Era da tanto che volevo propinarvi una delle mie filippiche vintage assolutamente inutili, quelle in cui straparlo di materiale abbastanza datato, ma che ci crediate o meno, in questo caso, il pezzo non è tanto inutile.
Dopo averne parlato, non molto tempo fa per il film
Prometheus, torno a parlare delle adorabili aragostone dal sangue acido di Giger.
Visto che tra no molto tempo dovrebbero ritornare a deporre uova sugli scaffali della vostra fumetteria di fiducia grazie all'omnibus delle edizioni Comma 22, gli stessi che qualche tempo fa riportarono in vita la bellissima serie di
The Mask di Arcudi e Mahnke, oggi ho deciso di parlarvi di quello che troverete nel primo Tomo della Comma ed anche dei vari incontri che i bavosi xenomorfi hanno avuto negli anni con altri personaggi fumettistici, questo nel caso vi innamoriate della serie a fumetti proposta nel primo volume, (
apprezzabile se non fosse per parte dei disegni di un troppo giovane Sam Keith) e vi venga voglia di rimediare tutto il materiale disponibile, sul mercato, anche a buon prezzo, visto che non è da escludere che alcune miniserie potrebbero essere non riproposte negli omnibus di Comma 22 per motivi di licenza.
Il primo tomo Comma - La trilogia di Mark Verheiden
E' il 1988, due anni dopo che Cameron ha sbancato ai botteghini con il suo ALIENS - Scontro Finale, ed la neonata Dark Horse decidono sfruttare l'onda bavosa delle secrezioni aliene per aumentare le proprie vendite: Mark Verheiden, scrittore ed autore di successo in ambito cinematografico e televisivo, firma il seguito della saga degli alieni con
Alien Book 1.
Nel futuro al cinema, tra quattro anni buoni, il buon David Fincher, manderà Ripley, ed i cadaveri di Hicks e Newt a schiantarsi su un planetoide che ospita una colonia penale dopo la fuga da Acheron.
Qui invece, nel presente, nel 1988 nei primi 6 numeri del fumetto, disegnati discretamente da Mark A.Nelson, in un bianco e nero, che ha più l'aria di una produzione dai costi contenuti (la Dark Horse ha un anno di vita), per tastare il terreno, una sorta di pilota, si racconta la vita dei superstiti di Acheron, sulla Terra, 10 anni dopo gli eventi di Aliens Scontro Finale.
Ripley è scomparsa, Newt è rinchiusa in una clinica psichiatrica, tormentata da incubi del suo passato, Hicks è ancora un marine spaziale, ma ormai destituito da ogni incarico, in tutto e per tutto, a parte una cicatrice che gli deturpa il volto, ricordo del sangue acido degli affabili xenomorfi, ricorda il personaggio di Benjamin L. Willard, l'ufficiale dell'esercito americano protagonista di Apocalypse Now.
A leggerla oggi questa miniserie, 21 anni dopo, la paura è di ritrovarsi a leggere qualcosa di obsoleto, vecchio, superato, invece non solo la prosa di Verheiden è tutt'altro che banale, ma persino sotto l'aspetto fantascientifico, l'autore arricchiscela miniserie di trovate che non sminuiscono rispetto alla sci-fi dei giorni nostri. La prima miniserie di Alien gode di un ottima caratterizzazione dei personaggi, e di una godibilissima sceneggiatura: Newt e le sue psicosi, Hicks divorato dal rancore e dalla vendetta, verso gli alieni e verso la
Compagnia, il mondo intero che
, riceve le nuove spore di alieni nella maniera più bizzarra ma nemmeno tanto utopica, se da un lato l'alieno ridiventa oggetto di studio per lo sviluppo delle nuove armi biologiche, un altra parte dell'umanità vede l'alieno come una divinità, il culto religioso che nasce e si diffonde, porterà non pochi problemi al genere umano ed al pianeta terra...
Ma basta così fermiamoci qui con gli spoiler, la prima miniserie nasconde parecchi colpi di scena, è l'unico handicap di queste pagine sono alcune tavole di un Nelson incostante nella qualità del suo tratto.
Il fumetto comunque incontra un entusiastico consenso, questo sprona Verheiden ad un seguitoe la ark Horse a procedere alla stampa di un volume a colori:
Alien Book 2, è claustrofobico, sia per l'ambientazione, un cargo spaziale, sia per i contenuti della sceneggiatura, attraverso una prosa didascalica ed in
prima persona, Verheiden sonda l'animo dei personaggi, confermando la sua bravura nel firmare storie più introspettive, senza volervi rivelare assolutamente nulla della storia, visto che è il seguito di cui si parlava più su, mi limito a dire che Alien Book 2, è anche più bella della prima miniserie, alle matite Denis Beauvais, le sue stupende tavole a colori dipinte, il suo tratto realistico ma squadrato, è un evidente salto di qualità grafica, della trilogia, la miniserie centrale è sicuramente la migliore. Newt e le sue tribolazione per un amore impossibile, Hicks completamente perso nel suo odio nichilistico, verso ormai tutti, un fumetto che in italia è arrivato in edicola negli anni '90 grazie alla Play Press, ed è stato ingiustamente poco apprezzato.
