Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

venerdì 14 dicembre 2012

La fauna e la flora

Fumettopenìa si unsice al coro dei commenti su due delle più attese rivisitazioni del New 52 DC. E visti i loro illustri antenati, la fibrillazione è più che giustificata, uno fu scritto da Morrison e l'altro nientemeno che da Alan Moore.
Dario ci parla dei nuovi Animal Man e Swamp Thing, in una doppia recensione che ho preferito accorpare proprio per il fatto che in qualche modo le due serie viaggiano a braccetto, per via del fatto che...ok lascio il posto al Dario Lopez, buona lettura.

Animal Man 1 - Brossurato Lion 144 (continene Animal Man 1-6) pg colori ed. RWLion di 
Jeff Lemire - Travel Foreman - John Paul Leon prezzo 12,95€

Negli ultimi giorni si stanno rincorrendo le voci legate alla probabile caduta in disgrazia dell'etichetta Vertigo, sezione della DC Comics dedicata ai fumetti con tematiche adulte. Gli ultimi due colpi ricevuti dalla sottoetichetta grazie alla quale abbiamo potuto leggere serie come Sandman e Preacher (solo per fare due esempi) sono stati di quelli duri, di quelli che fanno male. Parliamo della chiusura di Hellblazer, serie dedicata a John Constantine e dell'abbandono dell'editor storico della linea editoriale, Karen Berger.La prima era la serie più longeva della Vertigo che chiuderà i battenti con il numero 300 per essere rilanciata all'interno del classico universo DC; la seconda può essere considerata il motore della divisione matura della DC Comics, l'abbandono della Berger non lascia ben sperare per il futuro del marchio. Il fatto che questi eventi siano praticamente concomitanti aumenta la preoccupazione nei fan della varie testate dell'etichetta.Questa la teoria. Bisognerà vedere in pratica cosa succederà alle serie storicamente targate Vertigo quando verranno assorbite nell'universo di Batman, Superman e compagnia bella. Personalmente da fan di Hellblazer l'idea di vedere Constantine interagire con Supes e compagnia bella non mi fa impazzire, no davvero. Però... perché c'è sempre un però. Il tutto sta nell'abilità degli autori di creare buone storie anche all'interno del classico universo DC e alla capacità della casa editrice di limitare le ingerenze editoriali nelle scelte artistiche degli autori stessi (ed è qui che la questione potrebbe farsi dolente). Insomma non c'è scritto da nessuna parte che i protagonisti più borderline della DC Comics debbano incontrare la Justice League un mese si e uno no, però...
E veniamo ad Animal Man che è pur sempre il personaggio che compare nel titolo di questo post. Al tempo della chiusura della vecchia serie, Animal Man era una di quelle testate pubblicate dall'etichetta Vertigo, nonostante questo sia la vecchia che la nuova incarnazione dell'albo sono lì a testimoniare che non necessariamente tutto è perduto. Nel passato la run più celebre legata al personaggio di Buddy Baker è stata senza dubbio quella orchestrata dallo scozzese Grant Morrison, ventisei episodi che hanno consacrato la serie Animal Man come un culto assoluto. Questo accadeva ben prima della nascita della Vertigo.
In occasione del reboot del Dc Universe, Animal Man, un po' come accadrà anche a Hellblazer a breve, è stata integrata nel nuovo universo supereroistico di mamma DC. Se il buongiorno si vede dal mattino e se questa serie sarà indicativa del trend in atto forse ci stiamo semplicemente preoccupando troppo. La nuova serie dedicata alle avventure di Buddy Baker scritte da Jeff Lemire e disegnate da Travel Foreman sarebbe potuta tranquillamente uscire con il logo della Vertigo stampato ben visibile in copertina e nessuno avrebbe trovato nulla da ridire al riguardo.
Bernhard "Buddy" Baker è Animal Man, un supereroe atipico con la capacità di attingere al campo morfogenetico della Terra (?)  e prendere in prestito le capacità di qualsiasi animale vivente. Potrebbe anche iniziare a puzzare come una puzzola volendo. Ma Buddy è anche un ex stuntman, un padre di famiglia, un'attivista per i diritti degli animali, un marito, un vegano convinto e ultimamente anche un attore. (Il campo morfogenetico della terra se non vado errato fu proprio un invenzione del buon Morrison nella sua run, e ne parla per la prima volta, nell'albo in cui buddy ha la sua esperienza sciamanica nel deserto con tanto di fungo allucinogeno NDGen. Ma qui lo dico e qui lo nego).
E' proprio nell'ambito domestico che si apre la nuova serie con un Buddy intento a leggere una sua intervista pubblicata da una rivista seduto tranquillamente in cucina mentre la moglie Ellen prepara la cena, la figlia Maxine chiede un cucciolo e il figlio Cliff guarda la televisione. Proprio la notizia di un tizio che sta tenendo in ostaggio dei bambini in un ospedale spinge Animal Man a tornare in azione.
La storia assume ben presto atmosfere horror che ben poco hanno di supereroistico, Buddy si troverà a dover affrontare e capire le nuove abilità della figlia di quattro anni Maxine, che come si scoprirà è legata al Rosso, una specie di entità o forza derivante dalla vita stessa, un po' come Swamp Thing è legato al Verde e alla forza della natura. Le cose degenerano in fretta preannunciate da un bel sanguinamento dagli occhi, incubi splatter, animal morti zampettanti e seguite da trasformazioni mostruose e dalla discesa nel Rosso per affrontare gli agenti della Putrefazione che sono tutto tranne che un bel vedere.

