Quindi bando alle ciance di convenieza e cediamo il palco al mutante di Fumettopenia.
Io torno a scrivere due righe su L'uomo che ride di Brubaker e Mahnke.
A presto. A Romics. A noi.
Continua in questo Settembre la rivoluzione(?) Marvel Now con tutte le conseguenze dirette ed indirette del confronto tra Avengers ed X-men; nuovi lanci come I Guardiani della Galassia
e Gli Incredibili X-men 1 by Bendis e Bachalo. Ma procediamo per gradi:
Gli Incredibili Avengers 5 - Dopo la saga del Teschio Rosso che ha riunito un inedito team composto
da membri storici dei Vendicatori e degli X-men, Rick Remender -con la
star ospite Olivier Coipel- ci presenta un intermezzo che lancia nuove
basilari sotto-trame e completa il cast del gruppo meticciato.
A Cap, Wolverine, Rogue, Havoc, Thor e Scarlet Witch si aggregano, infatti, la rediviva
Wasp e i figliol prodighi
Wonder Man e Sole Ardente; questi ultimi 2 avevano attaccato per motivi
vari gli ex-compagni nel recente passato e la loro affiliazione ha
ragioni alquanto profonde.
Remender si diletta a regalare al lettore una versione del Gruppo più potente della Terra
composta da reietti e ex-criminali in perfetto stile X-men, creando
una fusione non solo legata al cast ma anche a un aspetto tematico
presente nelle storie mutanti da Claremont in poi.
Apocalisse è l'anello di congiunzione tra l'attuale serie e la passata gestione di Uncanny X-force.
L'episodio si apre con la nascita dei gemelli della nipponica
Pestilenza, ingravidata da Arcangelo/Apocalisse e con la relativa visita
ai pargoli da parte del crono-viaggiatore Kang, nemesi storica dei Vendicatori. La letale geisha aveva rivelato d'esser incinta proprio alla fine della bellissima Dark Angel Saga.
E
non è un caso la scelta di Shiro Yashida reclutato da Logan: il mutante
atomico era stato uno dei cavalieri di Apocalisse, con conseguenze
devastanti sulla sua psiche.
Nel
frattempo il gruppo voluto da Capitan America si confronta con le
frizioni tra i vari membri, con una Rogue molto simile al primo
Wolverine in quanto ad aggressività e caratteraccio.
La bella
sudista è uno dei punti più problematici della gestione Remender: se
Wanda è il cuore del gruppo anche a livello sentimentale- il dialogo tra
lei e Cap rimanda a un potenziale discorso amoroso futuro- e ci appare
un tantino svenevole e limitatamente potente rispetto al recente,
tragico, passato, Rogue pare aver subito una forte involuzione che si
scontra con la bella caratterizzazione di Carey su X-men legacy .
Personalmente trovo alquanto sciocco anche aver riportato la mutante ad
avere problemi col proprio potere, tema esaurito in 30 anni di vita.
Per
contrasto Alex Summers si ritaglia un ruolo fondamentale affrontando il
proprio ruolo di fratello minore di Ciclope, opponendosi a Cap in
quanto leader designato e proponendo un discorso sull'integrazione che
abolisce la definizione dell'essere umano in base alla genetica o i
costumi- e che in patria ha attirato molte polemiche su Remender-.
Le
matite di un Coipel ,sempre più debitore di Marc Silvestri
nell'illustrare snelle figure femminili, raffigurano personaggi dotati
di una vivida espressività- Alex svetta col suo fare intimidito assieme
alla Janet/Audrey Hepburn- e forse questo è l'episodio più riuscito
della neonata serie, finora sottotono rispetto alle aspettative verso
Remender. Vedremo come lo sceneggiatore si districherà nei prossimi
mesi, intanto ci aspetta uno scontro tra Thor e Apocalisse in ret-con by Opena, il mese prossimo.
Avengers
Arena - la serie di Hopeless e Walker prosegue nella carneficina dei
giovani super-eroi imprigionati da Arcade- mai così crudele e spietato-
con l'ennesima uccisione di uno dei ragazzi da parte di un compagno di
sventura.
La serie parte da spunti interessanti, Hunger Game/ Il signore delle mosche ma
la parabola sulla ferocia umana si perde in una serie di morti
eccellenti e gratuite a cui purtroppo il lettore sa già seguiranno
fallocche resurrezioni in futuro.
