Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 11 luglio 2015

La caduta delle major (Eisner 2015)

Ogni tanto al Blog, quel pizzico di attualità devo darglielo, il guaio è che quando dò a Fumettopenia quel tocco di sito al passo con le pubblicazioni, mi riduco a parlare, o di paraculate editoriali, o di schifezze autoriali, ecco perchè a volte qui si alternano pezzi su McKay a Nick Banana, Materia positiva che si accavalla alla materia negativa, manco fosse il corpo del piccolo Luthor di Crisis, Fumettopenia per esempio credo sia al momento in rete, l'unico blog che ha detto le cose come stanno per quel che concerne l'iniziativa Panini di tradurre l' Omnibus sulle vecchie (oscene) Guerre Segrete Marvel, in giro sull'argomento ci sono per lo più marchette, insensibili al fatto che quelle righe potrebbero spingervi ad una delusione di 200€. 

(Chiusa la prentesi stranamente autocelebrativa.)

Oggi dopo la brutta parentesi Daryl Dark torniamo a parlare di fumetti veri e spostiamoci a San Diego dove si sono concluse le premiazioni degli Eisner Award di quest'anno.

Ve lo avevo detto io! 

Ovviamente sto parlando di Little Nemo, il characters di McCay, nonostante la sua veneranda età, 109 anni, ha fatto incetta di premi, in pratica il bambino che visitava il mondo onirico tutte le notti, era in nomination in tre settori con tre pubblicazioni diverse, un saggio, una raccolta integrale, e una rivisitazione sotto etichetta della IDW, ed ha vinto in tutte e tre le categorie!
Ora non c'è da sperare che qualcuno di questi sedicenti italici stampatori, raccolga la sfida, e proponga in Italia per la prima volta un'edizione integrale dell'opera di McCay, a questa pletora di impertinenti lettori che per gusti, e pensiero autonomo, mi ricordano i gabbiani che preferiscono le discariche al mare aperto.
 Ma in un paese di editori come il nostro, dove il più furbo è capace di coprirsi di ridicolo spammando affermazioni del tipo "Stamperemo un fumetto che manca dalle edicole italiane da anni: Asterix!", c'è da sperare ben poco. Intanto vi anticipo che il TP del Nemo Return to Slumberland della IDW di Eric Shanower e le stupende matite di Gabriel Rodriguez, è già disponibile in lingua originale su Amazon, e raccoglie la miniserie di 4 numeri giustamente premiata a San Diego, del quale parleremo nel dettaglio nei prossimi giorni, visto che l'ho ordinato qualche giorno fa e dovrebbe arrivarmi Martedì.

Trovo essenziale dire che Little Nemo Return to Slumberland si è aggiudicato il premio di Miglior Serie limitata, superando: DareDevil: Road Warrior di Waid e Krause, Sandman Overture di Gaiman e Multiversity di Morrison!
Diamo adesso un occhiata ad alcune altre pubblicazioni premiate.
Saga continua a fare incetta di premi, ed anche quest'anno è salita sul podio alla categoria Miglior Serie Regolare, personalmente trovo esilarante che adesso la Image fa le ongoing e Marvel e Dc non riescono ad andare oltre il dodicesimo numero delle serie che editano, con personaggi storici. io vi inviterei a riflettere su
questo aspetto.
La Rizzoli Lizard può anche rimettere i suoi stagisti al pc, per promuovere la sua edizione italiana di BlackSad, il noir con la pantera
più carismatica di sempre, col nuovo capitolo Amarillo si aggiudica l'Eisner alla categoria Edizione americana di materiale internazionale.
Alla categoria Edizione americana di materiale internazinale (Asia), gli americani, che avranno i loro difetti, ma di buon gusto ne hanno in quantità supersize per certi versi, hanno premiato un certo Shigeru Mizuki (in Italia sempre nel catalogo Rizzoli Lizard) con la sua Showa 1939–1944 and Showa 1944–1953: History of Japan, ora se masticate i manga ma non avete mai sentito parlare di piccole perle come Nonnonba, vi consiglio di controllarvi allo specchio, se spalancando le braccia c'è una esplosione di piume nella stanza, non escluderei che apparteniate allo stormo monnezzaro dall'imbarbarito gusto di cui si parla più su.
Sul lato grafico, si aggiudicano l'ambito premio, Fiona Staples, Darwyin Cooke, J.H.Williams III.
Spiace vedere che Pax Americana di Morrison e Quitley non abbia raggiunto il premio (Multiversity), ma evidentemente Beasts of Burden: Hunters and Gatherers, by Evan Dorkin e Jill Thompson alla categoria Miglior albo singolo ha qualcos'altro da dire.

Fonte: Bleeding Cool

Date un occhiata al link, ora anche un cieco non se ne accorgerebbe: Marvel e DC sono fuori dai giochi, non fosse per il premio a D.Cooke come copertinista, J.H. Williams III per le tavole di Sandman Overture (DC/Vertigo) e la raccolta delle vecchie storie del Nick Fury di Steranko (che tra l'altro non è manco Marvel ma IDW), insomma roba vecchia di svariati decenni, le due major ormai perse nei loro mega-eventi, nei loro reboot e nei loro affari con hollywood, nemmeno apparirebbero.
Floppano le tanto decantate -specie in Italia per freschezza ed effervescenza, qualsiasi cosa significhi per un fumetto- Hawkeye e Superior Foes of  Spiderman, la Ms Marvel, il Rocket Racoon di Scottie Young, alla Dc non va certo meglio che probabilmente sperava nel Multiversity di Morrison.
Direi che questi Eisner mettono in luce una innegabile crisi di qualità, vomitare sul mercato ad intervalli regolari di 6 mesi o giù di li, miniserie, mega eventi, nuove formazioni, reboot, alla lunga ha dato ben pochi frutti, per quel che concerne le due Major è un fallimento totale ed innegabile, che verrà giustificato nelle maniere più fantasiose dai soliti zombi, in Italia a vedere questi Eisner direi che il vincitore è la Bao, nonostante li detesti c'è da ammettere che in pratica ha un catalogo di vincitori, Saga, E la chiamano estate, Lumberjanes, Panini può sbandierare di essere il licenziatario del terzo tomo di Hip Hop Family Tree, altrimenti nonostante in media riempia gli scaffali di mezza fumetteria, ha ben poco di cui vantarsi. Lo stesso si dica per RW Lion o la filiale italiana di Kirkman, la Salda Press, quest'anno il grande escluso: che TWD abbia annoiato anche gli americani?
Baci ai pupi.

1 commento:

  1. Di sicuro Twd ha annoiato me. :-p
    Seguo il cosiddetto bonellide dall'inizio della sua pubblicazione ma non so per quanto ancora.
    E poi le copertine sono una roba che definire orripilante è dir poco, roba che mi fa rivalutare i disegni anni '90 di Rob Liefeld e Mark Pacella.

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