Le atmosfere evocate dalla serie, con tutti i dovuti distinguo, mi hanno ricordato le prime storie di Hellblazer, quando le tavole erano anni luce dall'essere cool e presentavano tratti inquieti e sporchi come quelli di William Simpson ad esempio. Per i primi cinque episodi siamo di fronte a un fumetto horror che prospetta scenari interessanti e probabili futuri incontri, questo si, ma all'appello dovrebbe rispondere una certa creatura della palude, matelli e mutandoni dovrebbero essere al momento scongiurati. Sia la prosa di Lemire che le matite di Foreman non fanno nella maniera più assoluta rimpiangere l'inserimento della serie nel classico DC universe, speriamo che le cose continuino di questo passo per questa e per altre testate ex-Vertigo. 
Nell'ultimo episodio un intermezzo ci presenta l'amaro film al quale Buddy Baker dona il volto del protagonista principale, un ex eroe che fatica ad adattarsi a una vita normale. Non male davvero come primo volume.
Swamp Thing, di Scott Snyder (testi), Yanick Paquette e Marco Rudy (disegni). Lion, 168 pp. col., 13,95 euro.
 In questo preciso momento la vita editoriale di Swamp Thing sembra andare a braccetto con quella di Animal Man. Fuoriuscita anch'essa dalla linea editoriale della Vertigo, la collana dedicata alla cosa della palude rientra nel classico universo DC Comics con piglio maturo e tematiche horror che fanno il paio con quelle delle avventure di Buddy Baker.
Alec Holland era morto. Apparentemente tornò in vita trasformato, grazie anche alla sua formula biorigenerativa, in Swamp Thing, il mostro, il campione con un'innata connessione al Verde e al mondo vegetale. Poi arrivò il grande Alan Moore e ci spiegò cos'era davvero successo. Swamp Thing non era Alec Holland. Il cadavere del biologo giaceva in fondo alla dannata palude, la formula biorigenerativa aveva dato la forza al Verde di creare un costrutto vegetale, una pianta con una coscienza, una pianta/mostro convinta di essere il fu Alec Holland. Poi Moore aiutato dall'estro grafico di Totleben e Bissette fece di Swamp Thing una serie cult di altissima qualità con tematiche e approfondimenti psicologici sui personaggi di grandissimo interesse. Usando la sua prosa tra l'altro, ma questa è un'altra storia.
In occasione del reboot delle testate DC la cosa della palude passa nelle mani di Scott Snyder (anche su Batman) e del disegnatore Yanic Paquette. Questa volta il dottor Holland risorge per davvero, grazie al Verde e al Parlamento degli alberi. Ma è un Alec Holland nuovo, stranito, quasi fuori posto, quello che ci accompagna in questa avventura. Cosciente di non essere mai realmente stato Swamp Thing ne porta comunque nella mente sensazioni e ricordi. Ci troviamo di fronte a un protagonista in cerca di pace, deciso a non essere più coinvolto in giochi più grandi di lui, deciso a non avere più nulla a che fare con il Verde.

