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mercoledì 7 maggio 2014

Zagor vs Cthulhu

Salve e ben ritrovati miei adoratissimi fumettopeniaci, ci ritroviamo oggi per segnalare un albo tutto italiano, questo mese mi sono imbattuto per puro caso nel  numero#637 di Zagor  - Antartica di Boselli e Della Monica, un albo dello spirito con la scure che ha chiari riferimenti all'opera del nostro adoratissimo Howard Philips Lovecraft.
Per i lettori a digiuno dei fumetti di Zagor, l'albo potrà sembrare di non facile comprensione, la storia di questo mese che si conclude nel prossimo numero, si incastra in un avventura più ampia che vede il difensore di Darkwood impegnato in un lungo viaggio nelle lande americane, reminescenze di quest'albo sono da ricercare addirittura nei numeri #468-#469, i numeri in cui compaiono alcuni dei personaggi che ritroviamo in quest'albo, come l'archeologo Dexter Green, ed il suo servotre Yambo M'zai, o del perfido e misterioso Ludwig Ritcher, uno studioso tedesco che la natura ha privato di scrupoli ed attenzioni verso il prossimo.
Un'altra citazione che ritroviamo in queste pagine è rappresentata dal corpulento Agente Lambert, che si dichiara un agente al servizio dell'organizzazione chiamata ALTROVE, creata da Alfredo Castelli in seno all'universo narrativo di Martin Mystere, Altrove, è una organizzazione supersegreta del governo americano che si occupa di casi impossibili, che è chiaro che esiste da molto moltissimo tempo, ed in passato evidentemente ha incrociato le sue avventute con altri personaggi bonelli come Mister No ed appunto Zagor.
Dalle parole dei personaggi, per la chiara comprensione di quest'albo bisogna prestare attenzione alle parole di Greene dello stesso Zagor.
Dall'archeologo di apprende che la collaborazione con Altrove ha il fine comune di ritrovare i resti della antica civiltà atlantidea scomparsa nelle ere antiche, migliaia di anni prima, senza lasciare traccia della sua avanzata tecnologia. In Antartide si presume sia esistita una colonia Atlantidea.
Dalle parole di Zagor si intuisce che il passato incontro con Green (e Ludwig Ritcher), non si è concluso nel migliore dei modi, e che la sua presenza al Polo Sud, è legata esclusivamente alla volontà dello spirito con la scure di impedire a Green e la sua spedizione di ritrovare i resti della civiltà atlantidea, perchè teme per gli usi bellici di quella avanzatissima tecnologia.
Un'ulteriore chiarimento: l'attenzione verso la civiltà scomparsa di Atlantide, è un plot narrativo, molto utilizzato in casa Bonelli, vedi Nathan Never e Martin Mystère, e il buon Zagor si era già imbattuto nei resti di una colonia Atlantidea, nel numero #421 Atlantis.
Direi che con questa base, la comprensione di questa gelata avventura è già più appetibile, la storia di Boselli è scorrevole, veloce appetibile e piena di citazioni:
Con il termine TERRA INCOGNITA AUSTRALIS, si indicava un ipotetico continente situato nell'emisfero australe, disegnato nele mappe tra il quindicesimo e diciottesimo secolo.


Johannes Schoner, era uno stimato matematico tedesco vissuto tra la fine del 1400  fino alla meta del 1500, era un erudito, e tra i suoi lavori figurano diversi studi di astonomia, astrologia, e geografia. La spedizione di Green si basa su una vecchia mappa disegnata dallo studioso tedesco.
L’ammiraglio Russo Bellinghausen che si cita a pagina 7, nella quinta vignetta, è il marinaio russo che nel 1821 esplorò quei mari per la prima volta, il mare di Bellinghausen è quell tratto di mare situato al largo della parte occidentale della penisola Antartica.
Il capitano John Davis, cacciatore di foche del Connecticut, è riconosciuto come uno dei uomini ad aver messo piede su suolo antartico nel 1821.
John Biscoe, era un marinaio esploratore che nel 1831, fu a capo di una importante spedizione su suolo antartico, nella quale furono cartografate più precisamente quelle lande sconosciute, la terra di Graham e le Isole Biscoe, sono nomi coniati dopo quella famosa spedizione.
Ovviamente il riferimento più appetitoso che ritroviamo nell’albo è quello alla letteratura di Lovecraft, alle Montagne della Follia del 1936.Romanzo horror in cui 16 esploratori, durante una spedizione al polo sud
si imbattono nella scoperta di esseri mostruosi ibernatida milioni di anni.
I graffiti in cui si imbattono Green ed i suoi uomini, lasciano presagire che nel prossimo numero, i riferimenti alla mitologia Lovecraftiana saranno alla base dello svolgimento della trama, egregiamente illustrata da Raffaele Della Monica.
Direi che per gli amanti di Cthulhu, questo albo di Zagor è assolutamente impedibile, e chissà che la lettura non vi appassioni al punto di voler conoscere qualcosina in più dello spirito con la scure.
Io ovviamente ne caldeggio calorosamente la lettura, nonostante il tutto si svolge al polo Sud.
Baci ai pupi.

 



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