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mercoledì 30 ottobre 2013

Bone di Jeff Smith



Diamo il benotrnato a Dario che appena finito di leggere Bone con la sua pupina ha deciso di condividerne con noi le impressioni.
Deduciamo dalla gentilezza che si, i figli sò piezze e' core, ma pure i fumettopeniaci non scherzano!
Graze socio, a voi buona recensione.
Baci ai pupi.

C'è voluto il suo tempo. Non di certo per colpa dell'opera, uno di quei tomi, di quelle storie fiume, di quei libri monstre che ti berresti in un attimo. C'è voluto il suo tempo perché Bone di Jeff Smith me lo sono goduto un po' alla volta con la mia Lauretta. Un pochino ogni sera prima di andare a dormire, che poi leggere un bel fumetto alla tua bimba la sera prima di andare a dormire è uno dei piaceri grandi della vita. Così questa storia fantastica ha preso vita sotto i nostri occhi un po' alla volta, per più di 1300 pagine.

Le giuste impressioni sul lavoro di Jeff Smith, o almeno quelle che a me sembrano delle giuste impressioni, le ha già messe nero su bianco in maniera perfetta Neil Gaiman nella postfazione all'opera. Se sapete chi sia Neil Gaiman saprete anche quanto possa essere inutile leggere un pezzo scritto da me quando avete la possibilità di leggere Neil Gaiman. Se possedete il volume di Bone edito da Bao Publishing andatevi a rileggere Neil Gaiman, cosa ci fate qui? Andate, non mi offendo, come potrei. Confido però che qualcuno il volume non l'abbia in casa e allora due considerazioni le faccio anche io, vedi mai viene voglia a qualcuno di leggersi tutto Bone.
Bone in inglese vuol dire osso. I tre protagonisti che hanno il compito di introdurci in questa storia dai risvolti fantastici sono tre esserini bianchi che potrebbero ricordare vagamente delle ossa. Sono tre cugini: Fone Bone, il più inquadrato, serio e romantico dei tre, sempre pronto ad aiutare gli altri e fare la cosa giusta, Smiley Bone, sempliciotto, di buon cuore e sempre allegro e Phoncible P. Bone detto Phoney, avido e astuto, sempre in cerca di un modo per far soldi. Proprio a causa di una delle trovate architettate da Phoney Bone i tre cugini vengono cacciati in malo modo da Boneville, costretti alla fuga si ritrovano in un territorio inesplorato. Giusto il tempo di entrare in questo nuovo mondo che iniziano i guai, i tre vengono separati a causa di un attacco di locuste. Fin da subito alla trama prettamente umoristica e avventurosa vengono miscelati alcuni elementi fantasy o fantastici che daranno il via a quella che è la vera storia narrata in Bone. Le locuste, l'incontro con il Grande Drago Rosso e quello con gli stupidi, stupidi rattodonti (in questa edizione tradotto come creature ratto ma io preferivo di gran lunga rattodonti), fino all'importante incontro con la giovane Thorn e con Nonna Ben.
Tutta la prima parte della storia è sviluppata seguendo un registro umoristico, il tono è sempre leggero e qui emerge il grande talento di Smith nel creare personaggi capaci di entrare nei cuori dei lettori e di farli interagire in modo da creare vicende sempre avvincenti e divertenti. Nel frattempo l'autore dissemina qua e là gli elementi che andranno a creare quella che è  una trama che affonda le radici nelle generazioni precedenti (i genitori di Thorn) come nel mondo del sogno e che è caratterizzata da battaglie e scontri tra le forze del bene e le forze del male, il tutto innescato da buone dosi di magia e fantastico. E non può mancare il sentimento, ah quella piccola Thorn...
 In una bella immagine proposta da Gaiman, vediamo i Bone attraversare quello che sembra il bosco del Pogo di Walt Kelly e finire pian piano invischiati in un'avventura degna di Tolkien. Personalmente trovo questa affermazione particolarmente azzeccata, Smith è capace di gestire e intrecciare entrambi gli aspetti della vicenda con grande maestria, avvalendosi del suo tratto pulito, preciso e sempre delizioso.
Per quanto nulla si possa dire all'autore, personalmente ho amato molto di più il lato umoristico di Smith, forse proprio perché le derive tolkeniane non mi hanno mai affascinato più di tanto. Voglio dire, insomma, la corsa delle mucche, la gestione della taverna di Barrelheaven, episodi come questi sono quelli che ricorderò con più affetto (anche perché son quelli che più son piaciuti alla mia bimba). Comunque anche nei risvolti fantasy ho trovato la lettura piacevole dall'inizio alla fine, come non amare i Bone o il piccolo rattodonte Bartleby? Bone è una di quelle letture che possono accontentare molti palati, quelli dei bimbi come quelli degli adulti, quelli degli amanti del fantasy e dell'avventura ome quelli dei fan del fumetto più genuinamente umoristico.
Durante le loro mille peripezie i cugini Bone rimarranno fedeli a se stessi, nonostante i numerosi incontri con strani personaggi, b
enigni o maligni che siano. Seppure la trama portante veda tra i protagonisti la giovane Thorn, Nonna Ben, il suo amico Lucius e sull'altra sponda esseri come Kingdok, L'incappucciato e il Signore delle Locuste, sono proprio i tre piccoli ossicini quelli che rimarranno nel cuore del lettore.
 Il tomone va sui 35 euro, una volta lo si poteva trovare a 25 in rete su vari Amazon, Ibs, etc..., ora con la nuova normativa sconti così forti sono ardui da strappare, comunque io consiglio di farci un pensierino, in fondo potete sempre farvelo regalare come ho fatto io.
Specifiche: Bone Di Jeff Smith Brossurato della Bao Pub. 1344 pgg  b/n 35,00€


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