La serie ha chiuso negli States, ma vedremo dove il novello Bendis andrà a parare.
AX - una
gemma di poche pagine dalla mente del geniale Peter David-a cui
auguriamo una ripresa piena dai suoi problemi di salute- illustrata dai
bravi Giuseppe Camuncoli e Michele Benevento, con protagonisti Logan e
Carol Danvers, amici di vecchia data ed ex-amanti.
In
una manciata di scene, David imbastisce una storia pregna di brillante
ironia e di caratterizzazioni straordinarie, mentre i due illustratori
italiani ci regalano la versione migliore, finora, del nuovo look della
bionda Capitan Marvel. Il tutto condito dalla partita di poker, un must
classico delle serie Vendicative.
La
seconda storia invece narra di un inedito team-up tra Loki e Sinistro
scritto da Kieron Gillen che ha lavorato a lungo sui entrambi i
villains. Il bravo sceneggiatore ci propone uno scontro tra magia e
scienza orchestrato dai due abili manipolatori.
Azzeccatissima
la versione steam-punk del genetista, presentata da Gillen sulle pagine
di Uncanny X-men ,che si confronta con un essere di fede e magia,
qual'è Loki- un peccato la chiusura di Into the Journey a causa del
Marvel Now-.
Avengers + X-men presenta una serie di storie brevi piuttosto riuscite e questi due racconti lo dimostrano ampiamente.
Avengers 3 - (AVENGERS 5-6) :
Hickman ama le saghe cosmiche che hanno costellato la storia degli
Avengers, e questo era apparso chiaro sin dal suo esordio sulla serie
con l'introduzione di temi e personaggi che hanno condotto i nostri eroi
alquanto lontano dalle'ambientazioni ideate da Bendis in 8 anni-non a
caso sono svaniti personaggi come Cage e Jessica Jones-.
In
questo numero di 96 pagine l'attenzione si concentra sulla nuova
Smasher e Capitan Universo, con l'incipit per future trame alquanto
roboanti, in primis l'arrivo dell'Evento Bianco nella realtà 616.
Il
primo Smasher era un membro della celebre Guardia Imperiale S'hiar
capitanata da Gladiator, creata da Claremont e Cockrum sulle pagine di
Uncanny X-men.
Ora il moicano dalla pelle viola è il Majestor
dell'Impero S'hiar e Smasher morì durante l'attacco di Cassandra Nova
alla Terra e agli X-men durante la gestione di Grant Morrison.
L'umana
Isabelle Dare ne ha preso il posto in una storia che celebra il mito di
Superman, tra immensi panorami rurali e mondi alieni, riportando
Gladiator e gli S'hiar nelle vite degli Avengers.
Capitan
Universo in versione femminile, invece, finalmente ha un volto e Hickman
collega il ritorno della forza Enigma alla minaccia dell'Evento Bianco;
per chi non lo sapesse esso è la forza cosmica alla base dell'avvento
dei super poteri degli umani nel New Universe di Starbrand e DP7 e
le altre serie create da Jim Shooter negli anni '80 per la nascita
dell'universo Marvel narrativo parallelo alla più nota e sfruttata Terra
616.
Due episodi alquanto densi di eventi con
caratterizzazioni interessanti, come nel caso dello Spidey/Doc Ock la
cui arroganza inizia a palesarsi ai compagni ma che proprio nel
delineare le protagoniste delle due storie risultano poco convincenti:
Izzie accetta senza troppe remore d'essere una super-eroina scagliata
nello spazio profondo mentre l'origine di Capitan Cosmo non possiede
nulla d'inedito. I due personaggi inediti mancano di personalità
interessanti e il loro ingresso nel gruppo ne risente.
Le
matite di Adam Kubert sono come sempre molto gradevoli, ma vistosamente
sottotono e un caotiche nella gestione delle storytelling rispetto al
passato.
L'aggettivo roboante non è
stato utilizzato casualmente e per ora la gestione Hickman pare aver
più che altro raso al suolo il lavoro certosino ed intrigante svolto dal
predecessore ; inoltre il lettore dovrebbe chiedersi che ruolo possano
aver personaggi come Falcon o la Donna Ragno in scenari del genere.
Avengers Assemble annual / episodio 12: Gli
ospiti Cristos Gage e Tomm Coker pongono l'attenzione sulla Visione,
il sintezoide riassemblato recentemente da Stark dopo esser stato
distrutto da sua moglie, Scarlet .
