Sottotitolo: Vergognatevi - distogliermi dalla lettura dei Fuochi di Valyria solo perche volevate una recensione!
Ad essere onesti non ho mai letto niente delle tartarughe
ninja, a dire il vero ho seguito poco
anche il cartone animato, il film, anzi i tre film, quelli si, ai tempi in cui
uscirono mi garbarono parecchio, anche il secondo – Il segreto di Ooze – o giù di
lì.
Ricordo anche vagamente una sorta di team up, o era una
semplice apparizione delle tartarughe sul Savage Dragon di Erik Larsen anni fa,
ricordo di una nuova serie a fumetti, della fine degli anni ’90 che non ho mai
letto, ma credo fosse edita sotto etichetta Image, e fosse in bianco e nero.
Quando l’underground spingeva forte anche da noi, e “bianco
e nero” era sempre sinonimo di underground.
Ora sta per arrivare in fumetteria la nuova rivisitazione
delle vecchie tartarughe ninja, stavolta targata IDW ( e quindi presumo che in
suolo italico sarà trattata dalla Italy
Comics di Accolti Gil) e firmata
sempre da Eastman (il creatore dell’universo
Turtles), Waltz e Duncan.
Lo sapevate che…
Eastman era il creatore della serie originale risalente al
1984, la serie nacque per canzonare i successi di Frank Miller: Ronin e
DareDevil, ma non incontrò l’interesse di nessun editore.
Eastman e Laird, allora optarono per l’autopubblicazione, e
stanziarono un budget esiguo per la stampa e la distribuzione del fumetto, 1500
dollari.
Nemmeno i due potevano immaginare il successo della loro
creazione, il numero uno divenne in breve tempo un gioiello introvabile ed
inarrivabile, e 3 anni dopo nel 1987, la Plasmate Toys, comprò i diritti per la
pubblicazione di una linea di Action Figures.
La stessa via lastricata di mattoni giallo oro percorsa dal the Mask di Arcudi-Mahnke:
fumetto-cinema-cartoni-giocattoli.
La nuova serie IDW
Ci siamo letti per voi i primi 6 numeri della nuova serie delle tartarughe pazze per la pizza, ed il voto finale è un settebello pieno:
Prosa scorrevole, buona impostazione delle sceneggiature,
con un ritmo che si rifà molto alla cinematografia di molte serie televisive di
successo, con continui rimandi al passato con flashback, che in definitiva scorrono
come una seconda storia in parallelo, avete presente Lost prima che sbroccasse
nello spazio-tempo?
I disegni di Dan Duncan aumentano di qualità numero dopo
numero, acquistando una armonia anatomica pur restando nervosi e cinetici, la
storia, diciamo subito che è una serie ongoing, tutt’ora in pubblicazione in
America, (magari questo è un indice che le tartarughe non hanno ancora appeso
il guscio) quindi non ha molto senso di parlare di storia, i primi sei numeri
introducono fondamentalmente i personaggi, (ancora nessuna traccia di Shredder, il Kingpin dagli occhi a
mandorla con la propensione al calcio volante e gli shuriken, in compenso però Krang si è fatto vedere quasi subito), con qualche piccolissima
variazione rispetto alle passate edizioni: April ‘O Neil, cronista d’assalto,
qui invece diventa una stagista per la StockGen
INC.
Una ditta di ricerche genetiche,
che si sta occupando dei soliti esperimenti di potenziamento del DNA, che
ovviamente come al solito sfuggiranno di mano, e causeranno, sempre come al
solito, la trasformazione di 4 innocue tartarughine ed un ratto, in 5 animali
antropomorfi esperti in arti marziali dediti alla salvaguardia del prossimo,
questo quando non sono braccati dai tipi che vogliono riportarli sul tavolo
operatorio e capire cosa esattamente sia successo.
Non poteva mancare il vigilante
con la maschera di Hockey, Casey Jones, qui leggermente ringiovanito, ma che
sicuramente finirà per prendersi una scuffia per la bella April, anche qui come
nel film, Raffaello è un outsider dalla testa calda, e come in passato anche
qui le notti delle povere tartarughe, sono tempestate da duelli all’ultimo
sangue con eserciti di Ninja e/o teppisti armati di spranghe che per un motivo
o per un altro voglio riempirli di lividi.
