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mercoledì 22 maggio 2013

Suore Ninja alla fermata del 23

Dopo le Tartarughe Ninja, a proposito chiedo ancora scusa alla ItalyComics per la grezza no limit, parliamo oggi di suore Ninja, etichetta StarComics, stavolta ne sono sicuro, nessuna ipotesi, che hanno fatto la comparsa in edicolapiù o meno uno o due mesi fa...
Ecco l'opinione di Dario sul divertente "bonellide" di Davide La rosa e Vanessa Cardinali.



SUORE NINJA versus ZOMBIE GAY IN VATICANO

Il paese è in spasmodica attesa dell'elezione del nuovo Papa, la televisione in diretta da Piazza San Pietro non aspetta altro che questa benedetta fumata bianca. Nel frattempo, nel Monastero della Madonna Ghermitrice, insieme alle pie donne tre suore pregano. Finalmente il momento arriva, qualcosa fuoriesce dal comignolo e immediatamente, a tradimento, in Piazza San Pietro si scatena il gay pride mentre in studio si scatena l'omofobia dell'onorevole Jovanardi. La manifestazione del popolo gay mette in imbarazzo il concilio dei cardinali, la piazza è fuori controllo, in studio la situazione non è migliore. Ma non è finita. La fumata bianca si rivela insolita e riversa gravi conseguenze sulla piazza, i gay si contorcono e si trasformano in zombie. Le guardie svizzere non riescono a contenerli, un'unica soluzione è ancora praticabile: le suore ninja, Xena, Adalgisa e Gegia.
 Nel 2011 Davide La Rosa e Vanessa Cardinali (complimenti ragazzi) portano a Lucca un albo autoprodotto. La Star Comics li nota e dà fiducia ai due ragazzi, arriva così nelle edicole questa nuova miniserie di sei numeri, scelta più che coraggiosa visto gli argomenti e i personaggi chiamati in causa.

 Suore Ninja fà ridere, è ben scritto e ben disegnato, osa fare umorismo su argomenti qui in Italia considerati scomodi senza mai cadere nel greve o risultare offensivo, lancia diverse stoccate e inanella una serie di trovate e gag davvero divertenti grazie alle quali lo spasso è assicurato. Ammetto di essermi avvicinato a questo primo albo per pura curiosità e con la forte convinzione di non andare oltre l'acquisto del primo numero in quanto difficilmente le serie umoristiche riescono a catturarmi. Ora ho già acquistato il secondo numero e probabilmente così farò con il resto della miniserie.
 La storia di Davide La Rosa è grottesca, il grande pregio è che strappa davvero parecchie risate, diverte, punzecchia e tocca nervi scoperti che creano disturbo ancora in molti. In fondo quando la cosa è fatta con il giusto garbo, come in questo caso, è sacrosanto poter ridere di tutto e tutti (cosa non da tutti purtroppo sempre accettata). Alcune idee, come la scelta del nome del nuovo Papa, sono da applauso.
 I disegni di Vanessa Cardinali sono sempre di facile lettura, chiari, tondi, dinamici, piacevoli ed efficaci. Cosa chiedere di più? Perfetti per questo tipo di prodotto.
 Cosa aggiungere se non ancora un bravi ragazzi, mi avete divertito davvero parecchio :)
 PS: prossimamente Vaticano Lost in Space.


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