Bendis ,all'epoca, non aveva indagato su tale rientro in scena e sull'impatto che la sua morte
ha avuto sul sintezoide. Alla fine dell'annual Visione si allontana dai
Vendicatori pper crearsi una propria indipendenza e finalmente conosce
il figlio Bill/Wiccan dei Giovani Vendicatori.
L'episodio
regolare invece, scritto dalla sceneggiatrice in carica Kelly Sue De
Connick ha come protagonisti la Vedova Nera e gli amanti Occhio di Falco
e Spider Woman intenti a rimediare ai peccati passati dell'ex spia
russa.
Avengers Assemble è
la più recente testata vendicativa nata dalla volontà di sfruttare il
successo mondiale del film diretto da Whedon con ambientazioni e
personaggi -troppo- debitori di esso.
La
Romanova ha, infatti, acquisito un ruolo primario nell'economia delle
storie dei Vendicatori, senza motivi evidenti, se non il suo essere
l'unico personaggio femminile del team nella pellicola; paradossalmente
l'eroina ha perso smalto proprio negli ultimi anni e la storia della
DeConnick non ha particolari spunti interessanti, orfana pure del
dotato Stefano Caselli.
Guardiani della Galassia 1 - A
proposito di lanci legati ai Marvel Studios ecco il primo episodio dei
Guardiani del XXI secolo con l'origine segreta di Star-lord by Brian
Michael Bendis e uno Steve McNiven dal tratto meno preciso e piacevole
del solito. Il belloccio mezzosangue sarà, assieme a Gamora e
soci,protagonista di una crociata intergalattica in difesa della Terra
da razze aliene feroci come i Badoon- avversari storici dei Guardiani
del XXX secolo, di cui a breve Panini pubblicherà una retrospettiva-.
Per confermare l'incipit debitore dei successi cinematografici, ecco
come membro del cast il divo Marvel per eccellenza Tony Stark/Iron man,
con tanto di armatura per le missioni interstellari.
Il buon miliardario vive di rendita grazie alla fama planetaria raggiunta ai botteghini e la sua presenza tra i Vendicatori cosmici è proprio l'anello di congiunzione tra le serie degli Avengers e il variegato gruppo.
Tuttavia la storia è alquanto esigua e potremo esprimere un giudizio solo tra qualche numero riguardo l'operato di Bendis.
Mc
Niven, illustratore di prim'ordine, invece dimostra da subito d'aver
fatto un lavoro veloce e poco accurato sia come figure che come
montaggio delle vignette, ma è noto che sarà sostituito nei numeri
successivi dalla brava Sara Pichelli .
A completare in maniera
omogenea la nuova testata Panini c'è la nuova serie dedicata al
giovane Nova, by Jeph Loeb ed Ed McGuiness.
Personaggio che ha esordito proprio nel prologo di AvX,
l'adolescente prende il posto del padre, già membro dei Black Nova
Corps, una nomenclatura di eroi galattici votati a missioni più feroci
rispetto al corpo dei Nova. Purtroppo il plagio del background di Lanterna Verde pesa,
da sempre, come una maledizione sulle varie incarnazioni del
personaggio, tuttavia la ripresa di scenari e trame cosmiche ne
giustifica la presenza.
Jeph Loeb è un autore
che ama le scazzottate e gli adolescenti problematici ed imbastisce una
storia divertente senza troppe pretese o approfondimenti psicologici
straordinari; le colpe dei padri e il loro retaggio caratterizzano tutta
la testata e le due serie, generando una continuità narrativa forse non
voluta ma azzeccata, poiché in fondo la ricerca del padre è un viaggio
che le profondità dell'universo possono accogliere.
McGuinnes ci delizia con le sue magistrali tavole e si dimostra affiatato con Loeb ed adattissimo alla serie.
Piccola
curiosità: Sam Alexander ha esordito nel cartoon "Ultimate Spiderman"
in onda su Sky in Italia, ideato proprio da Loeb che è il supervisore
del settore Tv in caa Marvel.
Come nel caso della rossa Firestar, direttamente dallo Spidey animato ai fasti delle nuvole parlanti.