Altre sostanziali variazioni:
Eastman e co. , indirizzando la serie ad un determinato target di lettori
infarciscono ogni tanto le pagine di citazioni e movenze del Parkour,
ma la principale, che per uno
slang atroce dei baloon, (molte volte pìù che inglese, sembra sia scritto in
newyorkese) non sono riuscito a capire in pieno, è data dalle origini dei
personaggi:
In passato, il topino Splinter era
effettivamente il topo di un maestro di arti marziali (Hamato Yoshi) caduto in rovina, assassinato dalla sua eterna
nemesi Shredder (Oroku Saki), ed una
volta potenziato accidentalmente, decide di vendicare l’onore del suo padrone
con l’aiuto delle tartarughe che addestra nelle fogne, in questo caso, sembra
che la componente karateka della serie sia data dal fatto che effettivamente
topi e tartarughe, dopo l’assorbimento della sostanza diventino un ricettacolo
per la reincarnazione degli spiriti dell’onorevole samurai HamatoYoshi e dei
suoi 4 figli, vissuti ai tempi del medioevo feudale giapponese…indovinate chi
era il cattivo di quei tempi?
Proprio lui Oroku Saki (Shredder).
Oroku saki che probabilmente a sto giro
potrebbe a sua volta essere anche lui reincarnatosi nell’unica new entry della
serie, il gatto randagio Old Hob, m aquesta è solo una mia supposizione, che
sto partorendo in questo momento, con il cervello vittima di sinapsi lanciate
in assurdi collegamenti ipertestuali a cascata della serie: lotta eterna
bene-male, ninja buono, ninja cattivo, nemici eterni, yin e yang, gatto e topo.
‘Na cazzata lo so, vediamo se c’ho
preso.
Quindi tornando alle cose
concrete, è lecito pensare che probabilmente anche la nuova versione delle
tartarughe ninja scimmiotta un poco, il bellissimo Ronin di Frank Miller, però
per ora come serie potrebbe rimanere
interessante, soprattutto per i nostalgici dei cartoni animati o gli amanti
delle arti marziali o del bushido-code, americanizzato.
L’edizione Italiana
Questo paragrafo del pezzo è
completamente ipotetico, ho spulciato un poco la rete per avere qualche notizia
seria, ma non ho trovato nulla, quindi prendete quello che sto per dirvi con le
molle, o commentate in fondo se avete notizie più attendibili.
Visto che l’editore della serie è
IDW, è logico pensare che in Italia la serie sarà targata ItalyComics, gli editori di Games of Thrones (fumetto) ed
Hero Squared.
Il formato? Eh! Bella domanda, per
esperienza di lettura so che Italy
fondamentalmente usa due tipi di edizioni, i TP che raccolgono vari albi di una
serie oppure gli spillati da 30 pagine, resta da capire quale sarà il formato
che sceglieranno per la pubblicazione italiana, preparatevi dunque al solito
salasso al portafogli, se la memoria non mi inganna lo spillato IC, è persino
più caro dello spillato Lion, HeroSquared toccava tranquillamente, se ricordo
bene, i 3€, questo molto tempo prima che vedesse la luce Before Watchmen.
Quindi per la faccenda edizione
italiana vi farò sapere qualcosa di più certo appena mi verrà all’orecchio
qualche notizia certa, magari sul prossimo Mega o Anteprima.
Per ora la nuova TMNT, si becca un
bel sette, non tanto per i characters, sconosciuti veramente a pochi, quanto
per l’impostazione de la prosa
scorrevole della sceneggiatura, e le tavole di Eastman-Duncan.
Baci ai pupi.
Piccolo appunto.
RispondiEliminaSarà la Panini Comics a pubblicare la nuova serie delle Ninja Turtles in un mensile brossurato che sarà reperibile già dal 23 maggio con l'ormai classico numero 1 in tripla edizione, cover A, cover B, e cover variant metallizzata.
http://www.paninicomics.it/web/guest/search_product?search=TEENAGE+MUTANT+NINJA+TURTLES+1&gaq=TEENAGE+MUTANT+NINJA+TURTLES+1#
E qua si può leggere una preview del numero 1:
http://www.paninicomics.it/web/guest/previewonline/detail?id=81260&gallery=bookreader/NINJA%20TURTLES
Eccallà! Grazie Matteo, in tal caso ritorneremo sull'argomento non appena avrò tra le mani l'edizione italiana. :)
EliminaL'errata corrige: http://fumettopenia.blogspot.it/2013/05/tattarughe-ninja-alla-risposta-2-errata.html
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