Dario evidentemente non si è fermato come me al primo volume della raccolta Disney dedicata alle grandi parodie, ecco la sua opinione sul volume che contiene l' adattamento Disney del macabro romanzo di Mary Shelley - Frankenstein.
Buona lettura a tutti e buon fine settimana!
Pippo
Frankenstein, come è facile intuire dal
titolo, è una delle parodie Disney contenuta nel quarto volume della collana Disney - I classici della letteratura. Il titolo del volume è Zio Paperone
e il viaggio al centro della Terra che presenta
in appendice proprio il racconto tratto dall'opera di Mary Shelley insieme a Paperino e Paperoga al centro della Terra e Paperino e il magazzino dei mondi.
La
parodia realizzata da Greg Crosby (sceneggiatura) e dalle matite di Hector
Adolfo de Urtiàga attinge alla parte più
celebre della mitologia di Frankenstein, quella relativa alla creazione del
mostro all'interno del lugubre castello del Dottor Frankenstein (si pronuncia
Frankenstìn).
In
una notte buia e tempestosa il Dottor Topolino, a bordo di un carro di zingari,
raggiunge il castello del Dr. Frankenstein, un nome che sembra provocare crisi isteriche negli abitanti del
luogo, ma anche allo strambo assistente del Dottore e apparentemente al Dottore
stesso. Come Frau Blucher ai cavalli. L'incontro con lo strampalato assistente e non meno quello
con il bizzaro Dottor Frankenstein sono occasione per gag e battute che danno
un bel ritmo alla breve storia (poco più di una quarantina di pagine)
conducendola pian piano alla creazione del mostro e all'incontro del Dr.
Frankenstein con i timorosi abitanti del villaggio ai piedi del castello.
Inutile
dilungarsi sulla trama, evito così di spoilerarvi le parti divertenti della
parodia che ovviamente, come da tradizione Disney, non presenta finali tragici
nè particolari risvolti crudeli ma è tutta basata sul divertimento.
La
caratteristica peculiare di questa storia è l'ottima costruzione delle tavole
da parte di Urtiàga, una resa grafica originale che differenzia questa storia dalle altre
del volume ma anche da quelle dei volumi precedenti. Rispetto alle immagini che
sono riuscito a trovare in rete, la versione presentata su questa collana offre
una colorazione differente, più accesa e che presenta colori diversi da quelli
pensati in origine per la prima pubblicazione.
Molte
tavole sono composte da un'illustrazione unica dove il lettore segue i
movimenti dei protagonisti assecondando il classico ordine di lettura, in altre tavole le vignette sono solo
suggerite da alcuni elementi di scena come arbusti, catene, strani congegni,
etc...
Il
risultato finale offre una storia molto piacevole e divertente con
un'originalità grafica che lascia soddisfatto anche l'occhio. Valutando anche
le reazioni alle storie avute dalla mia bambina, questa risulta una delle
meglio riuscite insieme a quelle del Canto di
Natale e la prima breve realizzata da Carl Barks, entrambe contenute nel
primo volume della collana.
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