Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

sabato 4 gennaio 2014

Golden Age consigli per gli acquisti



Accidenti. 
Non avrei mai immaginato di far incazzare così tanto qualcuno, Tanto, da essere bersaglio delle sue poco eleganti parole sia dal suo profilo Facebook che dal sito dei suoi amici barra dipendenti barra collaboratori, Fumetto d’autore. Mai mi sarei immaginato di finire su fumetto d'autore come parte lesa.
Ora, io avrei lasciato correre, se questo sedicente editore, (o dovrei chiamarlo presidente di una associazione culturale?) avesse lasciato perdere, -d’altronde la figuraccia che ha fatto, era  stata arginata dallo status stesso del gruppo su Facebook, un gruppo segreto dove lui e qualche suo dipendente pensavano, con la complicità di qualche admin di sparare a zero un po’ su tutti-
Gruppo dal quale, per amor della cronaca, è stato poi allontanato per una spaventosa lacuna in termini di netiquette.
Invece no, questo sedicente Conte, continua imperterrito, ad offendermi, evidentemente non è abituato ad essere contraddetto, anche quando le spara così grosse da risultare imbarazzante anche per chi legge.

Ed ecco come vengo dipinto: Lo stesso attacco di Ruffino infatti mi è stato fatto un paio di settimane fa su un gruppo FB da un altro blogger carneade, tale Gennaro Cardillo, un altro povero incompetente convinto che capire di fumetti significhi scrivere lunghe seghine cerebrali su Alan Moore e la Lega degli Straordinari Gentlemen e ricevere qualche “mi piace” e qualche volume da recensire. Qualche volume da recensire, dice sto signorotto, ora, per la cronaca: l'unico volume che ho ricevuto gratis, non era nemmeno cartaceo, era un PDF, era Ammazzatine di Recchioni edito da NPE, e la recensione consultabile sul Blog, è tutt'altro che lusinghiera, così tanto per voler essere trasparenti.
Senza conoscermi 'sto signore si è convinto che io sia a caccia di like, o forse chissà, magari a caccia di un posto di lavoro nel mondo dell’editoria, o forse nel mondo delle associazioni culturali che fanno anche editoria!
Voglio rassicurarla, mio caro, che gli unici “like” che bramo sono quelli di mia moglie, della sua di opinione, non è che mi freghi poi tanto. Proprio perchè non ho alcun interesse nel rientrare nelle simpatie di questo  quel personaggio, i fumetti di cui parlo li compro, e non sono sul libro paga di nessuno.

Vi risparmio  i commenti a mio carico che questo simpatico signore fa impunemente dal suo profilo Facebook, tanto non posso rispondere, ma manco me va tutto sommato, di scendere ai suoi livelli, ci pensa già un  suo dipendente, di cui adesso non mi sovviene il nome, che addirittura per denigrarmi cita Dante Alighieri, oddio, cita  il solito passo, quello degli ignavi, quello che sanno anche i muri ormai. Quello che ti costringono ad imparare a scuola, perchè figura nel programma didattico di Italiano.
Quindi tutto sommato la cosa diverte.
Povero Dante in bocca a chi sei finito, e per via di quali basse ed inutili diatribe sei tirato in ballo. Ahimè!
Evidentemente al sedicente editore, non è proprio andato giù che dal blog abbiamo preso in analisi la sua raccolta di materiale Golden Age. Quello gratis, quello di cui non si pagano i diritti, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, ma sì quello che vende a prezzi esagerati barricandosi dietro i costi del restauro della traduzione e del lettering. 
Dicevo, io avrei lasciato correre, ma siccome questo sedicente editore, proprio non la pianta, oggi andremo a simulare questo famoso restauro della sua edizione. Ed ovviamente lo faremo a costo zero.

