Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

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Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

lunedì 22 febbraio 2016

Deadpool contro i Presidenti Morti

Ciao Ragazzi, è davvero tanto che non ci si vede, più di un mese in verità, e lasciatemelo dire, la colpa è di quello stramaledettissimo capolavoro imprescindibile di Blake e Mortimer, giuro sulla mia copia di V for Vendetta della Magic Press, quando la Magic era ancora un editore serio.
Nulla ti svuota della voglia di leggere come Blake e Mortimer settimanale, mi sa che sono stato troppo ottimista nella recensione di un mese fa.
Non che sia diventato brutto o illegibile, resta quel pilastro della nona arte di cui parlano tutti quei matusa del fumetto, come sembra stia diventando io, ma leggerlo ti porta via tanto di quel tempo, che vedi in maniera lampante il divario mentale tra i bambini del passato dell'immediato dopoguerra, e noi poveri stronzi hipster collezionisti compulsivi del presente.
Ci nascondiamo dietro la panzana del linguaggio del media che è cambiato, ma la triste realtà è che ai ragazzini degli anni 40' 50, piaceva leggere, noi adulti del nuovo millennio al confronto siamo dei poveri stronzi con il deficit dell'attenzione, e con troppe letture in ballo.

Blake è Mortimer della Gazzetta è il momento di lucidità dell'alcolista.
"Salve mi chiamo cardillo gennaro e sono un accumulatore seriale."



 Quindi torniamo sul blog consigliando una lettura talmente frivola, che potreste persino pensare che mi abbiano craccato l'account, o mi abbiano rapito gli alieni e sostituito con un ultracorpo marvel-zombi: Deadpool Presidenti Morti.
Ci siete ancora o siete svenuti?
No, avete letto bene, Fumettopenia consiglia Deadpool contro i Presidenti Morti.
Il primo arc del Deadpool Marvel Now uscito in Italia esattamente un anno fa, ed annunciato da Panini in volume cartonato a 14€.
Insomma come di routine, l'arrivo di una pellicola al cinema è un'opportunità per promuovere nuovi prodotti, stavolta tocca al mercenario chiacchierone marvel consapevole (a volte) di essere un fumetto, che proprio in questi giorni è in proiezione nelle sale italiane, a cui tuttosport ha gia dedicato una serie di allegati simili alle grandi saghe, di cui vi raccomando solo il dodicesimo tomo, Soluzione apocalittica, che a dirla tutta non è nemmeno il classico deadpool, ma è il primo arc della X-Force di Remender, di cui è stato membro.

Perchè Presidenti Morti si?

Non che io sia depositario di chissà quale sapere su questo Deadpool, in passato mi sono concesso solo due occasioni per leggere questo characters, entrambe disarmanti nel loro orrore, Re del suicidio e In viaggio con la testa, l'anno scorso mi avvicinai allo spillato Now, per tre  motivi, le matite di Tony Moore, il fatto che l'albo fosse monografico, ed orfano di comprimari insulsi, e che comunque avevo dato un occhiata all' albo in inglese prima che Panini lo pubblicasse in italiano.
Per il resto io e Deadpool non abbiamo rapporti e subito dopo la parentesi  grafica di Moore, abbiamo ricominciato ad ignorarci, tuttavia la miniserie proposta in cartonato da Panini resta una delle cose più divertenti del primo rilancio Marvel Now, anzi ricordo che ai tempi, fu l'unica lettura che mi lasciò divertito, oltre il Thor di Aaron e Ribic. Deadpool si rivelò più appetibile dei millemila vendicatori di Hickman, il nuovo Otto-Ragno e altre cose che adesso, per mia fortuna ho rimosso dalla memoria.
L'incipit del nuovo Deadpool di Gerry Duggan e Brian Posehn è stato davvero fulminante, e per una volta anche i traduttori sono stati generosi, un negromante di una cellula segreta dello Shield, convinto di poter salvare l'america da una irrimediabile deriva morale ed economica, evoca, con la sua magia i vecchi presidenti della nazione, le cose però non vanno come sperato, i presidenti zombi, (eh si potevano mancare gli zombi quando c'è Tony Moore?), non sono esattamente i grandi uomini di cui parlano i libri di storia, al contrario, per loro, l' America è irrimediabilmente marcia e l'unica soluzione è di raderla al suolo e ricostruirla.
Toccherà allo Shield, fermare questa nuova minaccia, con discrezione però, e senza arruolare i supereroi di classe A, d'altronde nessuno della nuova amministrazione vuole turbare i cittadini americani, con l'immagine di Capitan America che prende a calci nel sedere la salma di George Washington, quindi meglio ricorrere ad un reietto come Deadpool, un imbarazzo per le calzamaglie ed anche per chi le legge.
E Deadpool lo fa, divertendo il lettore, le prime 10-12 pagine  di Deadpool #01 Volume 3, sono vi assicuro, esilaranti, ma in generale tutta la storia si mantiene su ottimi livelli di godibilità per tutta la sua durata, fino al finale esplosivo.

Politically Incorrect

Dopo aver scaricato un centianio di pallottole contro il F. Roosvelt zombie, il povero Wilson si rivolge ai newyorchesi ed urla "No perchè si sappia....ha cominciato il tipo in carrozzella!"  
Ecco, è tutto così, adorabilmente scorreto, ma in maniera intelligente.
Lo so sembra assurdo usare la parola intelligente con Deadpool eppure con Presidenti morti, Duggan e Posehn, non fanno altro che divertire il lettore: i presidenti zombi sono terribili, di una cattiveria senza limiti, e le situazioni che si susseguono pagina dopo pagina sono esilaranti, e cattureranno la vostra attenzione, i dialoghi sono davvero ben strutturati, i pesonaggi ben delinetati, le tavole di Moore superlative, e persino il colorista Val Staples da il suo contributo animando le tavole con i suoi colori vivi ed accesi.
Deadpool Presidenti Morti è figlia di questa Marvel che strizza l'occhio alla commedia, solo che in queste pagine si calca la mano sul lato grottesco, e la caratterizzazione dei presidenti ha l'odore del politicamente scorretto, si pensi che i due scrittori usanole pagine di Deadpool per lanciare anche qualche frecciata al mondo politico americano, come i riferimenti nemmeno troppo velati ai presunti brogli elettorali di George Bush in Florida.
Ma nessuno è lasciato in pace Kennedy, Lincoln, Washington, Posehn e Duggan come si suol dire, non  fanno prigionieri.
Le citazioni non sono solo politiche, uno degli ospiti della storia è il dottor Strange, il mago supremo, e ad un certo punto non potrete non notare che  tratta con malcelato disprezzo lo spirito di Benjamin Franklin, l'astio proviene da una vecchia storia di Englehart e Colan, Doctor Strange Master of Mystic Art #18, in cui Clea cede alle lusinghe del presidente inventore e ci va a letto.


Insomma da convinto detrattore di questo characters ridicolo, posso dirvi senza alcun timore, che se proprio dovete cedere a questa Deadpool Fever, fatelo con parsimonia, leggete solo questa miniserie e leggetela rimediando gli spillati dell'anno scorso che credo nel circuito dell' usato verranno molto meno di 14€  dei soliti cartonati Panini modello Rapina senza Pistola. Sono i primi tre numeri, costo di copertina 2,90€, l'uno (01 Febbraio- 02 Marzo- 03 Aprile 2014), anche pagandoli a costo di copertina sono 9€, anzi meno.
Sono più che sicuro che mi ringrazierete.
Da domani torniamo Tristoni Intellettuali, oggi è andata così.
Baci ai pupi.

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