fumetto Juan Solo se ne promuoviamo la lettura, Juan Solo appartiene semplicemente ad altri registri narrativi, e si distingue dalle altre produzioni presenti in edicola per un motivo principale, è una storia concepita solo per il piacere di essere letta, è un romanzo illustrato punto e basta, non è che dare la connotazione di opera a questo fumetto, debba significare che lo stesso essere necessariamente letto a più livelli, alla ricerca di significati e messaggi nascosti.
Il contributo di George Bess all'opera è eccellente, il disegnatore si dimostra un bravissimo esecutore di sequenze d' azione, un cultore delle anatomie, un amante di ampie inquadrature e genuinamente ossessionato da una maniacale attenzione verso i particolari, nelle tavole quasi nulla è accennato e lasciato a libera interpretazione del lettore, Bess ha un tratto pulito e preciso, e traduce bene in immagini, la lisergica sceneggiatura di Jodorowsky, che non manca di schiaffeggiare i lettori, con sequenze a volte disturbanti, volutamente estremizzate, sature di situazioni tutt'altro che borderline. La morte del nano transessuale chiamato "Mezzolitro", che accudisce il protagonista della storia nelle prime pagine, non deve essere per forza inquadrata, in una situazione di analisi della società, è solo la morte di un nano transessuale, con il suo specifico ruolo nella storia, e che trasmette nella sua seppur breve apparizione il pathos necessario per innamorarsi dello stile narrativo di Jodorowsky.

Juan Solo è un ottima riproposta Cosmo, una buona occasione di leggere questa fantastica Graphic Novel senza doversi svenare, una lettura che si è capito ormai, al contrario di blogger audaci, raccomando spassionatamente.
Vi divertirà, vi disturberà, in alcuni passaggi vi entusiasmerà, senza spoilerare nulla, diciamo che il vario background culturale dell'autore verrà fuori pagina dopo pagina, estasiandovi, come poche altre cose possono fare a quel prezzo oggi in edicola.
Brava Cosmo.
Baci ai pupi.

3 commenti:

  1. In genere sono sempre dalla tua parte quando parli dei costi spropositati dei fumetti... ma in questo caso devo dire che l'edizione cosmo non solo non mi sembra particolarmente ben fatta, ma non ne vedo l'economicità... i 4 volumi cosmo costano 16.80 mentre l'edizione integrale della magic press, che secondo me è più piacevole, costa 18. 1,20 non mi sembra un risparmio degno di nota. Inoltre non condivido le cornici blu e le scritte "Il grande fumetto d'autore" che la cosmo piazza sui suoi albi... Sono riuscito a prendere il volume da 5,90 con la storia completa di snowpiercer della Cosmo e per quanto sia contento di poter leggere questa storia, il volume fa abbastanza schifo, non capisco perchè piazzino le pubblicità del film sul retro e perchè debbano scrivere sulla copertina che sia il fumetto che ha ispirato il film... è tutto roba che svaluta un volume che già per fattura non è destinato a sopravvivere agli abusi del tempo...

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  2. Coff coff! Intanto grazie per leggere il blog...devo dire che stavolta a mia difesa posso dire che l'unico vantaggio è dato dal fatto che la spesa è stata dilazionata nel tempo....ma sulla fattura dell'albo non posso che convenire con te. La brossura è inquietantemente troppo croccante. Per la bandina blu in cima...la cosa non mi causa crisi isteriche , quelle le riservo per la Bao made in China, riguardo Snow piercer non saprei cosa dirti...spazio pubblicitario? Quest'ultimo però è uno di quegli esempi di pubblicazione cosmo che promuovo, il basso costo per leggere qualcosa che in alternativa non avrei mai letto, specie se malauguratamente fossi finito prima al cinema! a propostio a te il fumetto è piaciuto? A me si....per la durata e gli abusi, spero tu sia troppo pessimista, anche l'ultimo numero del decalogo è fatto allo stesso modo. Per Juan devo tutto sommato convenire con te sull'irrilevante risparmio! Grazie di leggerci Savio e buone ferie!

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  3. Sono completamente d'accordo con tutto quello che hai detto, sia del fumetto che della cosmo e vorrei sfruttare questo spazio per ringraziare la cosmo editore. Sono un amante dei fumetti da poco tempo, ma se li amo lo devo anche grazie al lavoro e alle proposte che cosmo fa a poveri lettori che, come il sottoscritto,non saprebbero altrimenti dove trovare queste piccole perle della nona arte. Perciò grazie alla cosmo editore e a chi come te la difende e la incoraggia a continuare su questa strada.

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