Una doverosa premessa:
Il bello di questa diatriba è che mi trovo difendere personaggi dell’editoria italiana che notoriamente non sopporto, quindi dopo il Rrobbe e la Bonelli, mi tocca spezzare una lancia anche nei confronti dell’editore Bao, perché tra le cose che questo sedicente signore tira in ballo, c'è un volume Titan tradotto dalla Bao.
Il meglio di Simon e Kirby (è un cartonato di 240 pagine a colori, dal prezzo di 27,00€ e stampato in Italia, una volta tanto),  è l' edizione che che è stata ovviamente presa in considerazione per fare i dovuti paragoni, durante la fastidiosa discussione di cui parla questo signore, edizione che una volta comparsa nei commenti, ha finito per infastidire non poco il personaggio di cui sopra, e con ovvie ragioni:
Perché se è vero che (cito l’articolo): gli americani non hanno necessità di tradurre in italiano e letterare in italiano partendo da immagini che sono scan e quindi non hanno livelli di testo su cui intervenire, ma il lettering italiano è già una azione di vero restauro ed intervento, è si vero che allora i costi levitano per la Cagliostro per questi interventi sulle scan originali, (fin qui non ci piove), però è vero che levitano anche per la Bao,  eppure nonostante il mal comune, stiamo parlando di differenze di prezzo enormi, 240 pagine a 27,00€ contro le 100 a 25,00€.
Ora dal basso della mia incompetenza, imbecillaggine, deficienza, e quant' altro mi è stato vomitato addosso da questo simpaticissimo personaggio, io da lettore senza alcuna ambizione di voler  lavorare né per Tizio né per Caio e tanto meno per Sempronio, due somme le tiro, soprattutto perché c’è un altra cosa che, questo furbacchione omette di dire nella sua rubrica senza diritto di replica, ossia che mentre le scan delle edizioni Cagliostro sono materiale gratis, a costo zero, quelle Bao, non lo sono, ciò vuol dire che la Bao nonostante abbia pagato il lettering nei baloon, la traduzione, la stampa etc. etc. (udite udite) ha pagato anche il copyright dell’edizione Titan, riuscendo stranamente ad arrivare sugli scaffali con un prezzo competitivo ed appetibile.
Un momento Gennaro, ma come?
Ma non hai detto che era materiale gratis? Certo che lo è, ma il restauro, quello non lo è di certo, quello può essere coperto da copyright, e quello la Bao lo ha pagato.
Si legge Copyrighted Material?
Quindi prima di dare la mazzata finale al suo restauro carissimo, riassumiamo bene, per chi è lento di comprendonio, o fa finta di non capire, tipo la schiera di dipendenti barra seguaci barra amici, che ancora gli reggono il sacco.
Ci sono due edizioni di materiale golden age uno costa 25,00 euro ed ha 100 pagine, l’altro costa 27,00 euro ed ha 240 pagine, il primo ha visto i suoi costi levitare a causa di stampa traduzioni, restauro delle scan e lettering, il secondo che oltre la traduzione ed il lettering e stampa, ha dovuto sborsare anche i soldi per i diritti del copyright dell’edizione Titan, (che diciamolo è bellissima) è riuscita a restare con i prezzi bassi.
Tutto chiaro?
Dovete scusarmi se non mi riesce di spiegarmi meglio, d’altronde sono solo un altro povero incompetente.
Io faccio l'infermiere di lavoro, il fumetto per me è una passione.
Ora parliamo del restauro.
L’articolo posta due immagini che dovrebbero giustificare i costi del restauro:
Prima del restauro
Ora -per evitare casini- non posto qui l'immagine post-restauro, vorrei evitare querele, visto il tipo, non si sa mai, ma voi dateci pure un' occhiata all' immagine dopo il restauro; la potete vedere nello splendore del colore rinato sull'articolo linkato più su. Vista?
Figo come si accendono i colori vero? Benissimo ora apriamo Photshop CS, una fetecchia di applicazione ormai, nel campo dei  programmi di fotoritocco, io mi sono fermato di contarli a 5.

