E ritorniamo a parlare dell’Editoriale Cosmo e della sua
nuova miniserie di stampo ucronico, Wunderwaffen di Richard D. Nolane alla
sceneggiatura e Maza ai disegni, e non fatevi ingannare dalla scioltezza con
cui pronuncio questi due nomi, non ho la minima idea di chi siano, posso dirvi
che Maza, ha uno stile molto realistico, che d’altronde sposa bene lo stile di
scrittura di Nolane, sobrio e lento.
Ma andiamo con ordine cosa sono le Wunderwaffe?
In tedesco, con questo termine i nazisti indicavano il loro
compartimento di armi meraviglia, che rimasero nella grande maggioranza dei
concetti su carta, buoni unicamente per la propaganda nazista verso il finire
della guerra, secondo Goebbels infatti l’introduzione di questi nuovi veicoli,
avrebbe cambiato le sorti della guerra, ma salvo alcuni tipi di razzi, la Germania nazista stremata dal lungo conflitto non riuscì a produrne nemmeno
una, e la guerra finì come tutti sappiamo.
Perché lo sappiamo tutti come è finita la guerra vero?
Chiariamo il significato di Ucronico prima di proseguire, per Ucronia e letteratura Ucronica intendiamo il racconto in cui un determinato avvenimento storico va diversamente dalla realtà.
I lettori dei fumetti americani sono più avezzi a questi
concetti, l’universo DC pre Crisis (ma visto i titoli direi anche quello
contemporaneo) giocava sul concetto di storia e realtà alternativa: Superman
Red Son di Mark Millar, tanto per citare qualcosa di relativamente recente, è un esempio di ucronia, è una miniserie infatti in cui si raccontava come
sarebbe cambiata la vita sul pianeta, se il razzo che trasportava il piccolo Kal
El, invece di precipitare in Kansas fosse precipitato in Ucraina, diventando il
campione del manifesto comunista, sotto la guida di Stalin.
In casa Marvel, tutta la produzione edita sotto il titolo
della testata What…If?!, è da considerare Ucronica, cosa sarebbe successo se:
Wolverine sifosse unito allo Shileld invece che agli X-Men, o se Devil avesse
ammazzato Kingpin?
In letteratura i temi ucronici negli anni sono stati vari: e
se l’impero romano fosse sopravvissuto fino ai nostri giorni? Se i dinosauri non si fossero estinti, se l'inghilterra avesse vinto la guerra d'indipendenza o se i sudisti avessero vinto la guerra civile americana?
Ovviamente uno
dei temi più trattati in questa branca della letteratura è quello che ipotizza la vittoria dei
tedeschi nel conflitto mondiale.
The Man in the High Castle di P.K. Dick, è il più famoso
romanzo del genere, nel quale Hitler e l’alleato giapponese, sconfitti gli alleati
diffondono l’ideologia nazista in tutto il mondo.
Wunderwaffe è esattamente questo, come il passato volume
cosmo, Gli Sterminatori, di cui abbiamo parlato nel blog, in cui i tedeschi
godevano dell’appoggio nientemeno che di Thor, Odino e altri dei della
mitologia nordica, anche in questa miniserie mensile di 4 numeri, lo scrittore,
sposta le sorti della guerra nelle mani dei nazisti, ipotizzando non solo che
gli alleati siano stati sconfitti durante lo sbarco in Normandia, ma anche che
le famose Wunderwaffe siano delle realtà che stanno facendo la differenza negli
scontri, come d’altronde Goebbels pubblicizzava.
La macchina nazista di Nolane in Wunderwaffe, pare
inarrestabile, se nella realtà, quei prototipi erano pubblicizzati da fidato sottoposto di Hitler,
per risollevare il morale delle truppe stremate, nel fumetto sono realtà
consolidate con cui i nazisti le stanno suonando agli alleati.
