Fumettopenìa si unsice al coro dei commenti su due delle più attese rivisitazioni del New 52 DC. E visti i loro illustri antenati, la fibrillazione è più che giustificata, uno fu scritto da Morrison e l'altro nientemeno che da Alan Moore.
Dario ci parla dei nuovi Animal Man e Swamp Thing, in una doppia recensione che ho preferito accorpare proprio per il fatto che in qualche modo le due serie viaggiano a braccetto, per via del fatto che...ok lascio il posto al Dario Lopez, buona lettura.
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Negli
ultimi giorni si stanno rincorrendo le voci legate alla probabile
caduta in disgrazia dell'etichetta Vertigo,
sezione della DC
Comics dedicata
ai fumetti con tematiche adulte. Gli ultimi due colpi ricevuti dalla
sottoetichetta grazie alla quale abbiamo potuto leggere serie come
Sandman
e Preacher
(solo per fare due esempi) sono stati di quelli duri, di quelli che
fanno male. Parliamo della chiusura di Hellblazer,
serie dedicata a John
Constantine
e dell'abbandono dell'editor storico della linea editoriale, Karen
Berger.La
prima era la serie più longeva della Vertigo
che chiuderà i battenti con il numero 300 per essere rilanciata
all'interno del classico universo DC; la seconda può essere
considerata il motore della divisione matura della DC Comics,
l'abbandono della Berger
non
lascia ben sperare per il futuro del marchio. Il fatto che questi
eventi siano praticamente concomitanti aumenta la preoccupazione nei
fan della varie testate dell'etichetta.Questa
la teoria. Bisognerà vedere in pratica cosa succederà alle serie
storicamente targate Vertigo
quando verranno assorbite nell'universo di Batman,
Superman
e compagnia bella. Personalmente da fan di Hellblazer
l'idea
di vedere Constantine
interagire con Supes
e compagnia bella non mi fa impazzire, no davvero. Però... perché
c'è sempre un però. Il tutto sta nell'abilità degli autori di
creare buone storie anche all'interno del classico universo DC e alla
capacità della casa editrice di limitare le ingerenze editoriali
nelle scelte artistiche degli autori stessi (ed è qui che la
questione potrebbe farsi dolente). Insomma non c'è scritto da
nessuna parte che i protagonisti più borderline della DC Comics
debbano incontrare la
Justice League un
mese si e uno no, però...
E
veniamo ad Animal
Man che
è pur sempre il personaggio che compare nel titolo di questo post.
Al tempo della chiusura della vecchia serie, Animal
Man era
una di quelle testate pubblicate dall'etichetta Vertigo,
nonostante questo sia la vecchia che la nuova incarnazione dell'albo
sono lì a testimoniare che non necessariamente tutto è perduto. Nel
passato la run più celebre legata al personaggio di Buddy
Baker è
stata senza dubbio quella orchestrata dallo scozzese Grant
Morrison,
ventisei episodi che hanno consacrato la serie Animal
Man come
un culto assoluto. Questo accadeva ben prima della nascita della
Vertigo.
In
occasione del reboot del Dc Universe, Animal
Man,
un po' come accadrà anche a Hellblazer
a breve, è stata integrata nel nuovo universo supereroistico di
mamma DC. Se il buongiorno si vede dal mattino e se questa serie sarà
indicativa del trend in atto forse ci stiamo semplicemente
preoccupando troppo. La nuova serie dedicata alle avventure di Buddy
Baker scritte
da Jeff
Lemire e
disegnate da Travel
Foreman sarebbe
potuta tranquillamente uscire con il logo della Vertigo
stampato ben visibile in copertina e nessuno avrebbe trovato nulla da
ridire al riguardo.
