Mettiamo da parte per un attimo questa rota del Liebster Award, e continuiamo a servire il servizio per il quale originariamente nascettimo quivi precisamente in questo angolo di rete aggratis.
Gran brutto colpo al mio portafoglio, Dario parla (bene) della nuova collection in casa Panini, stavolta il protagonista è il dottor Strange, ed io che con Dormammu ci vado a braccetto, quasi quasi ci casco, ovviamente con cofanetto, se una cosa tocca farla, tocca falra bene....
Da un
po' di tempo a questa parte le novità che aspetto con maggiore curiosità in
casa Panini Comics sono
quelle legate alle uscite di Marvel
Collection, Marvel
Collection Special e Marvel Saga. Tutte e tre le collane
presentano ristampe di storie anni '60 e '70 (con qualche puntatina negli '80
per Marvel Saga) dei
principali eroi Marvel con un occhio di riguardo per quel che riguarda L'uomo Ragno su Marvel Saga e personaggi a rotazione
sulle altre due testate.
Una
delle ultime idee in casa Panini è stata quella di dare spazio anche a ristampe di episodi storici con
protagonisti eroi meno popolari, conosciuti ovviamente dai Marvel-fan di
vecchia data ma meno noti al grande pubblico. Abbiamo così potuto ammirare le
prime avventure del Ghost Rider, a breve ci sarà la possibilità di conoscere lo strano gruppo dei Campioni e proprio in questi mesi
salgono alla ribaltà le prime avventure del Dr.
Strange.
Il
primo volume dedicato al maestro delle arti mistiche contiene la ristampa dei
numeri 110, 111 e dal 114 al128 della collana Strange
Tales sulle cui pagine esordì, nel luglio del
1963, il Dottor Stephen Strange. Essendo all'epoca Strange Tales una collana antologica che presentava diverse storie in ogni numero,
le avventure del Dr. Strange erano molto brevi, cinque pagine nei primi episodi portate poi a dieci
nei numeri seguenti alla luce del buon riscontro ottenuto dal personaggio.
I
nomi coinvolti in questa serie sono di quelli storici: il sorridente Stan Lee ai testi e Steve Ditko alle matite, lo stesso team
creativo che diede i natali l'anno precedente all'Uomo Ragno. Ci troviamo di
fronte a un personaggio atipico rispetto allo standard dell'eroe Marvel, un
signore elegante, segaligno, non così giovane, definito maestro della magia nera e votato ad
avventure dove lo scontro con l'avversario non si risolve sul piano della bruta
forza fisica ma su quello della scaltrezza e del sovrannaturale.
Fin
dalle prime avventure vengono messi in tavola alcuni degli elementi che
caratterizzeranno la storia del personaggio come la capacità di scindere corpo
e spirito, quella di accedere a dimensioni diverse come quella del sogno e
l'ausilio di oggetti mistici dall'enorme potere. Vengono introdotti da subito
anche alleati ed avversari ricorrenti come L'Antico, maestro del Dr. Strange, Incubo, Dormammu e il Barone Mordo. Non mancano neanche le
differenze con il personaggio che i fan del moderno universo Marvel conoscono,
prima tra tutte la mancanza della cappa della levitazione che caratterizza
graficamente il personaggio e che qui comparirà solo nell'ultimo numero del
volume, andando a sostituire un look più oscuro dominato dai toni blu con uno
più lisergico comprendente anche rosso e giallo. Le atmosfere delle primissime
storie del Dr. Strange mi sembra che abbiano infatti influenze più Lovecraftiane che
psichedeliche, riferimento quest'ultimo che spesso si spende parlando delle
tavole di Ditko e
che presumibilmente troverà maggiore conferma negli episodi a venire.
Lo
schema alla base delle trame sembra a volte ripetitivo, probabilmente anche a
causa della breve durata delle storie, impressione rafforzata dal frequente
ripresentarsi delle stesse nemesi e delle stesse minacce, nella fattispecie gli
attacchi portati all'Antico dal Barone Mordo o le incursioni di Incubo. Ciò nonostante è innegabile il fascino esercitato da queste vecchie
storie con protagonista un eroe meno abusato di tanti altri e costellate di
invenzioni grafiche che ben rendono l'ultraterreno nonostante le tavole non
siano probabilmente tra le migliori realizzate da Ditko.
Ne
esce un volume a mio avviso prezioso e godibile, che contiene tra l'altro
l'episodio dove vengono narrate le immancabili origini del personaggio. Ora il
mio cruccio è questo: per tanti anni la Panini è stata restia a ristampare storie provenienti dai decenni passati.
C'è voluta la sana competizione per aprire le porte a questo tipo di
interessanti iniziative che fino a qualche anno sembravano irrealizzabili. Ma
di materiale in archivio ce n'è veramente tanto e non parlo solo di supereroi,
noti o meno che siano. Senza andar lontano, e se si pensasse a ristampare
qualche volume di Strange Tales? Magari così come erano pensati in origine, comprendendo le storie di
personaggi noti ancor oggi ma anche quelle aventi per protagonisti gente comune
o eroi ormai scomparsi. Dite che sarebbe possibile? A me non dispiacerebbe
affatto.
...che Kirby sia uno dei co-creatori dell'universo Marvel non vi è alcun dubbio, ma, nel caso di questo stupendo volume, inserire il suo nome (nella didascalia tecnica) al posto di quello di Lee, mi sembra un tantino esagerato (anche se il lapsus in questione, personalmente mi fa godere come un riccio!!!) ...comunque sia, "collection forever!!"
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