Commento di Roberto, vero salvatore dell'estate fumettopeniaca, sulla X-Force di Rick Remender, e sul quale mi trova d'accordissimo su due punti:
Il primo che la run di Remender, pone al centro come persoonaggio principale la bellissima Psylocke, mai così definita psicologicamente come in questa serie, il secondo riguarda la sublima interpretazione di Deadpool, staccato dalla continuity di sublimata da pagliacciate da eccessivo giullare della sua serie regolare.
Quindi bando alle ciancie extra, lascio il posto a Roberto, io torno sul divano col mio buon Sandman.
Baci ai pupi.
La
lunga corsa della squadra mutante di guerrieri pronti a tutto è giunta
al termine e Rick Remender grazie ai fasti della testata X, passa a giocare tra i Grandi- Uncanny Avengers e Capitan America-.nella fase I del Marvel Now
Uncanny X-force sorgeva dalle ceneri di una testata molto anni '90 e dagli eventi del Secondo Avvento: il
sacrificio di Nightcrawler e il ritorno definitivo di Hope Summers nel
presente, spingevano Wolverine a costituire un nuovo team segreto,
rafforzandone il ruolo di leader ombra in contrasto con Ciclope, mentre
Arcangelo manifestava in maniera sempre più incontrollata i poteri e le
attitudini di Morte, araldo del villain Apocalisse.
Ecco
la ninja telepate Psylocke, il suo amato Warren Worthington/Arcangelo,
il folle Deadpool, il ladro dai tre cervelli Fantomex e lo stesso Wolvie
uniti da uno scopo comune nascosto ai compagni in un arco di storie che
s'aprono e chiudono come un'affascinante spirale.
Attraverso
il tratto elegante e stilizzato del retrò Phil Noto, Remender conclude
tutte le sotto-trame sapientemente seminate negli anni: si iniziava con i
mutanti impegnati a sventare l'avvento d'un nuovo Apocalisse, e si
termina con Evan -clone fanciullo di En Saban Hur- manipolato dai nemici
dil'X-force, affinché diventi il noto cattivone.
Stesso dubbio etico e la scia del peccato originale di
Fantomex che uccise il bambino-Apocalisse per essere poi ammazzato
atrocemente dalla Confraternità di Mistyca e Sabrethooth e del redivivo
figliolo di Logan , Daken ; Come Betsy deve uccidere Arcangelo nella
saga di Angelo Nero, così nell'ultima missione Logan ammazza il
figlio conosciuto troppo tardi e dei flashback mostrano come avrebbe
potuto essere tra gli artigliati padre e figlio.
Psylocke
regalava al morente Warren una visione del futuro, d'una vita assieme,
invece Logan immagina d'aver cresciuto Daken mentre lo annega. Entrambi
sacrificano i propri affetti per salvare il mondo riportando ferite
interiori tremende.
Evan è salvo e la venuta di un nuovo Apocalisse scongiurata, grazie al legame col defunto Fantomex; il ragazzo tornerà allo Jean Grey Institute e nel cast di Wolverine and the X-men di Jason Aaron, mentre Elisabeth Braddock sarà l'anello di congiunzione tra la vecchia squadra e la nuova, in veste Marvel Now.
In Execuzione Finale è interessante che il leit motiv
sia la Vendetta, ciò che ,in sostanza ,ha condotto Wolverine a
riformare X-force dopo la morte di Kurt; tutti i membri dell'ultima
incarnazione della Confraternita hanno dei conti in sospeso con i
nostri eroi, da Mistyca, Creed e Daken uniti dall'odio per il canadese
più celebre del Fumetto al Re delle Ombre che vuol vendicarsi di
Psylocke.
Ma le psicologie della mutaforma e dei due parenti
di Logan appaiono piuttosto bidimensionali, al contrario del
Nightcrawler dell'Era di Apocalisse, il cui tradimento è in linea con il
personaggio violento cresciuto nel sangue.
Il team nato per
impedire morti come quella dell'amatissimo elfo è quasi distrutto dalla
sete di vendetta della sua controparte contro il cannibalesco Blob.
Daken
invece, è piuttosto incolore col suo soverchiante bisogno di attenzioni
paterne; un personaggio che neppure nelle esperte mani dello
sceneggiatore di Uncanny risultya più interessante.
Uncanny X-force è stata la serie mutante migliore degli ultimi anni; a mio parere superiore al ciclo di Whedon su Astonishing X-men e per coerenza e rigore persino a quella di Morrison.
Merito
d'uno sceneggiatore dalle ottime idee e con una conoscenza approfondita
del passato degli uomini-X : Remender è un claremontiano puro quanto il
Bendis, attualmente in azione su All New X-men, che ha caratterizzato in maniera poderosa Psylocke, rispolverato il Re delle Ombre, l'Altromondo di Excalibur con tanto di cast dalla serie britannica come la dimenticata Opal Saturnyne.
