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venerdì 27 marzo 2015

Come nasce un album di figurine

Una favola sull' Editoria Italiana


Il Signor Panini, tamburellava nervosamente le dita sulla sua scrivania in ciliegio, ed intanto con l'indice della sua rugosa mano destra cliccava sul mouse del potente pc degno di ogni mega direttore generale, e scorreva le pagine sui social. E più scorreva più sentiva una rabbia montare, una rabbia incontenibile, che se non avesse indirizzato verso qualcuno, quella mattina sarebbe rimasta dentro di lui annidata nello stomaco ad  a graffiare le pareti acidule del suo antro gastrico.
Schiacciò il tasto usurato del suo interfono a ruggì alla sua segretaria di convocare tutti i vicecapi immediatamente, ma quello di accendere l'interfono fu solo un tic routinario, il vocione adirato del signor Panini fu udito anche senza l'apparecchio, fece vibrare le pareti di tutto l'ufficio, tanto che fuori oltre la parete finestra, gli uccelli posati sull'albero, presero un veloce e nervoso volo per allontanarsi da quelle tremende vibrazioni sonore, che nel loro elementare vocabolario interpretativo, potevano solo significare guai.
Dopo qualche minuto erano tutti nell'immenso ufficio del signor Panini, a sentire il motivo di questa riunione straordinaria.

"Marcello!" Urlò il Signor Panini, e gli lanciò dietro il tablet, "Come lo spieghi questo!?"
Marcello prese al volo la tavoletta elettronica ed osservò lo schermo, c'era aperta la pagina di Facebook della Shockdom, monopolizzata dai disegni elementari della star del momento, un certo Sio.
"Come spiego cosa vossignoria?" Disse timidamente Marcello.
"Spiegami perchè questa cosa non ha la nostra etichetta in copertina! Hai dato un occhiata a facebook ultimamente? Sto ragazzo è in giro per l' Italia a riempire fumetterie, ha paticamente invaso il nord, è instancabile, e probabilmente lo pagano a like e noccioline, perchè non lavora per noi?"
Il Signor Panini era livido in volto, c'è chi nella stanza ha temuto che qualche vena o qualche arteria, spossata dalla fatica di pompare sangue per anni in quel voluminoso e geniale cervello che lo aveva di fatto reso il re della raccolta delle figurine in Italia, cedesse sotto i morsi della rabbia, che solo un buon affare mancato può montare in un corpo umano. Ma fortunatamante l'apparao idraulico resse, ed i colori si normalizzarono in attesa di una risposta accettabile, da parte dell'interpellato.

Il Signor Marcello non sapeva che dire, lui non sapeva chi fosse sto Sio, doveva far parte di quella cerchia di nuovi artisti a costo zero che nascono in rete, lui era responsabile della Marvel Italia, non aveva tempo per cazzeggiare su youtube a scovare artisti come avrebbe fatto un talent scout, in silenzio misurava le sue parole, prima di pronunciarle, mentre era in piedi a guardare quei disegnini a dir poco osceni, sullo schermo del tablet, ricordava benissimo l'ultima volta che era stato chiamato in quell'ufficio sfarzoso, pieno di quadretti in legno laccato oro, sparsi sulle tre pareti, (la quarta era un' immensa finestra che ogni giorno faceva entrare la luce), con dentro figurine dei calciatori ormai introvabili, come quella di Luher Blissett del Milan.

"Marcello, devi subito twittare un annuncio!" gli disse quella mattina il signor Panini, "Ci ha chiamato il Signor Disney, e ci ha detto che ci manda da tradurre una serie a fumetti vecchia, che qui dovremo vendere in lussuosi volumi da libreria, inedita in Italia per giunta!"
Marcello entusiasta chiese di cosa si trattasse, ma quando udì il titolo, sentì il sangue congelarsi nelle vene:
"Pubblichiamo l'Hulk di Bill Mantlo! E' inedito in Italia, il Signor Disney si è informato, mi ha detto che a quei tempi i signori che pubblicavano Hulk in Italia, saltarono quel ciclo....non è fantastico? Che colpo per la nostra azienda! Senti che slogan: Solo con noi la Marvel è integrale!"