Nelle ultime pagine del volume, troviamo, il protagonista
della serie alle prese con il collaudo del Focke-Wulf
Triebflügel, un velivolo a decollo verticale, il cui prototipo era per davvero
in costruzione, ma che non fu mai ultimato visto che gli alleati occuparono i
siti di sperimentazione.
Il pilota del diavolo
è Walter Murnau, un asso della
aviazione tedesca, che a bordo del suo P130A fa strage di caccia, e
bombardieri alleati.
Ma se per Goebbels e l’intera Germania Murnau è un eroe di
guerra, da lodare nei cinegiornali di regime, per Hitler, per motivi ancora non
chiariti dall’autore, Walter è un ebreo che si spaccia per ariano, e pertanto
deve essere eliminato, la trama che attinge in gran parte dall’immaginario sorto sulla storia della seconda guerra mondiale, ruota attorno a questo pilota, che
apparentemente è poco incline a morire, nonostante si trovi nelle situazioni
più letali.
Leggendo le gesta di Murnau ed i movimenti del cast di
supporto, nel primo dei quattro tomi scopriamo parte essenziale del mondo ucronico
ipotizzato da Nolane:
Gli alleati tramano a Londra la rivincita, i tedeschi rinforzati dalla
vittoria in Normandia continuano lo sviluppo di più progetti, in corso di
lettura infatti, Nolane lascia intendere che le armi meravigliose non sono solo gli aerei, Hitler ha
interessi in Antartide, ed una squadra di scienziati si occupa anche di studiare
nel campo della magia, dell’esoterismoe dell'occulto, come detto Nolane attinge a piene mani
da una quantità di plot, fumettistici, cinematografici e letterari immensamente
gravidi.
Bianco e nero |
Non devo ricordare certo io ai presenti che questi spunti narratvi, popolano mille altre storie, il diavolo Hellboy di Mignola ha le sue Secret Origin legate a filo doppio con i nazisti, una storia breve di Tom Strong di Alan Moore porta l'avventuriero di Millenium City alla scoperta di un distaccamento nazista in Antartide.
Un film francamente orribile che ho visto di recente parla di una colonia nazista sulla Luna.
Nonostante il ritmo sia leggermente lento, Nolane alla fine
del secondo tomo (l’edizione italiana contiene i primi due albi) ci lascia con un buon cliffhanger, e la
promessa di una svolta nella trama, come la curiosità di vedere in che modo lo scrittore rielabori i campi di sterminio, il vero problema del Wunderwaffen in
edizione cosmo è la desaturazione dei colori, non riesco a capire per quale
motivo sia stata operata su questa saga, specie dopo il riuscito adattamento di
SoulEater.
Colore |
Le tavole di Maza private dei colori, escono, questa volta
pesantemente compromesse, i duelli aerei senza colori, non hanno molto senso,
perdono tutto il fascino e si appiattiscono.
Si è molto parlato della versione
low cost della BD, ma stavolta il fumetto ne esce martoriato, era davvero
impossibile proporre questo interessante miniserie colori?
Eppure ormai molti bonellidi cosmo finiscono in edicola a
colori, perché la scelta di ammazzare in questo modo proprio Wundervaffe?
A colori sarebbe stata una lettura interessantissima, così
purtroppo è una tortura per gli occhi, specie se on line hai la tremenda
sfortuna di vedere le immagini della versione oltralpe.
Una lettura raccomandata? In linea di massima si, anche se stavolta si fa davvero fatica ad accontentarsi dell'edizione italiana.
E' vero che chi mendica non può scegliere, ed ormai è solo con i Cosmonauti che possiamo leggere quantomeno un modo di fare fumetto diverso, ma stavolta, non me la sento proprio di canzonare i puristi delle edizioni originali.
L'italico adattamento di Wundervaffen è a dir poco orribile.
Peccato davvero, spero che il Ragnarok di Simonson
annunciato in questi giorni sia a colori.
Baci ai pupi.
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