Bernhard
"Buddy"
Baker è
Animal
Man,
un supereroe atipico con la capacità di attingere al campo
morfogenetico della Terra (?) e prendere in prestito le capacità di
qualsiasi animale vivente. Potrebbe anche iniziare a puzzare come una
puzzola volendo. Ma Buddy è anche un ex stuntman, un padre di
famiglia, un'attivista per i diritti degli animali, un marito, un
vegano convinto e ultimamente anche un attore. (Il campo morfogenetico della terra se non vado errato fu proprio un invenzione del buon Morrison nella sua run, e ne parla per la prima volta, nell'albo in cui buddy ha la sua esperienza sciamanica nel deserto con tanto di fungo allucinogeno NDGen. Ma qui lo dico e qui lo nego).
E'
proprio nell'ambito domestico che si apre la nuova serie con un Buddy
intento a leggere una sua intervista pubblicata da una rivista seduto
tranquillamente in cucina mentre la moglie Ellen
prepara la cena, la figlia Maxine
chiede un cucciolo e il figlio Cliff
guarda la televisione. Proprio la notizia di un tizio che sta tenendo
in ostaggio dei bambini in un ospedale spinge Animal
Man a
tornare in azione.
La
storia assume ben presto atmosfere horror che ben poco hanno di
supereroistico, Buddy
si
troverà a dover affrontare e capire le nuove abilità della figlia
di quattro anni Maxine,
che come si scoprirà è legata al Rosso,
una specie di entità o forza derivante dalla vita stessa, un po'
come Swamp
Thing è
legato al Verde
e alla forza della natura. Le cose degenerano in fretta preannunciate
da un bel sanguinamento dagli occhi, incubi splatter, animal morti
zampettanti e seguite da trasformazioni mostruose e dalla discesa nel
Rosso per affrontare gli agenti della Putrefazione
che sono tutto tranne che un bel vedere.
Le
atmosfere evocate dalla serie, con tutti i dovuti distinguo, mi hanno
ricordato le prime storie di Hellblazer,
quando le tavole erano anni luce dall'essere cool e presentavano
tratti inquieti e sporchi come quelli di William
Simpson ad
esempio. Per i primi cinque episodi siamo di fronte a un fumetto
horror che prospetta scenari interessanti e probabili futuri
incontri, questo si, ma all'appello dovrebbe rispondere una certa
creatura della palude, matelli e mutandoni dovrebbero essere al
momento scongiurati. Sia la prosa di Lemire
che le matite di Foreman
non fanno nella maniera più assoluta rimpiangere l'inserimento della
serie nel classico DC universe, speriamo che le cose continuino di
questo passo per questa e per altre testate ex-Vertigo.
Nell'ultimo
episodio un intermezzo ci presenta l'amaro film al quale Buddy
Baker dona
il volto del protagonista principale, un ex eroe che fatica ad
adattarsi a una vita normale. Non male davvero come primo volume.
Swamp
Thing,
di Scott Snyder (testi), Yanick Paquette e Marco Rudy (disegni).
Lion, 168 pp. col., 13,95 euro.
In
questo preciso momento la vita editoriale di Swamp
Thing sembra
andare a braccetto con quella di Animal
Man.
Fuoriuscita anch'essa dalla linea editoriale della Vertigo,
la collana dedicata alla cosa della palude rientra nel classico
universo DC
Comics con
piglio maturo e tematiche horror che fanno il paio con quelle delle
avventure di Buddy
Baker.
Alec
Holland era
morto. Apparentemente tornò in vita trasformato, grazie anche alla
sua formula biorigenerativa, in Swamp
Thing,
il mostro, il campione con un'innata connessione al Verde
e al mondo vegetale. Poi arrivò il grande Alan
Moore e
ci spiegò cos'era davvero successo. Swamp
Thing non
era Alec
Holland.
Il cadavere del biologo giaceva in fondo alla dannata palude, la
formula biorigenerativa aveva dato la forza al Verde
di
creare un costrutto vegetale, una pianta con una coscienza, una
pianta/mostro convinta di essere il fu Alec
Holland.
Poi Moore
aiutato dall'estro grafico di Totleben
e Bissette
fece
di Swamp
Thing una
serie cult di altissima qualità con tematiche e approfondimenti
psicologici sui personaggi di grandissimo interesse. Usando la sua
prosa tra l'altro, ma questa è un'altra storia.
