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giovedì 11 ottobre 2012

Grandi opere DC? Maddechè?

La RW Lion mi fa sorridere.
Inaugura una collana con un nome pomposo come le Grandi Opere DC , ed all'interno vi rifila una cosa come "The Challengers of Unknown devono morire!", volume annunciato tra le prossime uscite, a 20,95 euro.
Poi però una grande opera DC come Watchmen la ripropongono in una edizione fedele all'originale, 20 pagine o poco più per 2,50€.
Il Formato economico secondo la RW: economico nella foliazione.
Cioè ma io mi chiedo: se non è una grande opera Watchmen, in casa DC cosa lo è?
Vogliamo evitare di parlare del fumetto di Moore?
Ok lasciamo stare  Watchmen, ultimamente il principale vessillo della cupidigia del Leone RW, quello che mi chiedo è in che modo gli editor della casa editrice, possano ritenere un'opera degna di una ristampa in cartonato, questo polpettone di Loeb e Sale.
Non solo, ma di proporlo anche ad un prezzo assolutamente improponibile.
Cosa ha spinto la Lion, nel mare di Opere con la "O" maiuscola a disposizione, a riproporre un fumetto così scadente in edizione cartonata?
Mi verrebbe da fare il maligno e pensare che probabilmente risparmiano sulla traduzione, visto che una prima edizione di questa miniserie  risale agli anni '90, in casa Play Press sulla loro American Heroes.
Ma come ipotesi-congiura non sta decisamente in piedi, anche la bellissima Identity Crisis è stata già pubblicata (e tradotta) in Italia, ed era sicuramente una Grande Opera più appetibile di questo fumetto.
Allora cosa? La valenza dei nomi degli autori? Loeb e Sale?

Due righe di storia

Gli esploratori dell'ignoto sono un gruppo di avventurieri creati da Kirby nel 1957.
I quattro: il pilota Kyle "Ace" Morgan, il diavolo Matthew "Red" Ryan, il forte e ottuso Leslie "Rocky" Davis e lo scienziato Walter Mark "Prof" Haley - divennero i Challengers in seguito ad un incidente aereo dal quale uscirono illlesi, i quattro conclusero che date chestavano "vivendo del tempo in prestito", avrebbero dovuto stare insieme per vivere delle avventure pericolose.
Non avevano superpoteri, d'altronde quelli  erano gli anni della feroce caccia alle streghe che avrebbe inginocchiato il fumetto supereroistico, gli anni del libro di F. Wertham,  e della Sottocommissione del Senato degli Stati Uniti che accusò il fumetto in mutandoni, di essere il maggiore responsabile della dilagante delinquenza giovanile, le avventure dei quattro, ai quali negli anni si aggiunsero le invitabili figure femminili, prima Corinna e poi June, ebbero una vita editoriale abbastanza longeva, fino alla chiusura della loro testata negli anni '70, da allora hanno sempre avuto un ruolo marginale nell'universo DC.

