Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.
Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.
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sabato 25 maggio 2013
Il nuovo Re del Terrore
DK- Io so chi non sono di Gomboli, Faraci Palumbo brossura a colori fomrato benellide - 184 pagine 4,90€ Ed. Astorina (Pub. Quadrimestrale)
Rebootta Superman, rebootta Lanterna verde, reboottano quelli Marvel, ma siccome se la tirano, il loro, dicono, non è un vero e proprio reboot, ai suoi tempi persino Paperinik reboottò, e diventò PK, tra non molto dovrebbe reboottare anche Dylan Dog, perche dovrebbe fare così strano che reboottino anche Diabolik?
Una delle caratteristiche di Diabolik è che è sempre stato un fumetto conservatore, avente presente Tex? Peggio. Imperava la regola, "cavallo vincente non si cambia".
La formula del decennale successo delle sorelle Giussani non è mai cambiata negli anni: stesso formato, stessa impostazione delle tavole, 2 vignette per pagina (a volte 3), stesso stile delle sceneggiature.
E' vero, forse con gli anni il diabolico ladro si è un pò ammorbidito, risparmiando ora qui ora lì, qualcuna delle sue vittime, passando in certe storie da criminale a fascinoso anti-eroe, ma in linea di massima, le Giussani e l'editore milanese Astorina, sono sempre stati abbastanza impermeabili a qualsiasi sperimentazione ed innovazione.
DK è una coraggiosa smentita di questa chiusura conservatrice.
DK è un Diabolik alternativo, un altro Diabolik che vive, o dovrei dire che ruba (e ammazza) in una Clerville alternativa, e se le matite di Giuseppe Palumbo possono non incontrare il gusto di tutti, al contrario, direi che le sceneggiature di Faraci e la storia di Gomboli raggiungono abbondantemente l'obbiettivo preposto.
Il nuovo DK, è figlio del nuovo concept dei fumetti, sceneggiature e story-telling si rifanno, (IMHO con imprevisto successo) ai fumetti americani, la lettura è veloce e coinvolgente, ed il restyling del personaggio e del suo universo incuriosice e diverte il lettore, persino Palumbo, per quanto in alcune tavole possa risultare troppo rigido nelle anatomie, scatena una fantasia per l' impostazione delle tavole o le inquadrature delle vignette che rendono il volume decisamente appetibile.
Insomma questo DK, nato in concomitanza del 50-enario della nascita del Re del Terrore, è una di quelle inaspettate piacevoli sorprese già annunciate, che mi ha piacevolmente sorpreso, 184 pagine a colori (forse l'handicap più evidente del volume è proprio la colorazione) in formato bonellide, una storia dal ritmo serrato, tutta made in Italy, che reinterpreta e ridefinisce un personaggio storico del fumetto italiano affinchè possa catturare l'attenzione di nuovi lettori, ridistribuendo ruoli, con la genialata di omettere di presentare i personaggi con il nome proprio, quasi come una rappresentazione teatrale per pochi intimi, in cui gli attori sono riconoscibili dal loro pubblico, solo attraverso la faccia, a tal proposito, e senza spoiler inutili, ci limitiamo a dire che è una delizia il nuovo ruolo di Eva Kant.
Insomma questo quadrimestrale di 4,90€, ha tutte le carte in regola per essere quantomeno assaggiato.
Diabolik è un fumetto con 50 anni di premiata vita editoriale, un anti-eroe affascinante, che il pubblico ha sempre amato per la sua cattiveria e la sua freddezza, e che da decenni è presente in edicola con un triplice appuntamento: inedito, ristampa e swiss, ora potrete ammirarlo nella magia del technicolor, con una narrazione più intrigante, più "ultimate" se mi passate il vocabolo, ed un' impostazione delle tavole più accattivante e godibile, in una parola "accattatevillo", e fatemi sapere.
Io non credo mancherò al prossimo appuntamento, che se ho capito bene, e sopratutto, se tutto va bene, sarà tra quattro mesi.
Nel frattempo baci ai pupi.
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