I Nuovissimi X-men 4/ Incredibili X-men - La redenzione è il tema perno della prima fase del Marvel Now:
Ciclope-sia
l'adulto che il ragazzino giunto dal passato- deve scontare l'uccisione
di Xavier, mentre gli altri mutanti posseduti dalla Forza Fenice le
azioni commesse, ebbri di potere; Havoc deve rispondere delle colpe del
fratello;Cap deve rimediare all'indifferenza che i Vendicatori hanno
avuto verso il genere mutante ed alla mancata solidarietà agli X-men;
Wanda deve riabilitarsi dallo sterminio della sua specie e suo padre dal
non aver impedito l'assassinio del suo migliore amico; mentre Logan
deve far i conti con l'assassinio di Daken, il figlio che ha annegato
per salvare i suoi studenti da un fututo nefasto.
La necessità di emanciparsi dai propri peccati lega indissolubilmente il Marvel Universe post AvX ma nelle testate mutanti tale concetto è assolutamente predominante.
Uncanny X-men 1 - Esordisce
sul mercato italiano la seconda serie mutante scritta dal poliedrico
Bendis, qui coaudiuvato dallo strepitoso Chris Bachalo, una delle super
star marvel spessissimo sulle serie X.
Se in All New sono i
cinque X-men originali in versione vintage protagonisti assieme al corpo
docente dello Jean Grey Institute- assonanza narrativa azzeccatissima
l'idea di far studiare i pupilli di Xavier nella presente versione del
suo instituto- nel reload della storica testata Uncanny invece,
Bendis si occupa dei rivoluzionari di Ciclope, ormai considerato un
'icona della lotta al potere precostituito.
Attraverso un arco narrativo, imbastito già durante i primi numeri di All Nex X-men , avevamo assistito al reclutamento di neonati mutanti da parte di Summers, Magik, Magneto e l'ex Regina Bianca Emma Frost.
L'esiguo
gruppo deve mantenere un basso profilo poichè criminali di guerra e
risente profondamente delle ferite inferte dal contatto con la Forza
Fenice: Ciclope, Emma e Magneto sono, infatti, mutilati nei poteri;
Scott non gestisce più i suoi raggi ottici, la bionda di Boston vha
perso in parte la telepatia e l'orgoglioso Magneto è depotenziato dopo
un attacco di Scott/Fenice. Mentre Illyana è l'unica che ha acquisito
maggiori abilità forse a causa della sua natura demoniaca. A loro si
aggiunge un sempre più folto numero di giovani mutanti.
L'esordio
della serie è ottimo: Bendis è a suo completo agio con i mutanti, come
sta già dimostrando con All New, e in due soli episodi conquista il
lettore introducendo numerosi spunti, molto interessanti per il futuro
prossimo. Le due testate sono il perfetto contraltare reciproco con la
conservazione dello status quo da parte di Logan ed Hank McCoy e
dall'altra il cambiamento del team di Ciclope proiettato nel mondo post
Fenice.
Summers è un personaggio controverso da
decenni inviso a molti autori e lettori, tuttavia la sua fondamentale
importanza nell'economia del microcosmo mutante Marvel è insindacabile.
Ciclope
è un novello Magneto, più assennato e freddo del buon Lesher e lo prova
la maturità con cui affronta l'ex fidanzata Emma e con cui sta
elaborando il peso della propria colpa.
La scelta dei nuovi
costumi col ribaltamento dei colori è una sottile metafora del mutamento
in atto: Scott veste di rosso che indica rivoluzione e sangue, il
colore di Magneto che invece si ammanta di bianco-espiazione- , retaggio
classico della Frost, la quale sceglie il nero del lutto per
simboleggiare la perdita di una parte di sè- la telepatia, la vita da
super-eroina.
Certo i costumi di
Illyana ed Emma sono alquanto cheap, come tradizione di Bachalo ma ben
si integrano con l'immagine aggressiva e disturbante degli X-men against.
Nel primo numero vi sono una serie di chicche di cui discuteremo nei mesi a venire.
All New X-men 5-6 - Se
l'azione è frenetica nei primi due numeri di Uncanny, su All New Bendis
compie un lavoro più lento e colmo di piccoli elementi destinati a
deflagrare a breve:
Ciclope si confronta con la manipolatrice
Mistyca, ormai votata alla distruzione di Wolverine che alla lotta per i
mutanti. La mutaforma ha acquisito grazie alle pellicole un'inedito
sex-appeal, ma ha perduto quella tridimensionalità che il suo creatore,
Claremont, le aveva donato negli anni.
Sia Remender su Uncanny X-force che
Bendis attualmente ne fanno una virago volta alla seduzione. Più
interessante il corollario di particolari legati al nuovo ruolo di
Ciclope come leader politico come l'impiegata umana sua ammiratrice e i
particolari del passato del mutante,come la foto tratta dalla cover di
Paul Smith per lo storico Uncanny X-men 60.