Nelle mani di Loeb il gruppo è ormai prossimo alla pensione, ritiratisi all'interno della loro montagna, vivono degli introiti del merchandising legato al loro nome, la cittadina nel pressi della montagna si chiama Changerville, (dove ha sede il museo Challenge, pensate stia scherzando vero?), che ha nel Tattletale il principale rotocalco, che narra attraverso la penna del giornalista Moffet, le gesta del gruppo più rappresentativo della città. ovviamente i Challengers.
L'unico motivo per cui la miniserie è interessante è per la mano di Tim Sale, il suo tratto così particolare: così svogliato, retrò, tanto semplice e minimalista quanto ricercato nelle prospettive, nell'architettura della tavola e  nelle inquadrature.
E' una tranquilla giornata a Changerville, la città  brulica di turisti ed autoctoni indaffarati nelle loro attività quando improvvisamente la Montagna Challenge esplode fragorosamente causando centinaia di morti e danni stimati per centinaia di milioni.
Apparentemente la causa dell'eplosione sono riconducibili agli stessi esploratori dell'ignoto, causata dal "Prof" mentre tentava di imbrigliare una qualche tipo di energia inesauribile e/o rinnovabile laggiù, ai confini del cosmo.
Tra le vittime della tragedia si contano anche due Challengers, la bella June ed il professor Haley.
I superstiti Challengers sono accusati dell'esplosione, e le pagine inerenti il processo sono le uniche pagine veramente godibili della storia, pagine in cui Loeb, da vita a situazioni e dialoghi decisamente (e deliziosamente)  anacronistici per essere un fumetto degli anni '90.
Nel dopo processo si assiste  ad una raffazzonata, dozzinale  e sempliciotta discesa nell'oblio dei restanti tre Challenger, con conseguente ed inevitabile  rinascita, Leslie si rifugia nell'alcool e tra le braccia della Femme Fatale Corinna, Ryan nell'omicidio di criminali a Gotham per poi ritornare a fare il mercenario,  ed Ace si dà alle arti mistiche.
...Mentre intanto nel mondo la gente impazzisce è si da all'omicidio.
Ovviamente verrà fuori che il male dilagante nel mondo sarà collegata alla caduta dei Challengers, ed entrambi sono causati di un demone chiamato 'Nzarath, o giù di lì, che ha usato un vecchio nemico degli esploratori, Multi-man, per far esplodere la montagna per aprire una breccia nella nostra realtà. Se non vi basta questo per tenervi buone queste 21 euro in tasca non so cos'altro devo dirvi.
C'è altro in giro da leggere piuttosto che questa miniserie, che ripeto, non riesco a capacitarmi di come possa essere finita nei progetti dei tizi alla Lion. 
Conclusioni: Da evitare come la peste, o se proprio siete dei fan degli esploratori cosa che dubito, almeno cercate nel mercato dell'usato i numeri di American Heroes, in cui fu pubblicata, se invece voltete leggere una storia con gli esploratori decisamente più bella, vi consiglio di ripiegare su La Nuova Frontiera di Darwin Cooke, stesso prezzo se non meno in determinati circuiti, ma per le mani avrete un fumetto che ha vinto i premi Eisner, Harvey Shuster.
Mah, evidentemente alla Lion hanno un concetto molto esteso per le parole Grandi Opere, un fenomeno prettamente italiano direi.
Baci ai pupi.



4 commenti:

  1. A me il formato di Watchmen non dispiace, 36 pagine a 2,50€.
    Per quanto riguarda gli esploratori dell'ignoto non entro nel merito perchè non so chi siano nè tantomeno mi sfiora l'idea di comprarlo dopo aver letto quello che hai scritto :)

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  2. Ciao Gen,
    com'è che non sono quasi mai d'accordo con te?!? Pensa che Challenger of the unknown è l'unica opera di Loeb/Sale che sopporto... c'è un quid di "ruspantezza" e di genuinità che mancano completamente (a mio parere, s'intende) nelle altre opere, come "Long Halloween", "Devil: giallo" ecc. ecc. Comunque, hai senz'altro ragione: mettere i Challenger tra le Grandi Opere a 20 euri, mentre Watchmen è proposto ad un prezzo popolare fa un po' sorridere, per non dire di peggio.
    Un abbraccio, caro!!!
    Federico

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  3. Fede ma io e te non andremo mai d'accordo! Ma va benissimo così...ma sai che palle ritrovarsi tutti d'accordo? cmq dai, 20 bombe non te le darei mai per un fumetto così....minchia e allora palestina, maus, e compagnia cantante a che prezzo devono venderli? tramite findomestic? Abbasso la lion alla quale devo solo Lanterna verde, il secondo volume della doom patrol di morrison, e batman di cui parlano tutti bene e che devo piglià al più presto!

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  4. Guarda, io ho provato il n.1 di tutti i mensili della Lion e ti dico ciò: Batman secondo me è una ciofeca (anche se sento dire che vanno tutti pazzi per la serie scritta da Snyder). E' molto MOLTO bello Aquaman di Geoff Johns, che purtroppo è insieme a Flash (per me illeggibile) e Capitan Atom (inutile). Le altre serie che non stai seguendo e che meritano assolutamente sono Wonder Woman di Brian Azzarello (che è insieme a un pallosissimo Freccia Verde e a un discreto Firestorm) e Animal Man, uscito in volume.
    Sappimi dire, bell'uomo!

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