Giochiamo con le funzioni di ritocco dell'immagine, sull' immagine pre-restauro

Giochiamo un pò con la funzione di tonalità/saturazione

 Qui invece giochiamo con la funzione di correzione selettiva dei colori, nel caso specifico mi limito al bianco, che ve ne pare del risultato finale?
Questa è la scan originale, che ho trattato io dal mio chiodo anteguerra di casa, sul link invece potete ammirare la scan letterata e restaurata dal solito furbacchione. Che a sentire lui, ha alzato i prezzi in maniera esorbitante.
Per il lettering non ci vuole nulla, selezionate un pennello, selezionate il colore bianco, e sbianchettate i baloon dopodichè con lo strumento testo li riscrivete in italiano.
Vi giuro che non ci vuole sta scienza infusa per farlo. Non a questi livelli.
Però da profano direi che il risultato finale, non è dissimile dal costoso restauro, o no?
Costo dell'operazione?
Boh in termini di tempo...direi trenta minuti?  Monetario? Zero.
Non ho pagato grafici nel farlo, ma pure se avessi dovuto farlo, quanto avrebbero potuto scucirmi, per un lavoro così? Per smanettare un poco sui contrasti e sulle funzioni dei colori?
Onestamente? Non lo so, ma costerebbe più o meno di una licenza Titan?
Sono un povero incompetente non lo so, qualche sedicente personaggio vuole presentare gli scontrini ele fatture?
Ma si parlava di restauri, ora voglio che vi soffermate su questi particolari che ho evidenziato sempre nella tavola originale
:
 Nei riquadri in rosso ho messo in risalto le imperfezioni delle tavole orignali, le vedete? Forse spariscono in questo fantomatico restauro che fa levitare paurosamente i costi?
Ma no ovvio che no, maddechè come se dice a Roma. Le vede anche un cieco, quindi, caro mio, ma che resaturo è? Ma de che stamo a parlà?
Ho trovato un altro editore che si è lanciato nell'avventura del riproporre materiale Golden Age restaurato, ma il restauro che operano in questa edizione è di tutt'altra levatura.
L'opera è consultabile gratuitamente al link seguente:
E vi prego di leggere l'interessante paragrafo firmato dal maniacale restauratore, Daniele Tomasi a pagina 81. Io direi che di differenze qualitative ce ne sono a pacchi. Persino io povero incompetente con dozzinali conoscenze del fotoritocco.
Il costo di questa iniziativa? Vi rimando al sito dell'editore:

ma anche in questo caso, direi che in termini di competitività, dal punto di vista del lettore, il furbacchione che ha inspiegabilmente dipinto un bersaglio sulla mia maglia, non ne esce proprio del tutto vittorioso.
Questa costa, euro in più euro in meno, lo stesso, (parlando da lettore che sborsa), ma la cura dell'edizione è senza pari, e non solo paragonandola all'iniziativa del furbacchione, credo che il lavoro della DTE esce vincente con qualsiasi altra proposta simile. 
Bene ho finito, e direi che con questa non torneremo più sulla vicenda. ora il furbacchione, puo darmi dell'idiota fino alla fine dei miei gorni.
Baci ai pupi e buon anno.
Stasera o domani , vi tocca il Best and worst of 2013 secondo Fumettopenia.
Il Vostro affezionatissimo povero incompetente a caccia di "Like".
Cardillo Gennaro.

PS Sempre per la cronaca e per la trasparenza - il link dell'articolo su Fumetto d'autore mi è stato mandato in pvt su Facebook da persone che lo hanno visto, ed hanno ritenuto il caso avvertirmi, io avevo dimenticato il furbacchione e la sua ciurma di simpatiche canaglie da tempo.







3 commenti:

  1. Sono andato a leggermi l'articolo, non ho parole. Sfanculalo e via, non dargli retta che perdi tempo.

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  2. resto basito dalla volontà dell'autore del famoso articolo di metterti nel calderone dicendoti tra le righe che no capisci na mazza di fumetti quando tutto il suo discorso semmai è sull'editoria e i costi di produzione non sul fumetto in sè. Esistono critici d'arte famosi e rinomati che non sanno minimamente quanto costa una tela bianca e una confezione di pennelli. bà ciò detto, fumettopenìa è un blog in cui hai dato l'opportunità di scrivere a tanti e con gusti differenti dai tuoi. io ad esempio quando ho scritto l'ho fatto per esaltare il presunto genio di un autore che invece tu trrovi sopravvalutato, altri per parlare bene o male delle opere appena lette. Tu solitamente alterni post di approfondimento a post ben più utili (per me che dell'approfondimento se ne sbatte visto che si generano dei mostri come il suddetto autore) sui prezzi, sulle edizioni economiche, sugli escamotage per risparmiare e completare le proprie serie. Hai spesso attaccato BAO, ma anche altri editori e hai anche tessuto le loro lodi quando hanno aggiustato il tiro o ti/ci hanno sorpreso con trovate belle ed economiche. Ecco...il problema è sempre lo stesso: la presunzione. Ma bada bene: non la tua che da appassionato parli di ciò che ami bensì quello di chi esperto si crede di essere perchè lavora nel settore. Te lo dice uno che fa il giornalista e lavora nel campo dell'editoria ma mai si sognerebbe di definirsi esperto nel campo tout court semmai solo in quello toccato nelllo svolgimento della sua professione. mio caro sedicente editore, quando scoprii che altre riviste concorrenti avevano costi più bassi non difesi le mie scelte ma presentai i preventivi dei grafici e degli stampatori delle altre riviste ai miei ottenendo un sorriso da questi ultimi e un cospicuo abbassamento di tariffe dettato non dalla crisi e dalla paura di perdere il lavoro ma dalla consapevolezza che chi mi faceva prezzi sfavorevoli ci stava marciando.

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