Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.
Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.
Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.
mercoledì 26 agosto 2015
La maledizione di Fabian Gray
Basta parlare di aborti italiani, ne ricavo solo tristi conclusioni, torniamo a concentrarci sui fumetti, torniamo alla vecchia funzionalità del blog: leggere bene senza svenarsi, ci concentriamo oggi sul Fabian Gray della Cosmo/Image, d'altronde €7,50 (più 6,90€ per il primo volume fa 14,40€), comincia ad essere una spesa che può essere investita in altro per il lettore di fumetti.
Ed ahimè, col senno di poi, nonostante l'entusiasmo eccessivo iniziale, devo ammettere che ho risposto troppe buone speranze su questo titolo.
Ad un anno, preciso di distanza, prima di rileggere il secondo tomo, Coste Perdute, ho dovuto rileggere il primo volume, La Maledizione confezionanto, è il caso di dirlo in una maniera impossibile, sotto questo aspetto, bisogna lodare il merito alla Cosmo, per le migliorie nella cura dei loro prodotti, che è passata dai brossurati rilegati davvero male dello scorso anno, ricordo l'illeggibile Juan Solo, a questa nuova generazione di volumi delle Arti Grafiche Boccia, se voglio tenere fede alle notizie in seconda di copertina, decisamente più capaci della precedente della Rotolito Lombardia Pioltello, che ha gestito la stampa del primo volume.
Purtroppo i punti di merito finiscono qui, come lettura i primi 10 numeri di Fabian Gray, non sono esattamente delle letture imprescindibili, e nemmeno troppo appetibili.
Chi è Fabian Gray?
Bella domanda, rispondere senza spoiler poi, direi un predatore di tesori, una sorta di Indiana Jones, senza la componente buonista dell' archeologo, un ladro, che nella brama di potere, subisce le conseguenze di un incidente, con una pietra dei sogni, in seguito al quale si ritrova posseduto da 5 spettri della letteratura che gli conferiscono 5 differenti poteri, le doti analitiche e deduttive di Sherlock Holmes, la maestria con l'arco e le frecce di Robin Hood, i poteri sovrannaturali di Dracula, la capacità di evocare potenti incantesimi come Merlino e quella di maneggiare la spada come un esperto samurai.
Lo stesso incidente ha anche mandato in coma sua sorella Silvia, e le avventure di Fabian alla ricerca di una non bene intesa cura, sono tutte vissute, per restituire Silvia, la sua sorella amata, alla terra dei vivi.
In realtà Barbiere ha pure delle ottime idee, tipo le pietre dei sogni, che a fatica, si identificano come importanti manufatti con il quale mutare la realtà, attingendo dalle energie che risiedono nell'ancestrale immaginario collettivo.
E' godibile anche l'adozione dello stile di script dei pulps, l'antieroe redento, la bella in difficoltà, il nemico che trama nell'ombra, che spazia però dan nazista al topo di biblioteca, ma il risultato finale, finora, ( e sono passati dieci numeri!) è una confusionaria sfilata dei clichet del vecchio romanzo d'avventura, con poca possibilità di coinvolgimento.
Barbiere corre troppo, e c'è quel vecchio proverbio sulla gatta che per fare in fretta fece i gattini ciechi, che evidentemente non conosce: per dire c'è un momento del quinto capitolo, in cui Fabian, immerso in una sorte di variante della fonte dell'eterna giovinezza, nelle profondità della città di Shangri-La, questo tanto per farvi un esempio del materiale con cui Barbiere intasa le pagine della sua serie, affronta oniricamente le sue paure, e le varie prove, imposte dagli spiriti che lo possiedono, ma il tutto è così dozzinale ed iperveloce, che non ha assolutamente mordente, lo leggi ma non registri alcunchè, figuriamoci se riesce ad emozionare.
I dialoghi lasciamoli perdere, mediocramente dignitosi, e la caraterizzazione, altalenante risente della fretta di Barbiere di arrivare alla fine, per dire dopo 10 episodi non ho ancora ben capito in che epoca è ambientato il fumetto, cosa abbastanza imbarazzante.
Su Coste Perdute, il nuovo volume, la stessa Jezebel, la bella antiquaria, che commissiona da Gray un furto nel primo numero, la ritroviamo che svolazza tra le guglie di Gaudi di Barcellona che manco Catwoman, in quelle stesse pagine Mooneyham ci illustra uno spaccato dela città, da autentico caos temporale, mentre i cittadini vanno in giro in automobili anni '50, con cilindri e barbe tipiche dello stile liberty, i poliziotti che invano cercano di arrestare la ladra sembrano usciti da un qualsiasi DP di New York del 2000.
Insomma non ho ancora bene inteso come questa serie in America si sia guadagnata un proseguimento, ed addirittura un' edizione di lusso, io vi consiglierei di comprarla con le dovute precauzioni.
Il primo volume è così veloce che durante la lettura si ha la spiacevole sensazione che al tomo manchino le pagine. Si passa dalla Germania alla Spagna, ad Oxoford all'Africa con una facilità disarmante, le idee di Barbiere poi, a dir poco infelici, se ho il potere di Dracula a che mi serve attingere da quello di Robin Hood?
C'è ancora qualcuno che scrive di frecce che si infilano della roccia talmente in profondità da reggere il peso di un uomo?
Il secondo Tomo poi srotola la sua trama inspiegabilmente su una autentica nave pirata con tanto di mozzi con il pappagallo sulla spalla, ideuzza che mette in difficoltà ancora di più il lettore nel capire in che epoca viva questo Fabian Gray.
Per non parlare dei flash back fatti un pò con il culo, a voler usare paroline giovani e di innegabile impatto.
Diciamo che la ret-con di Gray si addatta all'occasione, e non aggiungo altro.
Insomma direi che nel complesso è una cosa che potete tranquillamente evitare, e se lo avete fatto finora continuate pure senza sensi di colpa, da parte mia che ormai l'ho cominciato, prego i santi che trovi presto la parola fine in america, e mi risparmi ulteriori torture.
Il lavoro grafico nervoso sporco , tanto per cambiare, veloce di Mooneyham, ce la mette tutta per alzare l'appetibilità, indubbiamente alcune tavole sono un bel vedere, e le copertine hanno quel non so che di attraente, ma non credo valgano il costo di questi primi due numeri, restando in casa Cosmo, molto più appetibile resta ovviamente l' Incal, e staremo con le orecchie dritte tra due mesi dove nella stessa collana verrà pubblicato un fumetto dove i nazisti pare vincano sugli Alleati con l'inaspettato aiuto di Thor e gli Aesir, per a conclusione di questo arc sul cacciatore delle pietre dei sogni, toccherà aspettare 4/6 mesi.
Ma voi lasciate perdere. Fidatevi di me!
Baci ai pupi!
Etichette:
barbiere,
cosmo color,
edicola,
editoriale cosmo,
fabian gray,
image,
mooneyham
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
"un fumetto dove i nazisti vincono sugli alleati aleandosi con Thor e gli Aesir"
RispondiEliminaSembra la trama di "Thor meets Captain America" vecchia novelette di fantascienza di David Brin...
ma lo sai ch eavevi ragione? E' liberamente tratto da quel romanzo.
Eliminadevo correggere e mettere le due elle in alleandosi!
RispondiEliminaIn tal caso, forse è meglio "vincono sugli Alleati CON L'AIUTO di Thor e gli Aesir"
EliminaAlleati-alleandosi suona male. :-)
me sa che hai ragione! Meglio rimediare....
Eliminaquante sfumature!!
RispondiEliminaBen più di 50!
Elimina