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mercoledì 6 febbraio 2013

Le anteprime di Fumettopenìa: La X-Force di Cable

Si chiama Marvel Now, ma quel che racconta ricorda molto il Marvel Yesterday.
Ormai dopo le delusioni passate mi accosto ai fumetti Marvel terribilmente scettico, ed è bello vedere che ogni tanto sono ancora in grado di sorprendermi, e si dopo il nuovo Deadpool disegnato da Tony Moore, ed il Thor illustrato da Ribic, perchè ricordatevi che Ribic non disegna, Ribic illustra, mi sono letto un poco della nuova X-Force post rivoluzione Marvel, ma non quella con Fantomex con la vagina, quella di Cable.
Confusi? E si anche io lo ero agli inizi, non che adesso nel mio cervello splenda chiaro il sole della sapienza, ma dopo essermi letto tre numeri, ne so sicuramente di più di quando ne parlavo limitandomi a leggere rumors in rete.
Siccome le Stealth Squad, i gruppi ombra, gli sporchi e cattivi insomma vanno tanto di moda e spaccano (vedi anche la nuova Suicide Squad per par condicio) , alla Marvel, la X-force raddoppia, e si, e tra loro nono comunicano nemmeno tanto, la X-force che ho letto io è quella di Cable, quindi se vogliamo è la X-force originale, quella che lo stesso Cable tanti anni fa ormai plasmò dalle ceneri dei Nuovi Mutanti.
Allora in quelle ipercinetiche ed ipertofiche storie firmate Liefeld e Nicieza, per lo meno tanto iper se le leggevi all'età giusta, ora con 30 anni sul groppone, a rileggerle le trovereste iperridicole, e se così non fosse mi iperpreoccuperei, dicevo allora la nemesi principale di Cable era Stryfe ed il suo Fronte di Liberazione Mutant, ricordate? Ed oggi? Non vi dico niente!
Oggi il suo cruccio principale è come sempre la salvaguardia del genere umano sulla solita mutevole linea temporale della continuity Marvel.
E la nemesi principale sembra essere ancora avvolta nelle nebbie del mistero, anzi a giudicare dal secondo numero nella solita zona d'ombra di una stanza nascosta chissa dove dalla quale il vilain di turno tira i fili delle sue marionette.
L'unico indizio che ci è dato, è il fatto che stavolta la terra sia minaciata dal caro vecchio virus tecnorganico, lo stesso che lo aveva reso un mezzo cyborg, il nuovo Cable infatti, la cui ultima morte dovrebbe risalire alla fine di Secondo Avvento, ma potrei sbagliarmi, l'aldilà nel mondo del fumetto ha decisamente le porte scorrevoli, è privo di qualsiasi apparato cibernetico, è solo carne, ossa, e barba incolta.
Sia chiaro: non è che in appena 3 numeri, la trama sia già così ben definita, e nemmeno ho intenzione di spoilerare chissà cosa, Dennis Hopeless, ha strutturato il tutto giocando sulla personalità di Cable, il duro per il quale una parola è poca e due sono troppe, quindi più o meno la sceneggiatura gioca sul fatto che come sempre l'unico ad avere il quadro completo è il leader. Quindi se non ho intenzione di dirvi nulla della trama, cosa che riterrei alquanto scorretta cosa diciamo?
Il buon lavoro di Hopeless sui dialoghi
Diciamo che questa X-Force per ora, non è niente male, Hopeless, a dispetto del suo cognome, fa sperare di tirare su una godibile arc, tutto azione e dialoghi incalzanti, con qualche sprazzo di approfondimenti psicologici, niente da manuale però. Non chiedete la luna.
Ai disegni un diligentissimo Larroca, che butta giù, prospettive, tagli di tavole, anatomie e caratterizzazione dei personaggi sempre di un certo livello di gran lunga sopra la media, se questa nuova serie raggiunge l'otto pieno come voto, dopo appena solo tre numeri, è anche per le sue dannatissime matite.
Cable per il nuovo team arruola ovviamente Domino, Colosso, Forge, ed un audacissimo Dr Nemesis.
La caratterizzazione dei personaggi, è estremamente appetibile, ed  dialoghi sono veramente ben strutturati, se siete ala ricerca di un fumetto di Mutanti, che sia d'azione con tanta Sci-Fi, elementi spionistici, con personaggi ben definiti ed anche una buona dose di dialgohi pompati di testosterone, direi che potete sfanculare la bnuova serie di Bendis (che al contrario è solo dialoghi snervanti  ed aspettative deluse) e ripiegare su questo Hopeless, tutt'altro che Hopeless.  
Ancora una volta ed inspiegabilmente la Marvel mi delude con i Big, evidentemente pilotati nella stesura delle proprie storie a vantaggio di eventi corali che intetressino tutte le testate, e mi entusiasma con i titoli più sottovalutati, resterebbe da capire dove finirà questa serie una volta arrivata in casa Panini, e sperare che finisca in un albo con almeno un comprimario che valga il costo del fumetto.
Larroca 10+
Baci ai pupi.

1 commento:

  1. Mi son capitati tra le mani i primi tre numeri per puro caso ed anch'io sono rimasto piacevolmente sorpreso perché, ad essere onesto, dalla premessa mi aspettavo una vera "munnezza".
    Spero di non essere smentito nel futuro prossimo ma per ora questa serie ha le potenzialità per essere una piacevole lettura (e forse anche qualcosina in più, chissà).

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