In
occasione del reboot delle testate DC la cosa della palude passa
nelle mani di Scott
Snyder (anche
su Batman)
e del disegnatore Yanic
Paquette.
Questa volta il dottor Holland
risorge
per davvero, grazie al Verde
e al Parlamento
degli alberi.
Ma è un Alec
Holland nuovo,
stranito, quasi fuori posto, quello che ci accompagna in questa
avventura. Cosciente di non essere mai realmente stato Swamp
Thing ne
porta comunque nella mente sensazioni e ricordi. Ci troviamo di
fronte a un protagonista in cerca di pace, deciso a non essere più
coinvolto in giochi più grandi di lui, deciso a non avere più nulla
a che fare con il Verde.
Ma
la grande minaccia che incombe nelle nuove avventure di Animal
Man fa
capolino anche da queste parti. Il confronto tra Rosso
e Nero
invade anche la sfera del Verde
e il dottor Holland
si troverà ad avere a che fare con la Putrefazione
e con la sfera della morte. Proprio Abigail
Arcane,
la donna con la quale Swamp
Thing divise
numerose avventure, e suo fratello William
potrebbero essere gli avatar designati dalla Putrefazione
nelle lotta contro le forze legate alla vita.
Snyder
pone
l'accento sui dubbi del protagonista, sulle sue possibili scelte e
sui sacrifici che queste potrebbero comportare, indaga gli incubi di
Holland
e i suoi sentimenti per Abigail
basati su ricordi di esperienze mai realmente vissute creando un
personaggio complesso e stratificato. Le atmosfere virano all'horror
puro, la storia si bea di mostri e repellenti creature, persone
trasformate dalla Putrefazione
in zombie con la testa girata di 180 gradi, viscere e deformazioni e
tutto il repertorio al completo. Inevitabile nel prossimo futuro un
incontro con l'Animal
Man di
Lemire.
I disegnatori, Paquette in particolare, rendono un ottimo servigio alla serie partendo dalla splendida copertina del volume. Il tratto di Paquette è preciso in tutte le situazioni, rende magnificamente le scene più ordinarie come quelle più orrorifiche con un dettaglio particolare per animali e vegetazione. Ottima la costruzione delle tavole che si presentano a volte con vere e proprie esplosioni psichedeliche, cornici floreali, arbusti a incorniciare le vignette e soluzioni lisergiche rese apprezzabili anche dal lavoro dei coloristi. Non sfigurano neanche le tavole di Rudy e Ibanez ben integrate nel tessuto della vicenda.
Anche
qui, come accadeva per Animal
Man,
una storia matura di qualità. Un sospiro di sollievo per chi temeva
il peggio a causa della fuoriuscita della serie dalla linea Vertigo.
Probabilmente le due serie acquisteranno ancor più interesse se
lette in parallelo, cosa consigliata ma al momento non
indispensabile.
se chiudono la vertigo per mettere i personaggi all'interno del nuovo dc universe, e fanno cose come animal man, io dico: sono favorevole.
RispondiEliminaun bel universo, lineare, con tutti i personaggi presenti senza salti quantici, realtà alternative, ecc.
si approvo!
Io credo che la Vertigo continuerà ad esistere e presenterà serie nuove con personaggi che mai hanno avuto e mai avranno a che fare con il classico Universo DC.
EliminaInvece tutti i supereroi e i vari characters che hanno interagito in passato con Supes e compagnia bella (come Animal Man, Constantine, Swamp Thing, etc...) verrano reintrodotti nel classico DC Universe.
Come scelta può andar bene se i risultati sono come quelli di cui sopra, per il lettore non cambia poi molto. L'importante è che queste serie mantengano un certo stile da fumetto maggiormente a orientamento adulto.
Ah, Animal Man lo avevo già preso, non sapevo nulla su Swamp Thing. OK, vado a comprarlo...
RispondiEliminaHo letto solo Swamp Thing e l'ho trovato ottimo
RispondiElimina@ Fede: se ti è piaciuto Animal Man corri a comprare Swamp Thing
RispondiElimina@ Andrea: se ti è piaciuto Swamp Thing corri a comprare Animal Man