Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

domenica 23 agosto 2015

Il teorema di fumettopenia

E un pò che non ci vediamo, almeno in queste vesti ufficiali, confesso che ultimamente il tristone intellettuale mi diverte molto di più,  vorrei poi potervi dire che è Agosto anche per me, ma invece, in realtà di ferie ancora nulla.
Negli ultimi tempi sul blog si è più volte espressa la lapidaria opinione sulla dozzinale qualità dei lavori di autori italiani (o presunti tali), Nick Banana, Sio, Recchioni; con Daryl Dark in particolare, ho tentato di fornire una mia idea chiara, sul perchè in Italia siamo messi così male, ebbene oggi sul maledetto sito sociale, come lo definisce il Tristone Intellettuale , mi sono imbattuto nell'ennesimo esempio di sfacelo in cui versa il mondofumetto nostrano.

Su Anteprima - che non è una rivista di settore, magari qualche asino certificato creda che lo sia, ma  è un solo  catalogo, dove paghi, se non sei panini e metti il tuo annuncio, ed ha un unico fine, indurvi a comprare fumetti - dicevo su Anteprima è apparso un trafiletto che annuncia l'integrale di Jeff Hawke, striscia fantascientifica di Jordan e Patterson uscita per la prima volta nel 1954, che non ha bisogno di presentazioni, un piccolo gioiellino che vanta già molteplici iniziative in Italia, e che questa, prima di essere accolta con necessario giubilo, va ricordato a chi legge, ha subito una "ricolorazione digitale".
Ne ignoro il perchè.
Il punto forte delle striscie  di Jeff Hawke, è sicuramente come affronta l'argomento Sci-fi, l'argomento UFO, è trattato in quelle avventure, in maniera sostanzialmente inedita per quegli anni, che ricordiamo caso mai ci fosse bisogno di farlo, erano anni di spietata propaganda, dove molte volte autori ed editori, col bene placito delle amministrazioni occidentali, identificavano i cattivi provenienti dai freddi abissi spaziali, come i russi, i giapponesi, insomma siamo in piena guerra fredda, e lascio a voi trarre le conclusioni, su come poteva essere influenzato il fumetto.
L'ufficiale della RAF Hawke, - striscia quotidiana apparsa sul Daily Express, un quotidiano inglese, la british invasion evidentemente ha radici più profonde di quelle che pensiamo-  è più una sorta di diplomatico, e  le immancabili invasioni aliene, vengono risolte con una originalissima diplomazia e proprietà di dialogo, su cui gli autori sviluppano trame  basate sulla scoperta e la comprensione di nuove culture, piuttosto che sulla guerra incondizionata.
Ma non è sull' iniziativa di 001 edizioni, ne su Jeff Hawke, su cui voglio fermarmi quanto su un esempio di marchetta, l'ennesimo,  su cui puoi malauguratamente inciampare, navigando in rete.
Il sito stavolta è: c4comic.it 

C4 Comic è un blog di informazione fondato da Riccardo BortolatoMarco Rubertelli e Nicholas Venè che segue il mondo dei fumetti in ogni suo aspetto.
Scopo del sito è quello di fornire un flusso di notizie costante che spazi dalle ultime news alle uscite previste in edicola e libreria, passando per recensioni, speciali su eventi di particolare rilievo e interviste con autori ed editori, garantendo ai nostri lettori informazioni su ogni aspetto collegato in qualsiasi modo all’universo del fumetto.
Se sei appassionato di fumetti e ti piacerebbe scriverne, visita la nostra sezione “collabora con noi”!

Il post che mi ha fatto perdere qualche battito invece è questo: http://c4comic.it/2015/08/21/001-edizioni-arriva-ledizione-integrale-di-jeff-hawke/

L'autore del post ovviamente lo ha promosso on line,  è giornalismo e critica autogestita, scrivi un pezzo, ed in assenza di un distributore, tocca a te spammarlo un pò dappertutto, affinchè la gente ti legga; e qui casca l'asino. E mai animale fu chiamato in causa con maggiore efficacia.
Mi cade l'occhio su questo post, in uno dei pochi gruppi che frequento sul maledetto facebook:


Ci tengo a sottolineare che chi posta è lo stesso autore del post, "La consigliate a chi non si è mai avvicinato?", fa vibrare il senso di ragno di qualcuno, ma è inutile partire premuniti verso certe realtà, bisogna approfondire, fare come Hawke, capirlo il nemico, così quando quando qualcuno si prende la briga di approfondire:



