Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

giovedì 25 aprile 2013

Il ritorno di Bucky Barnes

Soldato d’inverno è stata una delle cose più belle che mi sia capitato di leggere negli anni passati sotto l’etichetta Marvel, la retro-continuity operata su Bucky Barnes dal buon Ed Brubaker, era ed è una lettura godibilissima  che consiglio ai pochi che non hanno avuto modo di leggerla, una spy-story in calzamaglia, un ibrido che strizzava l’occhio sia alla prosa di Tom Clancy e che graficamente flirtava con le atmosfere nostalgiche di vecchie pellicole noir tanto care allo scrittore ed all’illustratore Steve Epting.
Ora Bucky torna in azione in questa nuova miniserie, firmata da un team già consolidato: Brubaker-Guice.
Ed almeno dalle prime pagine ci si può aspettare di leggere un’ altra gradevole spy-story  in mutandoni con tutti gli ingredienti ben dosati: le spie Shield, l’immancabile Fury, Bucky ovviamente , e l’essenziale bond-girl Natasha in arte la vedova nera ed una stuola di cattivoni russi scampati alla Glasnost.
Il primo numero che raccoglie i primi due capitoli di “Un lungo inverno” è abbastanza appetibile, senza spendere altre parole sulla solita edizione italiana, qui dobbiamo rassegnarci al brossurato anoressico da 3€ solito ormai, amen.
Brubaker ci ributta nelle atmosfere del suo bellissimo Cap, in particolare nell’arc inerente il ritorno di Bucky, non ho assolutamente l’intenzione di spoilerare nulla.
E’ vero, io lo sapevo morto in Fear It Self , e non so in che modo è tornato in vita, visto che io quell’immenso Flop di Fraction l’ho abbandonato al numero 3 o 4, quando appunto Bucky cade per mano della figlia del Teschio, ma voi zombacci sarete molto più informati di me, quindi saprete sicuramente come è tronato tra i vivi: Cloni? Dimensioni Parallele? LMD? Gemelli separati alla nascita? Mefisto? Cubo cosmico?
Famo che non è attinente alla serie di cui pontifichiamo, nel mio personalissimo mondo, faccio finta che Bucky non ci è mai andato a quella ingloriosa fiera del Martello Asgardiano, semplicemente quando è tornato Cap (ed in che modo vergognoso è tornato) gli ha lasciato il costume ed è tornato a fare la spia. Punto.
Da quel che ho capito saranno 8 numeri, in cui l’ex spalla di Cap, coadiuvato dallo Shield e dalla Vedova sarà sulle tracce di altri agenti dormienti come lui, sparsi per l’America e che qualcuno sta riattivando per i suoi ignobili, malvagi ed ingiusti scopi.
Alle matite un ottimo Jackson Butch Guice, una vecchia conoscenza dei Marvel-zombie più attempati, che nel corso degli anni è passato da uno stile di disegno più  realistico, (con una particolare attenzione alle curve femminile), come visto in passato su  Iron Man, ad un tratto ibrido, tra un Kirbyesco-Buscemico Shield apparsa sulle pagine di Iron Man Play Press o ancora su Action comics (Regno dei Supermen, sempre Play Press) - ed uno stile più moderno e stiloso, carico di scuri, pennelli digitali e tagli cinetici della tavola, stile che abbiamo avuto già modo di ammirare nella gestione Epting di Capitan America & Fondazione Futuro.
Un Kirby su Photoshop by J.B. Guice
(anatomie più squadrate, gli indimenticabili ghigni esagonali ) – ammirato nella miniserie dedicata al Nuovo
Insomma questa nuova testata Panini, Marvel Tales  ha vinto un posto a tavola, almeno in casa Cardillo, adoro Brubaker, e mi piace questo disegno dai toni nordico-plumbei con stilosità digitali.
Il mio consiglio è di dargli un occhiata.
Non credo vi deluderà!
Prima di andare: voglio fare i miei sinceri complimenti a Lavagna, è riuscito a scrivere ben due editoriali senza consigliarmi l’acquisto di niente, è riuscito a scrivere Capitan america senza scrivere subito dopo “di cui potrete leggere le sue avventure sul nostro mensile…” Bravo Lavagna!
Over.
Baci ai Pupi.





Winter Soldier #01 (di 8?) di Brubaker e J.B. Guice Brossurato 48 pp 3€ (caro ma buono), è disponibile anche una variant cover disegnata da Dell'Otto a 5 €, metallizzata, questo nel caso abbiate la libreria in balcone.

1 commento:

  1. Era una serie regolare in america, chiusa con il numero 19.
    In Italia panini farà quindi 9/10 numeri.
    Anche se dal numero 15 americano arriva il MARVEL NAU?! e la genialata: cambio di Team.
    I sostituti mi sono sconosciuti, tali Latour e Klein.
    Io la serie volevo prenderla (ho scoperto che la marvel non era solo lameisingspaidermen grazie a Brubaker e a Cap)... ma questo formato non mi convince.
    Mi convincerà solo Hawkeye, quello sì lo prendo.
    E magari fiducia ai 2,90 per fantastici quattro (che però nn ho ancora preso).
    Se proprio proprio ne vale la pena la recupererò poi, come con Moon Knight, edita da panini in 6 numeri da 3 euri l'uno che no grazie.

    Ma mi chiedo: panini non poteva fare uno spillato decente(!) con la serie now di capitan america, la serie questa del soldato d'inverno e i secret avengers now? Titolo spillato Captain America. l'avrei preso!!!
    Inveceno.
    Eio che cap era l'unico spillato panini che prendevo sempre da anni tutti i mesi ( e non era neanche bellissimo!)

    PS: non so se hai letto i secret avengers now.
    Io pensavo fossero la mera e più turpe "Formazione presa dai film" (Dì un personaggio secondario dei marvel films? qui c'è)
    Einvece no, è godibile!

    PPS:è davvero divertente leggere il tuoblog

    RispondiElimina