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mercoledì 15 maggio 2013

Tattarughe ninja alla risposta



Sottotitolo: Vergognatevi - distogliermi dalla lettura dei Fuochi di Valyria solo perche volevate una recensione!

Ad essere onesti non ho mai letto niente delle tartarughe ninja, a dire il vero  ho seguito poco anche il cartone animato, il film, anzi i tre film, quelli si, ai tempi in cui uscirono mi garbarono parecchio, anche il secondo – Il segreto di Ooze – o giù di lì.
Ricordo anche vagamente una sorta di team up, o era una semplice apparizione delle tartarughe sul Savage Dragon di Erik Larsen anni fa, ricordo di una nuova serie a fumetti, della fine degli anni ’90 che non ho mai letto, ma credo fosse edita sotto etichetta Image, e fosse in bianco e nero.
Quando l’underground spingeva forte anche da noi, e “bianco e nero” era sempre sinonimo di underground.
Ora sta per arrivare in fumetteria la nuova rivisitazione delle vecchie tartarughe ninja, stavolta targata IDW ( e quindi presumo che in suolo italico sarà trattata dalla Italy Comics di Accolti Gil) e firmata sempre da Eastman (il creatore dell’universo Turtles), Waltz e Duncan.

Lo sapevate che…
Eastman era il creatore della serie originale risalente al 1984, la serie nacque per canzonare i successi di Frank Miller: Ronin e DareDevil, ma non incontrò l’interesse di nessun editore.
Eastman e Laird, allora optarono per l’autopubblicazione, e stanziarono un budget esiguo per la stampa e la distribuzione del fumetto, 1500 dollari.
Nemmeno i due potevano immaginare il successo della loro creazione, il numero uno divenne in breve tempo un gioiello introvabile ed inarrivabile, e 3 anni dopo nel 1987, la Plasmate Toys, comprò i diritti per la pubblicazione di una linea di Action Figures.
La stessa via lastricata di mattoni giallo oro percorsa dal the Mask di Arcudi-Mahnke: fumetto-cinema-cartoni-giocattoli.


La nuova serie IDW

Ci siamo letti per voi i primi 6 numeri della nuova serie delle tartarughe pazze per la pizza,  ed il voto finale è un settebello pieno:
Prosa scorrevole, buona impostazione delle sceneggiature, con un ritmo che si rifà molto alla cinematografia di molte serie televisive di successo, con continui rimandi al passato con flashback, che in definitiva scorrono come una seconda storia in parallelo, avete presente Lost prima che sbroccasse nello spazio-tempo?
I disegni di Dan Duncan aumentano di qualità numero dopo numero, acquistando una armonia anatomica pur restando nervosi e cinetici, la storia, diciamo subito che è una serie ongoing, tutt’ora in pubblicazione in America, (magari questo è un indice che le tartarughe non hanno ancora appeso il guscio) quindi non ha molto senso di parlare di storia, i primi sei numeri introducono fondamentalmente i personaggi, (ancora nessuna traccia di Shredder, il Kingpin dagli occhi a mandorla con la propensione al calcio volante e gli shuriken,  in compenso però Krang si è fatto vedere quasi subito), con qualche piccolissima variazione rispetto alle passate edizioni: April ‘O Neil, cronista d’assalto, qui invece diventa una stagista per la StockGen INC.
Una ditta di ricerche genetiche, che si sta occupando dei soliti esperimenti di potenziamento del DNA, che ovviamente come al solito sfuggiranno di mano, e causeranno, sempre come al solito, la trasformazione di 4 innocue tartarughine ed un ratto, in 5 animali antropomorfi esperti in arti marziali dediti alla salvaguardia del prossimo, questo quando non sono braccati dai tipi che vogliono riportarli sul tavolo operatorio e capire cosa esattamente sia successo.
Non poteva mancare il vigilante con la maschera di Hockey, Casey Jones, qui leggermente ringiovanito, ma che sicuramente finirà per prendersi una scuffia per la bella April, anche qui come nel film, Raffaello è un outsider dalla testa calda, e come in passato anche qui le notti delle povere tartarughe, sono tempestate da duelli all’ultimo sangue con eserciti di Ninja e/o teppisti armati di spranghe che per un motivo o per un altro voglio riempirli di lividi.
Altre sostanziali variazioni: Eastman e co. , indirizzando la serie ad un determinato target di lettori infarciscono ogni tanto le pagine di citazioni e movenze del Parkour,   ma la principale, che per uno slang atroce dei baloon, (molte volte pìù che inglese, sembra sia scritto in newyorkese) non sono riuscito a capire in pieno, è data dalle origini dei personaggi:
In passato, il topino Splinter era effettivamente il topo di un maestro di arti marziali (Hamato Yoshi) caduto in rovina, assassinato dalla sua eterna nemesi Shredder (Oroku Saki), ed una volta potenziato accidentalmente, decide di vendicare l’onore del suo padrone con l’aiuto delle tartarughe che addestra nelle fogne, in questo caso, sembra che la componente karateka della serie sia data dal fatto che effettivamente topi e tartarughe, dopo l’assorbimento della sostanza diventino un ricettacolo per la reincarnazione degli spiriti dell’onorevole samurai HamatoYoshi e dei suoi 4 figli, vissuti ai tempi del medioevo feudale giapponese…indovinate chi era il cattivo di quei tempi?
Proprio lui Oroku Saki (Shredder). Oroku saki che probabilmente  a sto giro potrebbe a sua volta essere anche lui reincarnatosi nell’unica new entry della serie, il gatto randagio Old Hob, m aquesta è solo una mia supposizione, che sto partorendo in questo momento, con il cervello vittima di sinapsi lanciate in assurdi collegamenti ipertestuali a cascata della serie: lotta eterna bene-male, ninja buono, ninja cattivo, nemici eterni, yin e yang, gatto e topo.
‘Na cazzata lo so, vediamo se c’ho preso.
Quindi tornando alle cose concrete, è lecito pensare che probabilmente anche la nuova versione delle tartarughe ninja scimmiotta un poco, il bellissimo Ronin di Frank Miller, però per ora come serie potrebbe  rimanere interessante, soprattutto per i nostalgici dei cartoni animati o gli amanti delle arti marziali o del bushido-code, americanizzato.