Omaggia
il padre putativo degli X-men ricordandoci che Destiny morì a causa del
Re delle Ombre, che Creed uccise Volpe d'Argento e tutta la parte
ambientata nel futuro distopico è una citazione di storie dei New Mutants della saga del Magus, in cui Dani Moonstar e soci incontravano i loro sè adulti, dittatori illuminati d'un
mondo crudelmente in pace, ma non libero. Crea figure come Evan e
gestisce un ottimo rapporto con la serie dell'amico Aaroon, cosa non da
poco conto nell'attuale panorama dei comics. Sa bilanciare azione ed
introspezione in modo originale ed avvincente, attraverso trame a lunga
gittata, costringendo il lettore a divorare ogni singola vignetta e
rinverdendo i fasti mutanti.
Omaggia Morrison e basta solo fare un nome: E.V.A.!
Miglior
testata mutante anche per la parte grafica che ha visto succedersi
Acuna, Brooks e Noto; tre artisti molto differenti in grado di
restituire pienamente le suggestioni offerte da una trama complessa e
riuscita.
Per
non parlare dell'ottimo cast: un Deadpool libero dal ruolo di giullare
idiota, a cui non pesa l'essere il parto della mente di
Liefeld-credetemi non è poco-umano e accattivante; un Fantomex che si
discosta dal modello morrisoniano convincentemente; un Logan che può
amare, seppur brevemente, un'alternativa versione di Jean nel suo doppio
ruolo di preside d'una scuola ed assassino con pochi scrupoli;
Arcangelo nella sua incarnazione più affascinante-una delle poche idee
che apprezzo dell' X-factor di Louise Simonson-; il redivivo
Deathlock sfruttato in maniera degna e Psylocke, diva della serie e
cuore del gruppo, mai così tridimensionale dai tempi di X-Chris,
protagonista dell'archetipico menagè a trois con un membro fondatore
degli X-men e un membro di Arma X- telepate/membro originale del gruppo/
assassino dal cuore d'ore e burbero vi ricordano qualcosa?-.
Remender
si fa amare e gli si perdonano due grandi strafalcioni: la scomparsa
inspiegata della telecinesi di Betsy, potere posseduto dall'inglesina al
suo ritorno in scena, e le fattezze di Farouk da parte del Redelle
Ombre:il telepate dovrebbe essere incorporeo, poichè l'egiziano perì
durante il primo scontro con Xavier, molti decenni prima. Inoltre
essendo Farouk presente in una mini di Excalibur ambientata durante gli
anni '40, pare poco probabile che il malvagio esper potesse ancora
usarne l'aspetto, vista l'età che dovrebbe avere l'ospite. Ma in questi casi è sempre la stessa lacuna della Marvel del XXI secolo, ovvero l'assenza di supervisori preparati .
Execuzione Finale è
il canto del cigno della serie mutante più interessante dell'ultimo
decennio e ,pur non raggiungendo il toccante lirismo della saga di Angelo Nero, racchiude
in sé i pregi della testata impoveriti, credo, dalla necessità di
chiudere velocemente in vista delle conseguenze di AvX.
Alla
fine del suo cammino l'Uncanny X-force si scioglie; Logan sarà
perseguitato dall'omicidio del figlio mentre Elisabeth abbraccia un
rinato ,e scisso in tre , Fantomex.
Si tratta di un lieto fine o l'inizio di un nuovo ciclo?
Basterà aspettare qualche mese per scoprirlo.
Roberto Cesano
Note per mancoliste:
Ho promesso a Roberto che avrei ampliato io il pezzo, aggiungendo anche dove sono apparsi i numeri di questa Run, ovviamente la casa editrice è Panini, ed ovviamente la serie pur essendo valida ha avuto alcune variazioni riguardo la sua pubblicazione:
I primi 2 numeri di Uncanny x-Force sono andati su X-men De Luxe 197-198 (Remender-Opena).
Sul 199-200-201 è andato il secondo Arc, disegnato da Ribic, da questo punto in poi, sono cominciate le variazioni, prima X-Men de Luxe, è diventato X-men De luxe Presenta, ogni volume doveva ospitare una sola serie per numero, ed infatti la X-Force torna sul 203 con la prima parte di Angelo Nero, uno degli arc più belli di tutta la run di Remender. La conclusione di Angelo Nero arriva sul 207, con un gradito ritorno di Opena alle matite (sempre XMDLP)
Nuova Variazione - la Panini vara il nuovo mensile Wolverine e gli X-men, che ospita la serie di Aaron e Bachalo, The Uncanny X-Force finisce in appendice insieme a X-Men Legacy, in questa testata fino alla sua conclusione dal numero 2 al numero numero 15.
Over.
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