Come per la versione adulta, lo sceneggiatore presenta una riuscita caratterizzazione del fanciullo Slim Summers.
A seguire un episodio incentrato sull'adolescente Angelo, l'unico tra gli X-men originali a voler tornare nel passato.
Warren
è stato spesso delineato come testardo e pieno di sè, in barba all'
aspetto angelico e Bendis ne coglie le differenti sfumature nel suo
secondo incontro col sè adulto, completamente resettato come personalità
dal Seme dei Celestiali come già visto su Wolverine e gli X-men.
Lo
stress psico-fisico è devastante per il giovane alato e porterà alla
scoperta da parte degli Avengers della presenza nel presente dei primi
studenti di Xavier.
Da segnalare due momenti topici: il modo
in cui il Ciclope adolescente affronta Cap e una Jean Grey priva di
scrupoli nell'utilizzare le sue capacità.
A
livello grafico, David Marquez sostituisce il divo Immonem per un
qualche episodio ed il suo tratto fresco e cartonesco ben si confà alla
testata, seppur tutti attendiamo il ritorno dell'amatissimo illustratore
regolare.
In definitiva si può affermare che le testate
mutanti hanno trovato un nuovo grande demiurgo e ne vedremo delle belle
nei prossimi mesi.
Cable and X-force 1-2 Alla nuova versione di Uncanny X-force si
aggiunge l'X-force di Cable, fondatore storico del team para-militare,
sceneggiata da Denis Hopeless con le matite di Salvador Larroca.
Lo scrittore di Avengers Arena narra
le avventure di un rinnovato team formato dalla fortunella Domino,
Colosso, il redivivo Forge e il Dottor Nemesis, con un netto distinguo
rispetto alla squadra segreta di Psylocke e co.
Armature,
cannoni al plasma e mutanti in fuga dalle autorità ci riportano ai fasti
degli anni '90, decennio che rese Cable una super star tra i personaggi
della Casa delle Idee.
La stessa Hope Summers pare una Jean Grey vitaminizzata, in stile super-eroina cazzuta dell'ultima parte del XX secolo.
Ma
la rutilante squadra di Cable convince e prevedo un incontro/scontro
col team di Psylocke e Tempesta, visto anche il passato amoroso tra la
donna e Forge.
Hopeless sa il fattosuo e i disegni di Larroca
sono una garanzia di successo; lo spagnolo dà l'ennesima prova della
propria duttilità e della capacità d'adattare il suo tratto alla serie
che illustra. Un tratto ricco e sempre più realistico, dettagliatissimo
nel raffigurare bicipiti pompati e gadget letali d'ogni tipo.
Incarna
i 2 leit motiv del Marvel Now 1 e vista la sua ascesa nelle serie
mutanti ed il suo legame col compianto Prof X, pareva logico dedicargli
la testata che esordì appunto con una lunga saga con Xavier. Tuttavia
qui non c'è Carey a gestire la baracca e ne risente l'impalcatura stessa
del comic.
Storie banali, protagonisti poco riusciti e un David Haller logorroico più che mai.
Legione
è un personaggio che per decenni è stato usato con parsimonia, vista la
sua complessità e il livello dei suoi poteri, ideare una serie su di
lui forse è stato un passo più complesso del previsto e finora nemmeno
la risoluzione della sotto-trama delle originii di Blindfold, già
accennata da Carey anni fa durante Necrosha, risolleva la qualità della
testata.
Il punto forte? Le splendide copertine , mentre il
tratto di Molina ricorda quello dei disegnatori della Bonelli, il chè
non è un male però non valorizza i testi.
P.S.:
Il mutante più potente del mondo è mezzo ebreo e mezzo W.A.S.P.!
Qualcuno potrebbe gridare al complotto imperialista
statunitense/israeliano , ma gli ricorderemmo che il papà di Legione è
Claremont, di confessione religiosa ebraica..ejheheh...
Insomma
reietti in cerca di riscatto, padri desaparacidos emozionali, noiosi e
perfetti leader mutanti che si reinventano come icone ribelli e
Vendicatori lanciati nello Spazio-letteralmente- il menù del Marvel Now è
stato alquanto variegato. Cosa ne pensate voi?
Roberto Cesano
Roberto Cesano
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