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martedì 5 marzo 2013

Bob Morane



E' dai tempi di Fumetti di Carta che dico che Dario è lo sperimentatore del gruppo, e in questi ultimi tempi l'edicola deve essere diventata una miniera d'oro per un avido lettore come lui, il formato Bonellide, regna sovrano, nonostante ci sarà sempre chi si lamenta della carta, chi si lamenta della stampa, chi della violenza che si fa sulle tavole originali, io adoro questo formato e fa piacere che alcuni editori abbiano optato per questa scelta per essre competitivi in edicola, certo resta da vedere se il ritorno in termini di vendite soddisferà delle tirature così alte.
Insomma bando agli indugi, mentre io proprio ieri guardavo stupito ed incuriosito, il nuovo mendile edito Star Comics -  un adattamento di Alice nel paese delle meraviglie, con protagoniste tutte tettone in lingerie succinta, lasciandolo poi lì, Dario ha adocchiato (e preso) Bob Morane dell' Editoriale Aurea.
Vi lascio al suo commento, buona lettura.



Negli ultimi mesi dell'anno scorso anche l' Editoriale Aurea si è lanciata nella proposta del fumetto franco-belga a prezzi popolari. Con una buona intuizione ha ingrandito di qualche cm il formato bonellide rendendo più leggibili le tavole in origine pensate per un formato più grande. Anche qui niente colore ne redazionali. Due al momento le proposte: il thriller spionistico XIII e l'avventura classica da pulp magazine di Bob Morane, ed è proprio su quest'ultima uscita che vorrei spendere due parole.




Dopo aver letto il primo numero delle avventure di Bob Morane sono rimasto spiazzato, e dopo vi dirò perché. Sono andato allora alla ricerca di qualche informazione in rete e incredibilmente mi si è aperto un mondo. Non so voi, mai io di questo personaggio non avevo sentito mai parlare eppure in Francia deve essere una specie di gloria nazionale.





Apprendo che al personaggio, nato nel lontano 1953 per mano dello scrittore Henri Vernes, sono stati dedicati nel corso degli anni la bellezza di circa 230 (duecentotrenta) romanzi, editi originariamente in una collana di tascabili dell'editrice Marabout. Il probabile successo del personaggio ha dato vita in seguito a un film nel 1960, a una serie tv nel 1963 e a una a cartoni animati nel 1998. A Tournais in Belgio c'è addirittura una via Bob Morane dedicata al popolare eroe.





Dovrebbero essere circa un centinaio invece le avventure rese in forma di fumetto pubblicate nel corso degli anni da diverse case editrici d'oltralpe.




L'Aurea ci introduce al mondo dell'eroe francese con l'episodio La spada del paladino, primo dell'epoca Dargaud. In precedenza però l'eroe era stato protagonista di altri sette albi editi da Marabout nei quali probabilmente il personaggio era stato presentato ai lettori.




Ci si trova un po' spiazzati leggendo il numero uno di questa nuova collana. I protagonisti sono il francese Bob Morane e il suo amico scozzese Bill Ballantine, non è chiaro quale sia il rapporto che lega i due amici che sembrano molto affiatati, unico indizio il fatto che Ballantine chiami spesso Morane con l'appellativo di Comandante, il che lascia supporre un passato militare per i due. Dopo un paio di pagine siamo già nel pieno della storia, il Professor Hunter, conoscente di Morane, chiede alla coppia di amici di testare per suo conto una macchina del tempo a scopo di verificarne l'effettivo funzionamento. La cosa fantastica è che i due accettano senza porsi nessun problema, una soluzione narrativa dall'ingenuità disarmante, quasi da rimanerne stupiti leggendo le pagine del racconto. Finiranno nella Francia del XIV secolo insieme a un avversario imbucatosi di nascosto nella loro navicella. Impressionante come questi due personaggi, dei quali sappiamo poco e niente, riescano a far di tutto, non si pongano nessun problema di fronte a qualsiasi situazione e si gettino a capofitto nei risvolti della Storia, arrivando ad aver a che fare con Carlo Magno, col paladino Rolando e con Re Carlo V. La narrazione è classica e di pura avventura, l'ingenuità a livelli quasi imbarazzanti. A questo punto questo potrebbe sembrare un commento decisamente negativo al fumetto in questione. E invece no. Proprio questa naturalezza nella narrazione, questa dose massiccia di sospensione d'incredulità, insieme alle matite chiare e precise di Gérard Forton, donano alla lettura un fascino incredibile, d'altri tempi.




Certo avrebbe giovato una proposta cronologicamente più accurata, nonostante questo le singole avventure sono leggibili anche singolarmente. Già dal secondo albo l'Aurea procede al recupero di un paio di episodi dell'era Marabout (gli episodi 6 e 7) anche se non i primi.





Dopo la scorribanda nella Francia del XIV secolo la coppia di avventurieri dovrà vedersela con una razza evoluta e con il loro satellite artificiale in orbita sopra la Terra, in un racconto dalle atmosfere Bondiane con tanto di bad girl e agenzia criminale che qui presenta l'appellativo di S.M.O.G. Anche le matite, qui ad opera di William Vance, si adoperano per adattarsi al meglio alle nuove atmosfere.





Nel secondo numero, mantenendo costante lo stile della narrazione, avremo di che godere in un'avventura dai toni esotici e in una vagamente western. Proprio la semplicità è uno dei punti di forza della serie, talmente ingenua che risulta impossibile non apprezzarla. La speranza è che l'Aurea non lasci grossi buchi nella pubblicazione e presenti il maggior numero di avventure possibili dedicate a questo strampalato duo.

4 commenti:

  1. MORTE All'AUREA per i suoi prodotti a dir poco VERGOGNOSI!!!

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    1. Addirittura Morte? Se non piacciono basta non premiarli e non comprarli :)

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  2. Sono d'accordo sulla riproposizione degli episodi in ordine cronologico, certo che però anche la gazzetta sta proponendo michae valliant a cazzo di cane. Comunque Bob Morane è un personaggio davvero interessante e il taglio delle storie di stampo fantascintifico/fantasy classico mi ha riportato alla memoria le atmosfere di falk e Rayond. Ben vengano iniziative del genere ma se un consiglio posso darlo all'aurea: visto che si tratta di serie per estimatori del fumetto un maggior criterio nella selezione delle storie, rispettandone appunto la cronologia, forse segnerebbe il successo dell'iniziativa...così resta un ibrido.

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    1. E su questo non posso che dire: "Amen"! :)

      Concordo in pieno.

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