La parte finale dell'omnibus di Comma ospita la parte finale della trilogia di Verheiden,
Alien Book 3, il finale della saga, che vede il ritorno di Ripley, a capo di un manipolo di uomini per la riconquista della terra, delle tre serie, questa è a mio parere la meno godibile, le pasticciate tavole di un forse giovanissimo Sam Keith, rendono faticosa la lettura del riscatto delle Terra da parte di Ripley Hicks & co.
Ma comunque un necessario epilogo per la prima rasposizione su carta dei famosi alieni di Giger.
Altromercato.
E' quasi Natale, e lo sappiamo tutti che far regali ai nerd è sempre qualcosa di complicato, facciamoci due conti in tasca.
Se l'omnibus
Comma 22 di Aliens è uguale a quello di The Mask, (ammesso che veda la luce entro il 25/12) allora vi dico subito (valutando il volume che già possiedo e le notizie on line) che avrà circa 380 pagine più o meno, sarà un brossurato e avrà un formato minore rispetto ai comic book originali, per capirci il formato sarà lo stesso di quello della Lega degli Staordinari Gentlemen della Bao, le stampe però del tomo in questione, saranno italiche e non cinesi, il prezzo sarà di 24.00 euro.
Sempre se simile al volume dedicato alla maschera vede di Arcudi-Mahnke sarà privo di qualsiasi redazionale, la cosa comoda è che in un unico volume avrete l' intera prima run di Verheiden, comodamente rilegata, ma la comodità comincia e finisce qui, a meno che la nuova edizione non mi smentisca, il volume sarà orfano delle singole copertine.
Il prezzo è certamente competitivo 24,00 euro per 380 pagine rispetto per esempio alle 256 pagine dell'edizione della lega di Moore della Bao, nemmeno sto a paragonarlo poi ai volumi da fumetteria editi da Panini o Rw:
Omnibus Assedio per esempio della
Panini, 309 inutili pagine di mazzate e costa ben 29 euro.
Come regalo di natale è sicuramente una gran bella e gradita strenna, specie per gli amanti degli alieni, e soprattuto per il Book 2, veramente di livello superiore agli altri due, tuttavia la prima edizione Play Press è sicuramente un edizione più completa per le cover, ed appetibile, in appendice infatti gli albi Play, ospitarono la bellissima prima miniserie di Predator, di Mark Verheiden, Chris Warner and Ron Randall, 4 numeri assolutamente godibilissimi in cui si narrava il ritorno dei cacciatori alieni sulla terra, stavolta a NYC, e del loro incontro-scontro con il
Detective Schaefer, fratello dello scomparso maggiore
Alan "Dutch" Schaefer , il personaggio interpretato da
Arnold Schwarzenegger nel film omonimo.
Certo la ricerca della prima edizione completa Play Press potrebbe rivelarsi complicata e cara, nel caso finiate nelle grinfie di qualche titolare di qualche fumetteria ingordo, ed un pò troppo attaccato alla filigrana. Certo, a livello di licenza letteraria adesso, nel pezzo ci starebbe benissimo il termine
"fumetteria gestita da qualche ebreo" per via della loro famosa materialitàed attaccamenti ai soldi, ma mi immagino il casino che ne verrebbe fuori, mi manca solo che mi si dia dell'antisemita, quindi lasciamo "ingordo", e lasciamo perdere la scrittura condita da aggettivi qualificativi di tipo tarantiniano.
Come però, tornando ai costi, potrebbe dirvi culo ed incappare nei 7 volumi in questione, in vendita in offerta.
Un team up con l'alieno
Ma dovete sapere per che Ripley, Newt e Hicks non sono stati l'unica spina nel fianco della regina madre, che ci crediate o meno gli alieni se la sono vista anche con
Batman,
Superman e
Green Lantern, e prima di quel film orripilante con Raoul Bova, gli alieni si erano già scontrati con i
Predators sulle pagine dei fumetti della Dark Horse.
Perciò andiamo a parlare di tutte le viscide incursioni degli alieni in altri universi editoriali o per lo meno tutte quelle che ho letto io.