 L'autore dell'articolo, ammette candidamente di non conoscere una sola vignetta del volume che inspiegabilmente promuove con un incipit che non lascia spazio a fraintendimenti:

Buone notizie in arrivo da Anteprima. Per tutti gli appassionati di fantascienza arriva infatti l’integrale, in quattro volumi editi da 001 Edizioni, di Jeff Hawke. 
Ma se non lo hai mai letto....ma buone notizie di cosa? 
Incuriosito dalla cosa, spulcio questo ennesimo baluardo dell'informazione di settore, d'altronde ormai chi segue il blog da tempo, lo sa che il Tristone inside, piuttosto che affidare suo portafogli a questa piattaforme di marchettari, preferisce chiacchierare con altri lettori, per sapere una sincera opinione su questa o quella opera.
Ebbene dopo la veloce visita a queso C4, realizzo che come organismo di informazione di settore è esplosivo, come l'omonima  Ciclotrimetilentrinitroammina tanto cara a quei simpaticoni della CIA, da cui prende il nome.
Nel sito c'è l'immancabile intervista a Recchioni, una sorta di Agente Smith della web .it. Letteralmente Onnipresente.
Una cronaca, ovviamente manco a dirlo entusiata di ogni numero di Orfani, Ringo ect. ect.
C'è ovviamente Sio, ed il suo Scottex, un inspiegabile articolo che promuovo quell' inutile aborto che è Nick Banana, isomma, per quante letture peschino dalle risme della tartaccia destinata alla differenziata si conceda la corpulenta redazione di questo sito, non c'è nulla che li scandalizzi.
E' tutto bello ed appetibile.
Qualche dubbio ti viene: o scrivi perchè editori ed autori ti pagano, o effettivamente non capisci assolutamente nulla di fumetto, e se non hai idea di chi sia Jeff Hawke, il dubbio si fa spesso e diventa quasi tangibile.
Il succo è che tutta questa faccenda non fa che confermare le mie più spaventose previsioni, a voler rendere geometrico il mondo fumetto italiano, ne ricaviamo in triangolo, con tre vertici:
A) Editore ed Autore
B) Lettore
C) Critica

Ora, se queste tre parole incutono un senso di freddo terrore anche a voi nel leggerle, benvenuti nel brutto mondo di fumettopenia:
Va da sè che non usciremo mai da questo buco nero, se  questi tre vertici si reggono solidamente e reciprocamente si sostengono: se mi propongo  come organo di critica, non posso pubblicare delle robe così palesemente promzionali, non sei un organo di critica o informazione, sei solo un marchettaro, che probabilmente si promuove ad editori con cifre di visualizzazione per fornire un servizio pubbliciatrio mascherato da recensione.
Del vertice B non voglio nemmeno spendere un' ulteriore parola, sono sempre più convinto che gran parte del lettore medio italiano non capisca una assoluta, fava di fumetti, chiede spazzatura e spazzatura ottiene. L'invasione di  texani dell'ultima ora, giunti entusiasti alla colorata  Serendipity, sono un esempio lampante di cosa significhi oggi leggere in Italia.
Contenti loro, contenti tutti.
I veri vincitori in questa situazione di asinaro stallo , sono editori ed autori, con un costo minimo, si ritrovano uno stuolo di stagisti innamorati e gratuiti, che non fanno che promuovere i loro prodotti, quasi sempre scadenti. Varie volte sul gruppo del blog su Facebook mi è capitato di vedere video di persone che semplicemente scartano i pacchi postali che ricevono dagli editori, parlando bene del contenuto, senza averlo mai letto prima, unpackaging, credo si chiami questa pratica insana sovrasessuale.
Sono un conservatore, sono ancora per la sana pratica dello sfilare mutandine di pizzo.
Ma ad un certo punto la domanda sorge spontanea: in un circuito del genere,
Dove A pubblica ciò che vuole B, e dove C pur di avere visibilità promuove autentico pattume, di cui B non è mai sazio, una visibilià da poi presentare ad A per avere un ricavo economico, non so quanto cospicuo ma dubito fortemente che ci paghi le bollette - che speranza abbiamo di recuperare un minimo di fumetto di qualità, o anche un commento disinteressato ad un' opera?
Baci ai pupi.

5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Buongiorno,

    sono Nicholas Venè, fondatore di C4 Comic. Insomma, quello menzionato nel nostro trafiletto del "chi siamo" che ha saputo accuratamente copiare e incollare.
    Trovo che sia d'obbligo, per correttezza verso tutti i nostri lettori, rispondere a questo discorsetto da bar.

