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venerdì 19 luglio 2013

Pacific Rim




[…e mentre scorrevano i trailer dei prossimi film in uscita, una sorta di Neon Genesis Evangelion, firmata da Del Toro, del quale credo che farò tranquillamente a meno…cit. me stesso dalla recensione di Superman] Perchè nella vita la coerenza è tutto.

Ieri pomeriggio,  ho stanziato un budget: 3,50 € sovvenzionabili fino a 5€, e mi sono   posto due opzioni: i Vendicatori di Hickman o i Robottoni di Del Toro? 
Ho scelto la seconda,  perchè ancora una volta. la Panini ha scelto di costruire un albo seguendo la solita equazione a loro cara - Serie Valida ( stando alla critica) + pippa  (stando alla mia opinione)- quindi ho optato per il cinema.
 D’altronde spendere 3,50 euro per un albo che sicuramente si conclude con “continua…”, onestamente non mi sembrava un granchè come investimento, quindi ho preso portafogli , chiavi e moglie -quest’ultima in verità molto stizzita  ad entrare in sala, quando ha scoperto che l’avevo imbrogliata e non stavamo andando affatto a vedere "Il fondamentalista riluttante"- e via, comodi sulla poltrona imbottita per  vedere sto film, che persino secondo la critica specializzata è da vedere assolutamente.

Ed è così che va, come diceva Johnny Gonzo Deep, in “Paura e Delirio a Las Vegas”, tutto fluisce secondo i capricci della grande calamita, effetto butterfly: io vedo il cinema a Roma al secondo spettacolo nel multisala di borgata, e sul vostro monitor, nel blog compare l'immancabile recensione.
Perció cominciamo.

Beh tanto per essere chiari -così si capisce la linea della recensione-  :questo film, dopo Godzilla e Cloverfield, è la prova che gli americani, le cose le fanno meglio, anche quando non è farina del loro sacco.
Guillermo Del Toro e la sua truppa, hanno preso un genere cinematografico tipicamente nipponico ed hanno concepito-realizzato-montato un film, superando alla grande i maestri orientali.
I puristi del filone, o del cinema in generale,  potranno puntualizzare questo o quel difetto quanto vogliono: d'altronde terreno fertile per far nascere e crescere rigogliose tante critiche c'è ne. Anzi vi dirò di più quasi pretendo di sentirle.  Specie dopo averne sentito di cotte e di crude sulla pellicola dedicata a Superman:
"Che schifo Zodd!"
"Che schifo Lois!"
"Che schifo la morte di Pà Kent!"
"Era meglio Cristopher Reeve!"
"Che stronzata la pennetta che funziona dopo 20.000 anni!"
Ma sparatevi va!
Sembra esista una fetta di pubblico, che si reca al cinema giusto per poi trollare sulle pellicole, negli appositi forum, una cosa che reputo fastidiosissima, ( come nel caso di Superman).
Beh i soliti criticoni possono anche sfregarsi le mani.  Pure in questo caso, materiale per feroci critiche non manca.
Assoluta piattezza della caratterizzazione dei personaggi, che sono ridotti a stereotipi. Imbarazzanti dialoghi,  e chi si diletta in letture nipponiche vi avrà già detto che la trama del film è identica a Neon Genesis Evangelion, a livello di sceneggiatura poi, ci sono buchi grossi come bocche di vulcani, specie nelle scene finali nei combattimenti sott'acqua, e parlando di finale, OCCHIO ALLO SPOILER,  è identico all'epilogo del godibile The Avengers di Whedon.  FINE SPOILER
Eppure nonostante tutto è un film carinissimo e di ottima fattura. Il montaggio delle prime sequenze che introducono la storia sono eccezionali. Non sono arrivati nemmeno i titoli di testa che ci si ritrova davanti il sunto della guerra contro i Kaiju, in pratica un omaggio ai mostri della mitologia filmica nipponica, degli esseri mastodontici (realizzati stupendamente) che emergono dagli abissi oceanici, da un portale dimensionale, e che portano morte e distruzione sulle coste dei continenti. L'Ozymandias di Alan Moore insegna: il nemico del mio nemico è mio nemico, specie se è alto come un grattacielo e grosso come uno stadio da football, e ad ogni colpo di zampa (o coda) spiana quartieri interi.