L’edizione Italiana

Questo paragrafo del pezzo è completamente ipotetico, ho spulciato un poco la rete per avere qualche notizia seria, ma non ho trovato nulla, quindi prendete quello che sto per dirvi con le molle, o commentate in fondo se avete notizie più attendibili.
Visto che l’editore della serie è IDW, è logico pensare che in Italia la serie sarà targata ItalyComics,  gli editori di Games of Thrones (fumetto) ed Hero Squared.
Il formato? Eh! Bella domanda, per esperienza di lettura  so che Italy fondamentalmente usa due tipi di edizioni, i TP che raccolgono vari albi di una serie oppure gli spillati da 30 pagine, resta da capire quale sarà il formato che sceglieranno per la pubblicazione italiana, preparatevi dunque al solito salasso al portafogli, se la memoria non mi inganna lo spillato IC, è persino più caro dello spillato Lion, HeroSquared toccava tranquillamente, se ricordo bene, i 3€, questo molto tempo prima che vedesse la luce Before Watchmen.
Quindi per la faccenda edizione italiana vi farò sapere qualcosa di più certo appena mi verrà all’orecchio qualche notizia certa, magari sul prossimo Mega o Anteprima.
Per ora la nuova TMNT, si becca un bel sette, non tanto per i characters, sconosciuti veramente a pochi, quanto per  l’impostazione de la prosa scorrevole della sceneggiatura, e le tavole di Eastman-Duncan.
Baci ai pupi.

3 commenti:

  1. Piccolo appunto.
    Sarà la Panini Comics a pubblicare la nuova serie delle Ninja Turtles in un mensile brossurato che sarà reperibile già dal 23 maggio con l'ormai classico numero 1 in tripla edizione, cover A, cover B, e cover variant metallizzata.

    http://www.paninicomics.it/web/guest/search_product?search=TEENAGE+MUTANT+NINJA+TURTLES+1&gaq=TEENAGE+MUTANT+NINJA+TURTLES+1#


    E qua si può leggere una preview del numero 1:

    http://www.paninicomics.it/web/guest/previewonline/detail?id=81260&gallery=bookreader/NINJA%20TURTLES

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    1. Eccallà! Grazie Matteo, in tal caso ritorneremo sull'argomento non appena avrò tra le mani l'edizione italiana. :)

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  2. L'errata corrige: http://fumettopenia.blogspot.it/2013/05/tattarughe-ninja-alla-risposta-2-errata.html

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