    In due parole: quella che lei definisce "marchetta" di un sito che lei stesso ammette di non conoscere, non è altro che l'onesta critica di quello che viene letto, fatta su un blog che non ha alcuna entrata e che, per rimanere online, sborsa centinaia di euro l'anno.

    In merito alla news citata, invece, dubito fortemente che un veniale errore di un newser alle prime armi, che scrive un articolo un po' troppo entusiastico riguardo a un prodotto che non conosce, possa essere eletto a emblema di marchetta.
    D'altra parte, però, la capacità di analisi è un dono che non tutti ricevono.

    Ma quindi a noi piace tutto?

    No, non ci piace tutto. Ma prima ancora, non ci piace parlare male per il gusto di farlo. Il tempo a nostra disposizione è limitato, ma per fortuna ogni nostro recensore dispone di un'intelligenza tale da permettergli di capire che consigliare ai lettori cosa leggere è assai più dignitoso e appagante rispetto a sottolineare che cosa non leggere. Di tutti i fumetti che abbiamo letto in redazione, dovremmo essere davvero dei frustrati per metterci appositamente a parlare di cose che non ci piacciono.
    Allo stesso modo, ogni fumetto che ci viene chiesto di recensire da una casa editrice viene assegnato al redattore che può apprezzarlo maggiormente. Dylan Dog non lo recensirà chi non legge Bonelli, né Zerocalcare verrà recensito da chi nemmeno conosce il suo blog. C4 Comic specifica sempre a chi il volume è consigliato e, se muove critiche, lo fa in modo costruttivo.

    Chiaramente, mi rendo conto che probabilmente si tratta di un concetto complesso da comprendere per chi prova gusto proprio nel gettar fango sugli altri, mettendo in piedi una montagna di insulti pronta a crollare sotto il suo stesso peso. Insomma, se si arriva persino a cercare di mettere per iscritto un discorsetto da osteria pur di mettere in cattiva luce un sito che da più di un anno e mezzo si fa il mazzo tutti i giorni e ha fatto dell'onestà intellettuale le proprie fondamenta, significa che le idee sono davvero poche.
    Anche perché, da sempre, chi ha idee si rimbocca le maniche e lavora, studia e costruisce, realizza e si confronta. Chi non le ha, invece, a volte sfoga la propria frustrazione accendendo il pc e iniziando a battere su una tastiera esternando la propria frustrazione, sperando che, come la scimmia instancabile scriverà scriverà Amleto, anch'egli riuscirà a comporre un articolo di senso compiuto.

    Purtroppo non ci riesce mai.

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  3. Devo presumere che questo commento lo hai spammato dappertutto?

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  4. Ma se ho capito bene si tratta di una segnalazione, in pratica l'autore dice"Hey ragazzi, ho letto su Anteprima (ma che per caso è una specie di"Preview" italiana?) che fanno l'integrale di Jeff Hawke". Poi chiede agli altri se come fumetto Hawke vale la pena (sì, vale la pena!). Al limite (al limite... però non ci fai bellissima figura...), questo ci può anche stare su una segnalazione. Ma una segnalazione così serve? A me quando ho visto Kolvorok e ho letto "integrale" è venuto un mezzo infarto, ma in pratica viene detto molto poco e quel poco è pure piuttosto confuso. Quattro volumi? Le prime 14 storie nel primo e in più l'apparato critico? Minchia! Ma se a suo tempo la Milano libri fece una caterva di libroni, questa prima uscita quanto pesa? Quanto COSTA? Si ferma al 1974 e quindi non include Lance McLane? Colorazione digitale? Questo già offre una nota in più, sì, ma di incazzamento: originalmente non era una strip da quotidiano in bianco e nero (potrei sbagliarmi)? La striscia verrà ritradotta, magari perdendo (come è già successo nel 2000 ne "i fumetti di Urania") un po' della verve comico-satirica? Io capisco che è solo un'anteprima, appunto , ma se la segnalazione l'avessi fatta io mi sarei posto queste domande e avrei chiuso con un "seguirà recensione"... mi pare che i vecchi fanzinari facessero questo (almeno finchè non li assumevano alla Star/Playpres ecc.): la base del lavoro era sempre la critica. Ma se non conosci l'argomento, se non hai termini di paragone, che critichi?
    Scusate, sono intervenuto solo perchè si parla di Jeff Hawke, mica cazzatielle... Sul resto non conosco e non entro nel merito, Banana e Recchioni ve li lascio ...

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