Marcello tentò di dire la sua in quell'occasione, "Ma Signor Panini, l'Hulk di Mantlo è orribile, tanti anni fa, fui proprio io che decisi di saltare quel ciclo, e dissi a tutti da un mio editoriale che lo saltavamo per dare spazio a serie più nuove ed appetibili! Come posso adesso annunciare entusiasta che noi pubblichiamo quelle storie?" "Deve dire no al signor Disney, sono orripilanti quelle storie!"
Lo sguardo del signor Panini, nel sentire quelle ultime parole, si infiammò, tanto che il signor Marcello, pensò di trovarsi improvvisamente di fronte una versione invecchiata di Scott Summers, ma dagli strilli che seguirono dopo, dovette ammettere a se stesso che forse era finito di fronte a Banshee.
"Ti ha dato di volta il cervello Marcello? Dire no al Signor Disney!?" Cosa vuoi?! Che ci tolga tutti i fumetti e li dia in gestione a qualcun'altro?" "La serie di volumi in America è già realtà, perciò tocca anche a noi pubblicarla! Twitta l'annuncio, e dì che è bello ed imperdibile! Chi vuoi che si ricordi quello che dicevi trent'anni fa!!"

"Sto aspettando una risposta Marcello! Il tempo è danaro!" Lo strillo rabbioso del signor Panini riportò Marcello al presente, ma lui sto Zio non lo conosceva davvero, e poi ultimamente era stato impegnato nell'aquisizione della licenza dele storie di Asterix!
Lo aveva pure detto a tutti all'inizio del mese, sempre su twitter: "Forse e dico forse, ce viè 'bbene un colpaccio, ed un grande fumetto europeo tornerà in fumetteria dopo molti anni!"
L'annuncio era stato preso sul serio da una marea di lettori, tanto che nei forum era nato spontaneamente una sorta di toto-fumetto, chi ipotizzava, Little Nemo, chi Popeye, chi Dick Tracy, chi Phantom, -ah no Phantom se l'è pigliato la Mondadori!- ma avevano capito tutti male, sghignazzava Marcello tra se e sè, era Asterix! Lui intendeva proprio in fumetteria, era dal '72 che aspettava quel momento! Basta con questi collaterali che dopo una settimana in edicola si polverizzavano sugli scaffali e scomparivano per sempre dal commercio. Asterix avrebbe smesso di essere introvabile dopo quel bel colpo della Panini!
Invece nell'ufficio stamattina ci era finito perchè Zio, non era pubblicato dalla Panini. Ma chi era poi 'sto Zio?
Si ritrovò ad inveire in silenzio verso gli adolescenti italiani, e disse con un sussurro: "Non saprei cosa dire vossignoria, io non mi occupo di youtuber!"
"Beh è ora che cominci ad occupartene!" Ruggì il signor Panini! "Sossoldi!". Aggiunse.
Trovami subito un altro di questi, che faccia sto genere di roba e mettilo sotto contratto esclusivo! Abbiamo candidati?"
A rompere il silenzio fu un altro dei vice, uno di cui nessuno ricordava il nome, "Signor Panini il Protocollo Facchinetti prevede di sponsorizzare solo quelli con un certo seguito di like e preferenze, ci sono migliaia di emuli di questo Zio, ma con le cifre ancora non ci siamo...mi dispiace."
"Cazzo!" Disse in un ringhio il signor Panini, battendo il pugno sul tavolo massiccio. Dobbiamo metterci in pista anche noi! Marcello, a nessuno gli frega nulla di Asterix, i ragazzini vogliono questa robaccia!
 "Ci sarebbe Favij." disse il vicedi cui nessuno si ricordava il nome.
"Chi?"
"Faviggei, mio figlio lo chiama così"
"E che fa? Disegna? Canta? Suona? Balla? Cucina? Trucca?"
"Ehm no signor Panini......parla, invero dice solo stronzate, però mio figlio ne va matto, e pure altri a vedere le cifre del suo canale. Ho provato a vedere un video in uno di quei momenti in cui a casa ti relazioni con il frutto del tuo seme sa, alla fine gli ho detto, figliolo avrei accettato più serenamente che ti drogassi"
Dopo aver visto un video, il signor Panini disse a Marcello, " Mi hai fatto spendere un botto per Zenith di Grant Morrison, ma ecco i veri soldi! Voglio sto ragazzo sotto contratto chiamatemi la mamma al telefono. Lo faremo disegnare, già li vedo i fumetti di faviggei! Verrà giù il teatro!"
"Non possiamo signore, il Protocollo Facchinetti non prevede di snaturare l'arte del youtuber da sfruttare, prevede di coltivare quello che fanno ed amplificarlo."
"Anche dire stronzate a raffica? Incidiamo un CD allora"
"Ma signore, non siamo una casa discografica!" Disse disperato il signor Marcello
"Potremmo volare in Cina e farci dei pupazzetti, verrebbe su un giocattolo divertente...d'altronde secco secco, cò 'sto capioccione, sta cuffia gigante in testa....facciamo una linea di giocattoli."
"Devo fare tutto io qui dentro", disse il Signor Panini fulminando tutti col suo sguardo da imprenditore navigato.
E poi i suoi occhi si posarono sulla figurina di Luther Blissett....

Baci ai pupi

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