Superman contro Aliens edizioni Play Press – Play Press Presenta n° 4, feb. 1998, brossurato a colori di 120 pagine circa - l'ideatore della morte di
Superman, si destreggiò più che bene con la piaga degli Alieni, e confezionò una stroria assolutamente godibile nonostante l'evidente difficoltà di far scontrare, questi esseri, con il supereroe più indistruttibile della storia dei comic.
Per l'occasione Jurgens ideò la città asteroidale di Argo-City, una città costruita su un masso vagante nello spazio, che Superman pensava fosse abitata da Kriptoniani scampati alla distruzione del pianeta natale, e che ovviamente si adoperò per salvare dalla eterna deriva.
La missione di salvataggio, portò Superman così lontano dal sole, che quando arrivò finalmente ad Argo, scoprì, oltre al fatto che la città era infestata dagli alieni, di avere avuto una considerevole perdita dei suoi poteri.
Altro problema che Jurgens dovette trovarsi a gestire fu il leggendario buonismo del supereroe, la sua famosa promessa di non uccidere mai nessuno..la cosa fu compensata con la sua improvvisa vulnerabilità, e con alieni particolarmente stronzi e cattivi, perchè come dice qualcuno
"buono si ma coglione no". La storia è ben calibrata, piena di suspense e claustrofobica quanto basta. Sul versante grafico, i disegni di Kevin Nowlan sobri e privi di slanci stilistici, ben raccontano lo scontro tra i due mondi editoriali, il tratto assolutamente pulito e statico, anche se non si lascia ammirare si lascia sicuramente guardare, gradite le frequenti grandi tavole con grandi vignette in cui il disegnatore esalta la fisionomia del Kriptoniano, e ci regala una Lois Lane che emula la sexy Ripley.
Batman contro Aliens edizioni Play Press - Presenta n° 5 apr. 1998, brossurato a colori 140 pagine circa - Lo scontro tra Batman e gli alieni forse non brillò per originalità, c' era l'astronave precipitata, le uova che si schiudevano, c'era l'eroe ed il gruppo militare, e la bella avida che vuole soggiogare gli alieni e ridurrli ad armi biologiche, niente di eccezionalmente stiloso insomma, eppure anche questo scontro, scritto da Ron Marz si lasciò leggere abbastanza gradevolmente, di sicuro le bellissime tavole nate dalla matita di
Bernie Wrightson, resero la trama sicuramente più accattivante
.
Aliens VS Green Lantern edizioni Play Press Publishing, volume unico ago. 2001 lire 17000, brossurato colore di 100 pagine circa - Per completezza, non poteva mancare un team-up con il corpo delle Lanterne Verdi, Ron Marz e Rick Leonardi, analizzarono due differenti approcci
agli schifoidi della
Dark Horse: il metodo Jordan ed il metodo Rayner.
La miniserie di Marz infatti, è ambientata dopo la caduta di Jordan, e l'avvento della nuova lanterna verde Kyle Rayner, e porta in esame al lettore il comportamento diverso delle due Lanterne rispetto alla minaccia aliena, godibile lettura per gli amanti dei guerrieri di smeraldo, non priva dei suoi momenti di tensione, qualche forzatura travestita da citazione, come l'androide-donna, ma tutto sommat anche se per godibilità dei tre il più insipido
Aliens VS Predators edizioni Play Press - Play Book n 21, brossurato 12.000 lire 140 pagine circa - Prima dell'orribile film con Raoul Bova, i Predator avevano già allevato gli alieni per usarli in una battuta di caccia, il miglior team up dei granchiacci è sicuramente questo qui, che porta la firma di Randy Stradley, Chris Warner, and Phill Norwood, in un lontano planetoide sfruttato a scopi minerari dall'uomo, i coloni si ritrovano in mezzo alla guerra tra Predators e Aliens, miniserie stupenda, raccolta dalla Play Press anni fa in un Play Book, caratterizzata da prosa e dialoghi assolutamente d'impatto, le prime tre o 4 pagine sono un esempio di eccezionale storytelling , fidatevi. E dei tanti Team-up, ad Aliens contro Predator va sicuramente il podio.
Conclusioni.
Le varie covate di Alien sulla carta stampata non sono assolutamente male, la trilogia di Verheiden è tutto sommato una miniserie interessante, ed il secondo capitolo come detto è una piccola perla di storia e disegni, dei team up letti quello con Predator è di gran lunga il miglior ideato, c'è nè anche un altro disegnato da Olivetti più recente ed edito dalla Planeta Superman Batman vs Predatos Aliens, un tag team caciarone,meritevole sopratutto per le tavole del disegnatore.
Uh che fatica, ma credo di avervi detto tutto quello che sapevo!
Baci ai pupi