Ma la grande minaccia che incombe nelle nuove avventure di Animal Man fa capolino anche da queste parti. Il confronto tra Rosso e Nero invade anche la sfera del Verde e il dottor Holland si troverà ad avere a che fare con la Putrefazione e con la sfera della morte. Proprio Abigail Arcane, la donna con la quale Swamp Thing divise numerose avventure, e suo fratello William potrebbero essere gli avatar designati dalla Putrefazione nelle lotta contro le forze legate alla vita.

Snyder pone l'accento sui dubbi del protagonista, sulle sue possibili scelte e sui sacrifici che queste potrebbero comportare, indaga gli incubi di Holland e i suoi sentimenti per Abigail basati su ricordi di esperienze mai realmente vissute creando un personaggio complesso e stratificato. Le atmosfere virano all'horror puro, la storia si bea di mostri e repellenti creature, persone trasformate dalla Putrefazione in zombie con la testa girata di 180 gradi, viscere e deformazioni e tutto il repertorio al completo. Inevitabile nel prossimo futuro un incontro con l'Animal Man di Lemire.

I disegnatori, Paquette in particolare, rendono un ottimo servigio alla serie partendo dalla splendida copertina del volume. Il tratto di Paquette è preciso in tutte le situazioni, rende magnificamente le scene più ordinarie come quelle più orrorifiche con un dettaglio particolare per animali e vegetazione. Ottima la costruzione delle tavole che si presentano a volte con vere e proprie esplosioni psichedeliche, cornici floreali, arbusti a incorniciare le vignette e soluzioni lisergiche rese apprezzabili anche dal lavoro dei coloristi. Non sfigurano neanche le tavole di Rudy e Ibanez ben integrate nel tessuto della vicenda.
Anche qui, come accadeva per Animal Man, una storia matura di qualità. Un sospiro di sollievo per chi temeva il peggio a causa della fuoriuscita della serie dalla linea Vertigo. Probabilmente le due serie acquisteranno ancor più interesse se lette in parallelo, cosa consigliata ma al momento non indispensabile.


 

5 commenti:

  1. se chiudono la vertigo per mettere i personaggi all'interno del nuovo dc universe, e fanno cose come animal man, io dico: sono favorevole.
    un bel universo, lineare, con tutti i personaggi presenti senza salti quantici, realtà alternative, ecc.
    si approvo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io credo che la Vertigo continuerà ad esistere e presenterà serie nuove con personaggi che mai hanno avuto e mai avranno a che fare con il classico Universo DC.

      Invece tutti i supereroi e i vari characters che hanno interagito in passato con Supes e compagnia bella (come Animal Man, Constantine, Swamp Thing, etc...) verrano reintrodotti nel classico DC Universe.

      Come scelta può andar bene se i risultati sono come quelli di cui sopra, per il lettore non cambia poi molto. L'importante è che queste serie mantengano un certo stile da fumetto maggiormente a orientamento adulto.

      Elimina
  2. Ah, Animal Man lo avevo già preso, non sapevo nulla su Swamp Thing. OK, vado a comprarlo...

    RispondiElimina
  3. Ho letto solo Swamp Thing e l'ho trovato ottimo

    RispondiElimina
  4. @ Fede: se ti è piaciuto Animal Man corri a comprare Swamp Thing

    @ Andrea: se ti è piaciuto Swamp Thing corri a comprare Animal Man

    RispondiElimina