Diamo il benotrnato a Dario che appena finito di leggere Bone con la sua pupina ha deciso di condividerne con noi le impressioni.
Deduciamo dalla gentilezza che si, i figli sò piezze e' core, ma pure i fumettopeniaci non scherzano!
Graze socio, a voi buona recensione.
Baci ai pupi.
C'è
voluto il suo tempo. Non di certo per colpa dell'opera, uno di quei tomi, di
quelle storie fiume, di quei libri monstre che ti berresti in un attimo. C'è
voluto il suo tempo perché Bone di Jeff Smith me lo sono goduto un po' alla volta con la mia Lauretta. Un pochino
ogni sera prima di andare a dormire, che poi leggere un bel fumetto alla tua
bimba la sera prima di andare a dormire è uno dei piaceri grandi della vita.
Così questa storia fantastica ha preso vita sotto i nostri occhi un po' alla
volta, per più di 1300 pagine.
Le
giuste impressioni sul lavoro di Jeff Smith, o almeno quelle che a me sembrano delle giuste impressioni, le ha
già messe nero su bianco in maniera perfetta Neil
Gaiman nella postfazione all'opera. Se sapete
chi sia Neil Gaiman saprete anche quanto possa essere inutile leggere un pezzo scritto da
me quando avete la possibilità di leggere Neil
Gaiman. Se possedete il volume di Bone edito da Bao Publishing andatevi a rileggere Neil Gaiman, cosa ci fate qui? Andate,
non mi offendo, come potrei. Confido però che qualcuno il volume non l'abbia in
casa e allora due considerazioni le faccio anche io, vedi mai viene voglia a
qualcuno di leggersi tutto Bone.
Bone
in inglese vuol dire osso. I tre protagonisti che hanno il compito di
introdurci in questa storia dai risvolti fantastici sono tre esserini bianchi
che potrebbero ricordare vagamente delle ossa. Sono tre cugini: Fone Bone, il più inquadrato, serio e
romantico dei tre, sempre pronto ad aiutare gli altri e fare la cosa giusta, Smiley Bone, sempliciotto, di buon cuore
e sempre allegro e Phoncible P. Bone detto Phoney, avido e astuto, sempre in cerca di un modo per far soldi. Proprio a
causa di una delle trovate architettate da Phoney
Bone i tre cugini vengono cacciati in malo
modo da Boneville, costretti alla fuga si ritrovano in un territorio
inesplorato. Giusto il tempo di entrare in questo nuovo mondo che iniziano i
guai, i tre vengono separati a causa di un attacco di locuste. Fin da subito
alla trama prettamente umoristica e avventurosa vengono miscelati alcuni
elementi fantasy o fantastici che daranno il via a quella che è la vera storia
narrata in Bone. Le
locuste, l'incontro con il Grande Drago Rosso e quello con gli stupidi, stupidi rattodonti
(in questa edizione tradotto come creature ratto
ma io preferivo di gran lunga rattodonti), fino all'importante incontro con la
giovane Thorn e
con Nonna Ben.
Tutta
la prima parte della storia è sviluppata seguendo un registro umoristico, il
tono è sempre leggero e qui emerge il grande talento di Smith nel creare personaggi capaci
di entrare nei cuori dei lettori e di farli interagire in modo da creare
vicende sempre avvincenti e divertenti. Nel frattempo l'autore dissemina qua e
là gli elementi che andranno a creare quella che è una trama che affonda le radici nelle
generazioni precedenti (i genitori di Thorn) come nel mondo del sogno e che è caratterizzata da battaglie e
scontri tra le forze del bene e le forze del male, il tutto innescato da buone
dosi di magia e fantastico. E non può mancare il sentimento, ah quella piccola Thorn...
In
una bella immagine proposta da Gaiman, vediamo i Bone attraversare quello che sembra il bosco del Pogo di Walt Kelly e finire pian piano
invischiati in un'avventura degna di Tolkien. Personalmente trovo questa affermazione particolarmente azzeccata, Smith è capace di gestire e
intrecciare entrambi gli aspetti della vicenda con grande maestria, avvalendosi
del suo tratto pulito, preciso e sempre delizioso.
Per
quanto nulla si possa dire all'autore, personalmente ho amato molto di più il
lato umoristico di Smith, forse proprio perché le derive tolkeniane non mi hanno mai
affascinato più di tanto. Voglio dire, insomma, la corsa delle mucche, la
gestione della taverna di Barrelheaven, episodi come questi sono quelli che
ricorderò con più affetto (anche perché son quelli che più son piaciuti alla
mia bimba). Comunque anche nei risvolti fantasy ho trovato la lettura piacevole
dall'inizio alla fine, come non amare i Bone o il piccolo rattodonte Bartleby? Bone è una di quelle letture che possono accontentare molti palati,
quelli dei bimbi come quelli degli adulti, quelli degli amanti del fantasy e
dell'avventura ome quelli dei fan del fumetto più genuinamente umoristico.
Durante
le loro mille peripezie i cugini Bone rimarranno fedeli a se stessi, nonostante
i numerosi incontri con strani personaggi, b
enigni o maligni che siano. Seppure
la trama portante veda tra i protagonisti la giovane Thorn, Nonna Ben, il suo amico Lucius e
sull'altra sponda esseri come Kingdok, L'incappucciato e il Signore delle Locuste, sono proprio i tre piccoli ossicini quelli che rimarranno nel cuore
del lettore.
Il
tomone va sui 35 euro, una volta lo si poteva trovare a 25 in rete su vari Amazon,
Ibs, etc..., ora con la nuova normativa sconti così forti sono ardui da
strappare, comunque io consiglio di farci un pensierino, in fondo potete sempre
farvelo regalare come ho fatto io.
Specifiche: Bone Di Jeff Smith Brossurato della Bao Pub. 1344 pgg b/n 35,00€
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