Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 29 dicembre 2012

Hawkeye ed il risveglio di Matt Fraction

Ok siamo sinceri,  ormai sono parecchio scoglionato per quel che riguarda i fumetti Marvel, al momento non c'è proprio nulla che trovi tanto interessante, da spenderci il prezzo di copertina, per carità Mamma Marvel è come il Macburger, nonostante tutto è un evergreen, per quanto la puoi denigrare e criticare, avrà sempre una cospicua fetta di affezionati per i quali andrà tutto bene.
Ma personalmente sarà dai tempi di Civil War che non conto i giorni che mi separano dall'uscita di un nuovo albo, toh giusto Remender e la sua Uncanny X-Force mi hanno dato questo brivido.
Recentemente, nient'altro, le serie regolari, ormai devo capacitarmene, seguono regole di merchandising che segano la qualità e le potenzialità dei personaggi.
E non solo di quelli, anche degli autori. Questa  è una realtà a cui dobbiamo rapportarci tutte le volte che scegliamo di comprare questo o quell'albo.
La lettura seriale  esige ormai un approccio e delle aspettavive diverse e contenute.
Altrimenti vi ritrovate tra le mani cose spaventose come Fear It self.
Bentornato Matt Fraction, è dai tempi di Iron Man che mi mancavi, e si che il tuo Iron Man è stato qualcosa di così bello da leggere da come non se ne leggeva da tempo, roba risalente alle prime due Stark Wars degli anni '90. Ma era ora che ti appioppassero una serie staccata dal gioco della continuity, che ti sciogliessero dagli obblighi di mercato e ti lasciassero briglia sciolta per fare qualcosa di interessante.
Ho dato una lettura alla  nuova miniserie su  Hawkeye che verrà, ed è davvero una gran  bella roba.
I super arcieri nei fumetti, non hanno una prosperosa continuità, vedi Green Arrow, a parte la stupenda parentesi metropolitana ambientata a Seattle di Mike Greel, non mi ricordo altre run degne di essere ricordate, tanto meno la penultima ambientata nel bosto a forma di stella, nato a StarCity, durante il pessimissimo Giorno più Splendente.
Clint Burton è uguale, la sua vita editoriale per lo più è stata una lunga sconnessa confusa  corsa su delle noiose montagne russe,  e finalmente siamo giunti nel posto la rotaia s'impenna verso l'alto.
che sia proprio un characters scadente come Hawkeye a darmi questa voglia di avere la serie presto in italia è decisamente atipico, specialmente per un brontolone come me, eppure i primi due numeri che ho avuto modo di visionare, sono decisamente deliziosi.

Okay This Looks Bad

Chi cantava tanto tempo fa quell'orrido tormentone estivo? Dammi tre parole...sole cuore amore.
Ok una meteora per nostra fortuna, ma in Hawkeye le parole che diventano tormentone sono queste quattro quin scritte in grassetto.
Quattro semplici parole, che diventano tormentone, il ritornello, l'incipit adrenalinico, la secchiata d'acqua fredda che Fraction ci tira addosso appena apriamo l'albo. Noccioline per la nostra vorace curiosità.
Ok this looks bad.
Un fumetto metropolitano, underground, frizzante, con una ottima azione e dialoghi funzionali e godibili.
Un Clint Burton caraterizzato alla grande, per una volta un uomo con un arco, e non un super arco con dietro un anoomo pompato super-essere in calzamagalia, una retrocontinuity senza troppe pretese se non quella di divertire a catturare il lettore, una prosa scorrevole per inventarsi le gesta di quello che fu un ladro prima di diventare membro del gruppo dei Vendicatori. Bello. Bene. Bravo. Bis

AJA.

Ok Fraction è tornato ad essere un tizio che sa come fare uno storytelling, e di questo Aja cosa vogliamo dire?
Spettacolare e la sua mano underground sicuramente darà il suo contributo.
Se questa miniserie diventerà quello che i capoccia Marvel sperano, sarà stato anche grazie a questo illustratore.
 Leggere Hawkeye, è come avere tra le mani Batman Year One, didascalico, veloce, immediato sul fronte della sceneggiatura, e stilisticamente Aja, prende molto da quel Mazzuchelli, una tavola dinamica, il tratto semplice con chine grosse eppure deliziosamente armoniche, si decisamente i disegni di questo fumetto lo rendono più grande, e sicuramente contribuiranno al successo della serie
Sublime le citazioni sparse nei primi due numeri. che vi riporto più sotto.
"Pris" di Blade Runner
Senza spoilerare una sola riga della trama, mi sento di dire che Hawkeye di Fraction e Aja, fa quello che dovrebbe fare un buon fumetto, intrattenere, magari chissà più e più volte.
Speriamo di vederlo in italia volumizzato, lontano dalla mediocrità seriale conclamata, tutto qui.
Baci ai pupi.
"L'Odio"

3 commenti:

  1. più facile che la mettono in appendice a qualche serie vendicativa :\

    RispondiElimina
  2. uscirà in volumetti singoli stile "moon knight", ovvero Marvel Select

    RispondiElimina
  3. 2 storie ogni due mesi raccolte in volumetti da 48pp per la "modica" cifra di 3 euro...

    RispondiElimina