Pertanto i mostri sono la ragione grazie alla quale i popoli del pianeta si uniscono,  all together, romanisti e laziali, leghisti e terroni, Montecchi e Capuleti,  per la creazione di una superarma che possa tener testa a quesa invasione.
E se i Kaiju commemorano Godzilla e co. i Jaeger, i Robottoni giganti che rappresentano la principale linea di difesa terrestre sono un omaggio a tutto quello che c'è stato a cominciare da quando Go Nagai imbottigliato nel traffico da qualche parte in Giappone si è immaginato che alla sua auto sbucassero le gambe, e cominciasse a correre via (true story) ed ha inventato Mazinga Z,  a finire al manga Neon Genesis Evangelion.
Robot giganti antropomorfi pilotati da esseri umani, con la cabina di comando posta nella testa, che si attivano quando questa si attacca al resto del corpo.
E via si va, daglie de Deja-vu, vi basterà vedere la prima attivazione, del primo Jaeger, quello analogico (?!), e ricordi che credevate fossero andati persi, nella vostra mente vengono richiamati prepotentemente dalla potenza di quelle scene, da quelle inquadrature, perché Pacific Rim è tutto qui, una dose d’infanzia  per la generazione cresciuta vedendo Goldrake e Mazinga, nient’altro, e se lo spirito in cui entrate in sala è questo passerete  131 minuti in assoluta estasi. Perché Del Toro non si limita ai combattimenti tra grattacieli, per gli amanti del genere c’è proprio tutto, persino il resto del cast suggerisce alla memoria i vecchi cartoni della bella gioventù.


D’altronde Charlie Day e Burn Gorman, i due scienziati, chi dovrebbero ricordarvi, se non i pazzoidi caricaturali che abitavano il Centro Ricerche di Mazinga Z o la Fortezza delle Scienze?
Il Dr. Newton Geiszler, tatuato come un ergastolano di rebibbia o il suo socio saturo di tic, come fanno a non ricordare gli eccentrici dottori, tipo il dottor Saotome in camice e zoccoli in legno di Jetter robot?
 Come suggerito, nelle critiche da muovere, trama e personaggi sono stereotipati, non ci sono sfumature di sorta, buono e cattivo, punto, alcune situazioni come lo spaccio della carne e delle ossa di Kaiju, sono volutamente estremizzate. E' il discutibile sense of humoer tipicamente americano, ma ce sta, non stona. Stonava forse la Vedova nera quando alla vista del serpentone volante dice: "non mi sembra l'ideale per una festa." Mentre intorno a lei cadono alieni come la prima neve decembrina? E’ inutile gridare “Ma che stronzata!”
Come detto non è un film per cinefili, è per passare una serata a foraggiare il pupo che portiamo dentro, perché rimarra difficile non gasarsi nel vedere il Jaeger estrarre la spada, o i pugni a razzo durante le sane scazzottate in titanio in centro. Quando trascina un transatlantico per l vie di Hong Kong, per sciabolarlo in faccia al Kaiju, sarà dura trattenere le urla isteriche et estatiche. Non farete caso nemmeno più alla moglie che poverina si è addormentata a 40 minuti dalla fine. E ti chiede innocente "E quello quando è  morto?!"
Del Toro è si quello degli Horror cerebrali e psicologici come il “Labirinto del Fauno”, o dell’inquietante “Non avere paura de buio”, ma ha già deliziato noi nerd con la sua tecnica, infatti è quello del secondo capitolo di HellBoy, The Golden Army,  e se vi è piaciuto lì, qui anni e anni dopo di progressi teconologici in materia di effetti speciali, lo amerete.
A me è strapiaciuto, dovrei vergognarmene? Ma anche no.
La vita non è fatta solo di Ran  e Il posto delle fragole, ogni tanto un po’ di caciara ci vuole.
Quindi non indugiate oltre, i robottoni sono tornati, e se temete il flop Transfomers, non preoccupatevene, Pacific Rim è tutta un’altra cosa..
Baci ai pupi.
Scappate al cinema!



                              

3 commenti:

  1. "il camaleontico Willem Defoe (NB primo goblin per i nerd)" sarebbe Burn Gorman, uno dei protagonisti di "Torchwood", vero?

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  2. Madonna ma scrivo una cazzata e sono tutti li in agguato! Ho fatto una gaffe di quelle ultra! Scusa

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  3. "crescere rigogliose tante critiche c'è ne"....
    si scrive ce n'è (che sta per "ce ne è") e non "c'è ne", che diamine! roba da analfabeti proprio...

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