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lunedì 1 dicembre 2014

Annihilator: mai più senza.

"Ray quello che tu chiami un tumore al cervello è in realtà un pacchetto di informazioni concentrate. Immagina la mia biografia personale sparata nel tuo cervello"

A volte basta decisamente poco per infatuarsi di una nuova serie, a me è bastata questa frase, quest'unico periodo perfetto e chiaro, che ha fatto luce  sulla nuova opera di Grant Morrison, tradotta in Italia da ItalyComics.
Prima di lasciarci andare ad un commento caldo sui primi due numeri, due parole sull'edizione italiana. Perfetta, il signor Accolti Gil stavolta ha fatto le cose in grande, e questo spillato IC, si presenta di qualità superiore agli albi del passato, ottima carta, ottima grafica, ottima traduzione, ed io che sono uno stronzo, sono andato subito a vedere da dove proviene questo delizioso gioiellino, insomma se è cinese o meno: Pomezia, sulla via del mare della mia cara ed indimenticabile Mamma Roma.
Bravo Paolo, mi compiaccio.
Mentre aspetto che  i signori della RWLion, mi dicano che fine ha fatto il mio secondo volume di The Invisibles, resto sintonizzato sull'estro creativo dello scrittore scozzese, e mi leggo i primi due numeri di Annihilator, la nuova serie ongoing, per Legendary scritta da Grant Morrison ed illustrata da Frazer Irving.

A volte le coincidenze.

E' stato semplicemente stupendo leggere a pochi giorni di distanza due opere dello stesso autore separate da tanti anni, Annihilator è la prova del fatto che alcuni autori, stranamente quasi sempre inglesi, ad eccezione di quello scrittorucolo autoprestatosi ad hollywood, che ha avuto la fortuna ispiratrice di tirare giù dal mondo parallelo delle buone idee The Ultimates, Civil War ed il primo Kick Ass e poi basta, il vuoto assoluto, evolvono e maturano nel loro lavoro. Nello scrittore decadente noto come il Ray Spass, e nel criminale proveniente dal vuoto siderale noto come Max Nomax, finora i due carismatici personaggi principali di questo dramma fantascientifico c'è il risultato, la sintesi della scrittura di Morrison, c'è genio, irriverenza, padronanza del media, c'è logica evolutiva insomma.
Non fate quelle facce, è matematica: se io scrivo Doom Patrol, The Invisibles, All Star Superman, Flex Mentallo, We3 Il mistero di Dio e quant' altro, la produzione creativa futura non potrà mai essere inferiore, (il suo Superman New52, non consideratelo, per piacere in quel caso è stata colpa del logo New52 che come un agente virale ha putrefatto tutta l'appetibilità delle testate legate al rilancio DC.
E' matematica, ed e una cosa empirica, vale per Morrison e la sua produzione  in ascensine qualitativa, e vale al contrario, che ne so un esempio a caso, vale per Bendis, le cui fallimentari ultime produzioni, sono il logico traguardo di una carriera mediocre, basata sulla fama  regalatagli da bimbiminkia dal QI di un fungo non commestibile.
Come già detto nell'ultimo pezzo, la bravura di Grant Morrison risiede nel condire plot semplici con tante appetitose appendici, Ray e Max sono legati tra loro da un filo doppio, che per ora non è del tutto ben definito. Non ho voglia di svelarvi alcunchè della trama, ma posso assicurarvi che difficilmente riuscirete a trovare qualcos'altro di appetibile oggi in fumetteria, e potete fidarvi, ci sono stato oggi, in casa Panini è cominciato Original Sin, per dire la concorrenza, e potete prendere per buono il consiglio di chi lo ha già letto, non buttateci dietro i soldi.
Annihilator è mentale, claustrofobico, accattivante, i primi due numeri, pieni di trovate geniali, e cosa più importante, è bello vedere he a questo mondo c'è ancora qualcuno capace di chiudere un albo con un cliff-hanger. E Morrison questo sa farlo molto bene. ad accompagnarlo nel processo creativo stavolta c'è Frazer
Vi serve vedere altro per capire che anche sul lato visivo Annihilator è un gran fumetto?
Irving, un altro inglese, guarda te i casi della vita. Le tavole di Irving sono semplicemente grandiose. La cura delle illustrazioni, rende questi due albi assolutamente meritevoli della spesa fatta. Insomma la necessita di una esperienza di lettura  appetibile ancora una volta ci porta lontanissimo dalle canoniche Major, italo-americane, e la loro monotona serialità, l'Annihilator della ItalyComics, in libreria si affianca al Manifest Destiny della Salda, a mio modestissimo parere una on-going da tenere assolutamente in grande considerazione. Bel colpo davvero signor Italycomics.
Per il resto baci ai pupi.

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