Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

venerdì 24 agosto 2012

Calvin And Hobbes - La vita che stress




 La vita che stress - Il grande libro di Calvin and Hobbes - di Bill Watterson
Volume Brossurato della collana I fumetti di Comix, 176 pagine Franco Cosimo Panini Editore 23,00€

Una doverosa introduzione:
Diamo un caloroso benvenuto a Dario Lopez, nordico nerd che come me si è fatto le ossa su Fumetti di Carta, di Orlando, 'ngopp o' primm' ammore che non si scorda mai, e che ha accettato di collaborare al blog Fumettopenia.
Dario è un prezioso aquisto per le pagine virtuali di Fumettopenia, perchè è uno sperimentatore, un progressista che non ha paura di lanciarsi in nuove letture, specie le pubblicazioni italiane, che di solito, a meno che non siano dei soliti noti, quasi sempre io evito.
Ma non soloper questo, è prezioso perchè e sicuramente un'altra campana che suona, un' altra opinione, che dà una bella sferzata democratica al blog, in cui cominciavo a sentirmi un orrido despota.
Sembra abbia scoperto da poco Calvin and Hobbes e da come nè scrive ne sembra entusiasta.
Logico, come si fa a non amare la striscia di Watterson?
Adoratissimi (non scherzo!) lettori, nel ringraziarvi per le 800 e passa visite in appena un mese di vita, vi giuro che non me lo aspettavo affatto, vi lascio a Dario ed alla sua nuova evidentissima simpatia per il pestifero Calvin e la sua tigre di pezza.
Basta vi lascio soli:

Se volete perdervi nel mare delle Comic-strip non avete che l'imbarazzo della scelta.

 Per chi come me è affascinato da questo mondo ma per lo più ignorante in materia, i nomi che balzano subito alla mente sono sempre i soliti: i Peanuts di Schulz, Mafalda di Quino, Krazy Kat di Herriman (o magari Bradi Pit di Scapigliati :).  Ognuno di noi poi può inserire nella lista dei preferiti le avventure di questo o di quell'altro protagonista di strisce più o meno famose, a seconda dei gusti. Calvin & Hobbes meritano invece un posto nell'olimpo delle comic-strip,  nonostante la loro fama (almeno in Italia) forse non eguagli quella dei nomi sopra citati, le vicende quotidiane dei due protagonisti hanno tutte le caratteristiche per non sfigurare di fronte a colleghi così blasonati.

Le due creature di Bill Watterson sono un miscuglio di tenerezza e vivacità, arguzia e indolenza, sogni infantili e mature riflessioni. Calvin è un bambino vivace che vive immerso nel suo mondo, in bilico tra realtà e fantasia nel quale il suo peluche a forma di tigre diventa l'inseparabile amico immaginario Hobbes. Nel corso della lettura del volume anche il lettore inizierà a vedere la tigre come un personaggio reale che accompagna il bambino nelle sue scorribande, la sfrenata fantasia di Calvin troverà un più esplicito coronamento nelle tavole a colori del volume, che sfoggiano un piglio più surreale rispetto al resto delle strisce presentate, nelle battaglie con la minestra o negli scontri con i pupazzi di neve. A riportare Calvin con i piedi per terra ci sono i due genitori, l'anziana maestra e Siusi, il bersaglio preferito per le marachelle del bambino.




Le battute di Watterson a volte sono fulminanti, in altri casi è la riflessione sui grandi temi esposti da un bambino di pochi anni a divertire il lettore, temi dietro i quali ci si può soffermare andando ben oltre la soluzione umoristica presentata nella striscia. Hobbes è il perfetto contraltare, coscienza, spunto di riflessione, elemento spiazzante e simpatico avversario in alcuni casi, della piccola peste bionda.

I temi sono molteplici e alcuni, come in ogni strip che si rispetti, ricorrenti: l'avversione per la scuola, l'attrazione procurata dalla televisione nonostante la consapevole vacuità della stessa, il rifiuto per le bambine, il desiderio per l'ignoto e la creazione di situazioni scatenata da una fantasia a briglia sciolta.

Ci si trova di fronte a un duo comico (ma non solo) assolutamente perfetto. Alla veneranda età di 37 anni suonati ancora non avevo letto nulla di questo dinamico duo. E' in casi come questo che ci si interroga sul perché si debba perdere questa mole impressionante di tempo facendo lavori inutili quando c'è tutta questa roba in giro da leggere. Una cosa quasi inconcepibile :) Se non l'avete già fatto rimediate leggendo qualcosa di Calvin & Hobbes, giusto per cominciare.

PS: il tratto di Watterson è semplicemente adorabile.


Dario Lopez

1 commento:

  1. Grazie per le belle parole che ricambio di cuore. In fondo io e Gennaro non ci siamo mai incontrati ma ci siamo trovati bene da subito.

    Un grazie anche a Orlando senza il quale forse ora non saremmo qui a costruire qualcosa insieme.

    RispondiElimina